Eventi e cultura
La bellezza dei corpi nelle parole
L'excursus sulla cultura greca di Dorella Cianci
Canosa - domenica 20 agosto 2017
10.56
Un excursus storico sulla fisiognomica nella cultura greca ha attirato l'attenzione del pubblico, composto anche da turisti in vacanza in Puglia, che ha assistito alla magistrale lezione della dottoressa Dorella Cianci, ospite d'eccezione del sabato sera al Museo Sinesi nell'ambito delle iniziative culturali "Le Notti dell'Archeologia 2017" a Canosa di Puglia (BT). Una location diversa dalle altre, l'androne dell'ottocentesco Palazzo Sinesi, aperto al pubblico, ha fatto da cornice all'happening estivo, il caldo continua a fare da padrone in questa torrida stagione, che ha visto la partecipazione del presidente della Fondazione Archeologica Canosina Onlus, Sabino Silvestri, del dottor Vincenzo Specchio, in rappresentanza del Polo Museale per gli onori di casa e l'autrice Dorella Cianci: laureata in Filologia classica con una tesi sulla fisiognomica greca; attualmente è dottore di ricerca in Teoria, Storia e Metodi dell'Educazione presso l'università LUMSA di Roma; fa parte del gruppo e della rivista "Amica Sofia" di Perugia che ha per oggetto la filosofia con i bambini e i ragazzi; collabora con Il Sole 24 Ore Domenica per le pagine "Scienza e Filosofia"; è autrice del libro di poesia "L'incapacità invalicabile della parola" per Aracne Editrice, pubblicato nel 2010 e del libro "Corpi di parole. Descrizione e fisiognomica nella cultura greca", per Edizioni ETS nel 2014.
Il corpo umano sotto la lente di ingrandimento grazie alla fisiognomica, "branca del sapere" che in passato ricavava i caratteri spirituali degli individui dal loro aspetto corporeo, Aristotele docet, ed in particolare dai tratti del loro volto. """Il corpo vive nel tempo quotidiano, ma ha bisogno delle parole per acquisire un posto nella storia.""" Come asserisce l'autrice Dorella Cianci nella presentazione : """Il caso greco è emblematico, perché i Greci hanno elaborato i corpi, hanno esaltato la forza dell'esteriorità e hanno narrato il gusto per i dettagli, ma hanno anche intravisto la fragilità di quella bellezza su cui fondavano tutta la loro passione descrittiva. Alla luce della caducità dei corpi, essi hanno ipotizzato una presenza dirompente oltre il fenomenico: l'anima. Al tempo stesso la cultura greca non ha smesso di usare una retorica dei corpi per presentare una società modello; non ha smesso di creare parole per definire il corpo, lasciando in eredità descrizioni memorabili, dotate di stabilità semantica, capaci di imprimere nella mente l'idea fisica di tanti personaggi: dal ciclope alla sfinge, dal centauro all'Achille piè veloce, alla dea dagli occhi cerulei agli Achei vestiti di bronzo."""
Un'analisi minuziosa dell'autrice di "Corpi di parole. Descrizione e fisiognomica nella cultura greca", che ha messo in relazione l'aspetto esteriore degli esseri umani alle vocazioni interiori nella Grecia antica, focalizzando l'interesse investigativo anche "sull'ideale di bellezza e di bruttezza" in un intreccio tra cultura filosofica e letteraria rivolta al corpo umano al centro dell'arte ellenica. Un lungo applauso della platea, attenta e partecipe ha concluso l'evento culturale canosino contraddistinto anche dalle degustazioni: dei vini tipici; dei taralli di grano arso "ricavato dalla tostatura del frumento duro (Tritucum durum), seguita dalla macinatura dei semi fino a ridurli in una polvere grossolana" e della "Bella di Cerignola", l'Olea europea, la più grande oliva da tavola del mondo. Enogastronomia, arte ed archeologia offerte ai visitatori di Palazzo Sinesi che hanno potuto ammirare anche la mostra "1912, un ipogeo al confine. La Tomba Varrese", una collezione permanente di oltre 400 reperti del IV-III sec. a.C. provenienti da un'unica tomba ipogea (Ipogeo Varrese) grazie alle aperture straordinarie del museo nelle sere d'estate organizzate appositamente per poter fruire dell'enorme patrimonio storico artistico e culturale di cui la città di Canosa di Puglia è ricca e che negli ultimi anni sta promuovendo e valorizzando attraverso iniziative di interesse e rilievo alla portata di tutti.
Il corpo umano sotto la lente di ingrandimento grazie alla fisiognomica, "branca del sapere" che in passato ricavava i caratteri spirituali degli individui dal loro aspetto corporeo, Aristotele docet, ed in particolare dai tratti del loro volto. """Il corpo vive nel tempo quotidiano, ma ha bisogno delle parole per acquisire un posto nella storia.""" Come asserisce l'autrice Dorella Cianci nella presentazione : """Il caso greco è emblematico, perché i Greci hanno elaborato i corpi, hanno esaltato la forza dell'esteriorità e hanno narrato il gusto per i dettagli, ma hanno anche intravisto la fragilità di quella bellezza su cui fondavano tutta la loro passione descrittiva. Alla luce della caducità dei corpi, essi hanno ipotizzato una presenza dirompente oltre il fenomenico: l'anima. Al tempo stesso la cultura greca non ha smesso di usare una retorica dei corpi per presentare una società modello; non ha smesso di creare parole per definire il corpo, lasciando in eredità descrizioni memorabili, dotate di stabilità semantica, capaci di imprimere nella mente l'idea fisica di tanti personaggi: dal ciclope alla sfinge, dal centauro all'Achille piè veloce, alla dea dagli occhi cerulei agli Achei vestiti di bronzo."""
Un'analisi minuziosa dell'autrice di "Corpi di parole. Descrizione e fisiognomica nella cultura greca", che ha messo in relazione l'aspetto esteriore degli esseri umani alle vocazioni interiori nella Grecia antica, focalizzando l'interesse investigativo anche "sull'ideale di bellezza e di bruttezza" in un intreccio tra cultura filosofica e letteraria rivolta al corpo umano al centro dell'arte ellenica. Un lungo applauso della platea, attenta e partecipe ha concluso l'evento culturale canosino contraddistinto anche dalle degustazioni: dei vini tipici; dei taralli di grano arso "ricavato dalla tostatura del frumento duro (Tritucum durum), seguita dalla macinatura dei semi fino a ridurli in una polvere grossolana" e della "Bella di Cerignola", l'Olea europea, la più grande oliva da tavola del mondo. Enogastronomia, arte ed archeologia offerte ai visitatori di Palazzo Sinesi che hanno potuto ammirare anche la mostra "1912, un ipogeo al confine. La Tomba Varrese", una collezione permanente di oltre 400 reperti del IV-III sec. a.C. provenienti da un'unica tomba ipogea (Ipogeo Varrese) grazie alle aperture straordinarie del museo nelle sere d'estate organizzate appositamente per poter fruire dell'enorme patrimonio storico artistico e culturale di cui la città di Canosa di Puglia è ricca e che negli ultimi anni sta promuovendo e valorizzando attraverso iniziative di interesse e rilievo alla portata di tutti.