Eventi e cultura
La bandiera non è solo un tessuto, ma è il portato di storia e tradizioni
L'ANCRI ha celebrato la Festa del Tricolore
Italia - mercoledì 8 gennaio 2020
15.14
L'Associazione Nazionale Insigniti dell'Ordine dei Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) ha organizzato e promosso la "Festa del Tricolore" che si è svolta ieri a Roma, presso la Scuola Superiore di Polizia, alla presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli. Lo scopo principale della celebrazione è stato quello di rendere omaggio alla Bandiera, con una riflessione sull'uso, l'esposizione, la tutela e la conservazione del Tricolore. L'evento è stato introdotto e moderato dal prefetto Francesco Tagliente, delegato ai rapporti istituzionali dell'Ancri: "È un onore poter festeggiare in questo istituto il nostro tricolore. Istituto che mi ha dato i valori su cui ho fondato la mia attività in Polizia e nella vita e che sono racchiusi e simboleggiati dalla nostra bandiera". La Banda musicale della Polizia di Stato, diretta dal maestro Maurizio Billi, è stata protagonista dell'evento celebrativo, con l'esecuzione dei brani musicali narrati dallo storico del Risorgimento Michele D'Andrea e interpretati dal tenore Francesco Grollo, in un suggestivo percorso alla riscoperta dell'Inno nazionale. Durante la cerimonia è intervenuto Enrico Passaro, capo Ufficio del cerimoniale di Stato della Presidenza del consiglio dei ministri, che ha esposto le disposizioni sull'uso, l'esposizione, la tutela e la conservazione del Tricolore, mentre gli aspetti protocollari dell'esposizione delle bandiere sono stati illustrati in un video presentato dal prefetto Tagliente. Dopo l'esecuzione del Nabucco e del Nessun dorma, la Banda della Polizia di Stato ha eseguito l'Inno nazionale "svelato", con il commento del professor Michele D'Andrea, che ha spiegato il significato delle parole che costituiscono il canto corale del nostro simbolo musicale, il cui titolo è "Il canto degli italiani", composto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro nel 1847.
La cerimonia si è conclusa con l'intervento del capo della Polizia Franco Gabrielli: "Oggi con questo 'inno svelato' abbiamo recuperato la ricchezza del nostro Inno, che spesso viene vissuto invece stancamente. Le bandiere non sono pezzi di stoffa, le divise non sono semplici capi di abbigliamento, sono il simbolo della nostra appartenenza. Per loro c'è stata gente che ha dato il sangue. L'identità è un elemento fondamentale. La bandiera non è solo un tessuto, ma è il portato di storia e tradizioni, e deve essere soprattutto il portato della credibilità delle istituzioni che in quel tricolore si riconoscono. Se le istituzioni non sono credibili non lo sono nemmeno segni e simboli che le identificano. Non rendere credibili le istituzioni significa non rendere credibili i vessilli che le rappresentano. È giusto quindi - ha concluso Gabrielli - lavorare nelle scuole affinché questa credibilità torni ad esserci. Ringrazio questa associazione che non è il luogo del formalismo ma il luogo del rispetto della forma e anche, soprattutto, della sostanza". Prima di andare via, il presidente dell'Ancri Tommaso Bove, e il prefetto Francesco Tagliente, hanno consegnato al capo della Polizia una copia del volume di Michele D'Andrea "Vestire gli onori", il primo manuale illustrato sull'uso delle decorazioni con le tenute civili e le uniformi. "Un grazie al Presidente Tommaso Bove, a Francesco Tagliente, al Vice Presidente al Direttivo e Consiglio Nazionale per aver organizzato una magnifica cerimonia in onore della nostra Bandiera. Viva l'Italia."Ha dichiarato a margine della cerimonia che ha preso parte il Cavaliere Cosimo Sciannamea, presidente della Sezione ANCRI "BAT CANUSIUM", impegnato in questi anni, insieme a tutti gli insigniti, ad iterare quell'insieme di comportamenti, principi, valori morali ed i sentimenti di fedeltà alle Istituzioni, di rispetto per le leggi e d'amore per la Patria ed a uno dei suoi simboli la bandiera italiana.
La cerimonia si è conclusa con l'intervento del capo della Polizia Franco Gabrielli: "Oggi con questo 'inno svelato' abbiamo recuperato la ricchezza del nostro Inno, che spesso viene vissuto invece stancamente. Le bandiere non sono pezzi di stoffa, le divise non sono semplici capi di abbigliamento, sono il simbolo della nostra appartenenza. Per loro c'è stata gente che ha dato il sangue. L'identità è un elemento fondamentale. La bandiera non è solo un tessuto, ma è il portato di storia e tradizioni, e deve essere soprattutto il portato della credibilità delle istituzioni che in quel tricolore si riconoscono. Se le istituzioni non sono credibili non lo sono nemmeno segni e simboli che le identificano. Non rendere credibili le istituzioni significa non rendere credibili i vessilli che le rappresentano. È giusto quindi - ha concluso Gabrielli - lavorare nelle scuole affinché questa credibilità torni ad esserci. Ringrazio questa associazione che non è il luogo del formalismo ma il luogo del rispetto della forma e anche, soprattutto, della sostanza". Prima di andare via, il presidente dell'Ancri Tommaso Bove, e il prefetto Francesco Tagliente, hanno consegnato al capo della Polizia una copia del volume di Michele D'Andrea "Vestire gli onori", il primo manuale illustrato sull'uso delle decorazioni con le tenute civili e le uniformi. "Un grazie al Presidente Tommaso Bove, a Francesco Tagliente, al Vice Presidente al Direttivo e Consiglio Nazionale per aver organizzato una magnifica cerimonia in onore della nostra Bandiera. Viva l'Italia."Ha dichiarato a margine della cerimonia che ha preso parte il Cavaliere Cosimo Sciannamea, presidente della Sezione ANCRI "BAT CANUSIUM", impegnato in questi anni, insieme a tutti gli insigniti, ad iterare quell'insieme di comportamenti, principi, valori morali ed i sentimenti di fedeltà alle Istituzioni, di rispetto per le leggi e d'amore per la Patria ed a uno dei suoi simboli la bandiera italiana.