Eventi e cultura
La cultura non basta. Contro l’industria della cultura, per un’arte di comunità
L'autore Luigi De Luca ha presentato il libro a Canosa di Puglia
Canosa - giovedì 9 gennaio 2025
10.12
Partecipazione, interesse e confronto costruttivo alla presentazione del libro "La cultura non basta. Contro l'industria della cultura, per un'arte di comunità" per "Edizioni dell'asino" con l'autore Luigi De Luca, svoltasi lo scorso 4 gennaio a Canosa di Puglia nei Sotterranei del Museo dei Vescovi, promossa dall'Associazione Via Francigena Canosa di Puglia e sotto il patrocinio del Comune di Canosa di Puglia. Per i saluti istituzionali e l'attenzione agli argomenti della serata sono tra gli altri intervenuti: l'assessore alla cultura, Cristina Saccinto; l'europarlamentare Francesco Ventola; il presidente della Confindustria Puglia e della Fondazione Archeologica Canosina, Sergio Fontana; il presidente dell'Associazione Via Francigena Canosa di Puglia Rosa Anna Asselta e la professoressa Stefania Zipparri che ha dialogato con l'autore. Da tecnico ed esperto delle istituzioni culturali, Luigi De Luca ha sostenuto e continua a sostenere "la necessità di una vera e propria rivoluzione culturale, capace di scardinare alle radici gli interessi economici dell'industria della cultura e dei suoi condizionamenti geopolitici e finanziari." Focus su un programma "di futuro e di innovazione radicale e fondamentale per la rinascita della comunità e delle sue espressioni artistiche più autentiche e necessarie."
Il tema trasversale e principale affrontato ha coinvolto altri rappresentanti delle associazioni operanti sul territorio che si occupano in vario modo di cultura come: FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti, Professioni e Affari), FAC (Fondazione Archeologica Canosina), IDAC (Imprenditori di Arte e Cultura), Rotary International, Rotaract, Radici – Cultura è Territorio, Museo dei Vescovi e Omnia Arte, che hanno aderito con i propri iscritti partecipando all'evento. Tra le finalità quella di "mettersi intorno ad un tavolo per scambiare le proprie idee creando i presupposti per aprire un dibattito democratico e di confronto."In effetti – riferiscono gli organizzatori - la presentazione ha suscitato partecipazione ed interesse superiori alle attese stimate e ha dato luogo ad uno scambio intenso d'opinioni, fugando dubbi e sollevando interrogativi." La riuscita della serata – come da più parti affermato- rafforza "la convinzione che è necessario fare comunità, unire i propri obiettivi per orientarli verso il bene comune, quell'interesse collettivo che si fa porta aperta per il progresso spirituale delle persone." Il tema centrale dell'incontro si è incrociato anche con riflessioni collaterali che hanno dato spazio ad un dibattito composito ed interessante su questioni legate al territorio degli ultimi anni. "Ci si auspica - riferisce la Presidente dell'Associazione via Francigena Canosa di Puglia, Rosa Anna Asselta - che le associazioni coinvolte continuino nella mission di promozione del dibattito culturale: questa la promessa fatta al momento della conclusione della serata."
Per gli onori di casa, il Curatore del Museo dei Vescovi - Sandro Sardella : " Lieti di aver ospitato un evento di grande spessore e qualità, che ha riscosso un notevole interesse di pubblico, per un argomento cruciale per il futuro di Canosa. Il grido di allarme del dottor De Luca è il riflesso di una situazione generale italiana, ormai erede della becera considerazione dei tempi appena passati di considerare la cultura come un "carburante o petrolio dell'economia" e non come l'identità di una comunità che da essa può trarre spunti per migliorarsi, identificarsi e risolvere problemi producendo soluzioni, di riflesso anche economiche. Si è così prodotta una standardizzazione e generalizzazione del prodotto cultura, lasciando da parte i bisogni e le identità delle comunità, producendo quindi stereotipi cartolina per un turismo sempre più massificato e governato dal selfie, più che dal reale interesse della scoperta. Anche ciò che oggi viene definito esperienziale è sin troppo spesso finzione scenica con ottime (talvolta) regie, ormai venendo sempre meno le realtà rurali, montane ed urbane, costrette alla massificazione e alla generalizzazione delle aspettative brandizzate prodotte. Il libro di De Luca è un allarme sofferto a cui bisogna ascoltare, per tentare di recuperare il recuperabile, facendo sistema."
Mentre, il Presidente del Rotary Clu Canosa Enzo Princigalli ha dichiarato che ha avuto modo di manifestare al termine della presentazione del nuovo lavoro di Luigi De Luca: "apprezzamento per il contenuto del libro che affronta il tema dell'arte e della cultura da una prospettiva inedita, rivelando anche nell'autore un raro esempio di "burocrate" colto e illuminato. Straordinaria la partecipazione nel numero e nella qualità degli interventi che hanno offerto importanti spunti di riflessione anche attraverso accenni allo stato dell'"arte" della offerta culturale sul nostro territorio. Quanto basta per considerare il convegno un arricchimento per tutti. Ringrazio Rosa Anna Asselta per aver propiziato questo incontro edificante e la bravissima Stefania Zipparri che lo ha moderato magistralmente." Il convegno sul libro di Luigi De Luca è stata "occasione per affrontare un argomento come quello della Cultura in una città che con il suo immenso patrimonio punta molto sull'arte, sulla bellezza e sulla cultura per un riscatto dal punto di vista sociale ed economico" come si è espressa Titti Quagliarella, presidente dell'IDAC .
