Cronaca
La criminalità mette le mani anche sulle reti di distribuzione irrigua
La denuncia di Coldiretti Puglia
Puglia - martedì 5 aprile 2022
20.31
La criminalità mette le mani anche sulle reti di distribuzione irrigua del Nord Fortore del Consorzio per la bonifica della Capitanata, dopo i furti e i danneggiamenti a pozzi artesiani ed aziende agricole che si sono moltiplicati nelle ultime settimane in tutta la Puglia. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, che definisce vile oltre che irresponsabile il furto di numerose apparecchiature in ottone e contatori ai gruppi di consegna automatizzati della rete irrigua del Consorzio di Bonifica della Capitanata, proprio quando mancano pochi giorni all'avvio della stagione irrigua, previsto il 10 aprile.
Dopo i furti registrati tra Adelfia e Sannicandro di Bari, il danneggiamento ed il defraudamento di 13 pozzi artesiani tra Terlizzi, Bitonto e Ruvo di Puglia della Cooperativa Cooperagri, con furti di idranti e tubature, episodi analoghi si stanno registrando a Grumo Appula, a Trani, nel foggiano e in provincia di Brindisi con le bande criminali che stanno facendo razzia di fili di rame e cavi elettrici. Si sono moltiplicati in tutta la regione i furti di rame, cavi elettrici e telefonici in campagna con le aziende agricole che rimangono spente e isolate telefonicamente, mentre i pozzi per irrigare restano fermi, pregiudicando le produzioni ortofrutticole che hanno bisogno di acqua. A rischio – denuncia Coldiretti Puglia - le aziende ortofrutticole impossibilitate a procedere all'irrigazione dei campi, gli allevamenti con le operazioni di mungitura e governo degli animali, le aziende agrituristiche per la fornitura dei servizi di ospitalità e ristorazione.
Le aziende hanno bisogno di sicurezza, perché la criminalità le costringe a vivere quotidianamente attanagliate in un clima di incertezza e paura. Nelle aree rurali i criminali stanno condizionando – conclude Coldiretti Puglia - la vita quotidiana degli agricoltori, costretti a trasformarsi in vigilanti diurni e notturni. E' a rischio la loro stessa incolumità.. Il clima che si respira è di paura per imprenditori agricoli, stremati da furti quotidiani, che hanno perso la speranza e per timore e sfiducia spesso non denunciano gli episodi criminosi che sono costretti a vivere.
Dopo i furti registrati tra Adelfia e Sannicandro di Bari, il danneggiamento ed il defraudamento di 13 pozzi artesiani tra Terlizzi, Bitonto e Ruvo di Puglia della Cooperativa Cooperagri, con furti di idranti e tubature, episodi analoghi si stanno registrando a Grumo Appula, a Trani, nel foggiano e in provincia di Brindisi con le bande criminali che stanno facendo razzia di fili di rame e cavi elettrici. Si sono moltiplicati in tutta la regione i furti di rame, cavi elettrici e telefonici in campagna con le aziende agricole che rimangono spente e isolate telefonicamente, mentre i pozzi per irrigare restano fermi, pregiudicando le produzioni ortofrutticole che hanno bisogno di acqua. A rischio – denuncia Coldiretti Puglia - le aziende ortofrutticole impossibilitate a procedere all'irrigazione dei campi, gli allevamenti con le operazioni di mungitura e governo degli animali, le aziende agrituristiche per la fornitura dei servizi di ospitalità e ristorazione.
Le aziende hanno bisogno di sicurezza, perché la criminalità le costringe a vivere quotidianamente attanagliate in un clima di incertezza e paura. Nelle aree rurali i criminali stanno condizionando – conclude Coldiretti Puglia - la vita quotidiana degli agricoltori, costretti a trasformarsi in vigilanti diurni e notturni. E' a rischio la loro stessa incolumità.. Il clima che si respira è di paura per imprenditori agricoli, stremati da furti quotidiani, che hanno perso la speranza e per timore e sfiducia spesso non denunciano gli episodi criminosi che sono costretti a vivere.