"Un esempio positivo di sinergia tra le nostre associazioni che va consolidato per nuovi eventi edificanti. Come Associazione Culturale Radici, - ha detto il Presidente Fernando Russo, - siamo stati onorati di partecipare alla presentazione del libro. Questo evento ci ha offerto l'opportunità di sottolineare come l'arte e la cultura siano un bene comune, e quanto la loro funzione primaria debba essere quella di ispirare, educare e unire le persone, lontano da logiche di consumo e profitto. Come Radici, continueremo il nostro impegno nel promuovere la cultura come bene comune, aperta e accessibile a tutte le persone e dare il nostro contributo alla cittadinanza nell'offrire spazi di confronto e arricchimento." Non da meno la dichiarazione della Presidente della FIDAPA – Mariagrazia Princigalli: "L'incontro svolto in sinergia ha offerto molti spunti di riflessione e confronto sull' Arte che assume il suo grande valore culturale quando è fine a se stessa e quando si manifesta liberamente, svincolata da ogni sorta di interessi e influenze: solo in questo modo l'Arte è in grado di consentire all'Individuo la sua piena espressione e lo sviluppo del suo senso critico."
Il più giovane degli intervenuti, il presidente del Rotaract, Luca Antonio Del Vento ha concluso :"Voglio esprimere i miei più sentiti complimenti per la presentazione del libro che esplora la cultura esattamente a 360°. Le capacità di trasmettere con passione e chiarezza il ruolo fondamentale delle biblioteche da parte di voi relatori e di tutti coloro che hanno partecipato con interventi precisi e mirati, hanno fatto capire ancora di più l'importanza fondamentale che queste istituzioni rivestono nella nostra società. E' stato davvero coinvolgente. Si è saputo evidenziare con grande sensibilità e approfondimento come questi temi inerenti con ciò di cui parla il libro non siano solo uno spunto di crescita e conoscenza ma anche di una profonda appartenenza alla comunità. Un lavoro davvero prezioso, che ispira a riflettere sull'importanza di preservare e valorizzare questi delicati temi per le generazioni future." Da leggere attentamente il libro "La cultura non basta. Contro l'industria della cultura, per un'arte di comunità" di Luigi De Luca, un "atto d'amore" per l'arte da parte di un intellettuale e di un professionista che all'arte, alla cultura (e agli artisti) ha dedicato tempo e dedizione in un'opera di grande valore e significato.
Riproduzione@riservata
Il tema trasversale e principale affrontato ha coinvolto altri rappresentanti delle associazioni operanti sul territorio che si occupano in vario modo di cultura come: FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti, Professioni e Affari), FAC (Fondazione Archeologica Canosina), IDAC (Imprenditori di Arte e Cultura), Rotary International, Rotaract, Radici – Cultura è Territorio, Museo dei Vescovi e Omnia Arte, che hanno aderito con i propri iscritti partecipando all'evento. Tra le finalità quella di "mettersi intorno ad un tavolo per scambiare le proprie idee creando i presupposti per aprire un dibattito democratico e di confronto."In effetti – riferiscono gli organizzatori - la presentazione ha suscitato partecipazione ed interesse superiori alle attese stimate e ha dato luogo ad uno scambio intenso d'opinioni, fugando dubbi e sollevando interrogativi." La riuscita della serata – come da più parti affermato- rafforza "la convinzione che è necessario fare comunità, unire i propri obiettivi per orientarli verso il bene comune, quell'interesse collettivo che si fa porta aperta per il progresso spirituale delle persone." Il tema centrale dell'incontro si è incrociato anche con riflessioni collaterali che hanno dato spazio ad un dibattito composito ed interessante su questioni legate al territorio degli ultimi anni. "Ci si auspica - riferisce la Presidente dell'Associazione via Francigena Canosa di Puglia, Rosa Anna Asselta - che le associazioni coinvolte continuino nella mission di promozione del dibattito culturale: questa la promessa fatta al momento della conclusione della serata."
Per gli onori di casa, il Curatore del Museo dei Vescovi - Sandro Sardella : " Lieti di aver ospitato un evento di grande spessore e qualità, che ha riscosso un notevole interesse di pubblico, per un argomento cruciale per il futuro di Canosa. Il grido di allarme del dottor De Luca è il riflesso di una situazione generale italiana, ormai erede della becera considerazione dei tempi appena passati di considerare la cultura come un "carburante o petrolio dell'economia" e non come l'identità di una comunità che da essa può trarre spunti per migliorarsi, identificarsi e risolvere problemi producendo soluzioni, di riflesso anche economiche. Si è così prodotta una standardizzazione e generalizzazione del prodotto cultura, lasciando da parte i bisogni e le identità delle comunità, producendo quindi stereotipi cartolina per un turismo sempre più massificato e governato dal selfie, più che dal reale interesse della scoperta. Anche ciò che oggi viene definito esperienziale è sin troppo spesso finzione scenica con ottime (talvolta) regie, ormai venendo sempre meno le realtà rurali, montane ed urbane, costrette alla massificazione e alla generalizzazione delle aspettative brandizzate prodotte. Il libro di De Luca è un allarme sofferto a cui bisogna ascoltare, per tentare di recuperare il recuperabile, facendo sistema."
Mentre, il Presidente del Rotary Clu Canosa Enzo Princigalli ha dichiarato che ha avuto modo di manifestare al termine della presentazione del nuovo lavoro di Luigi De Luca: "apprezzamento per il contenuto del libro che affronta il tema dell'arte e della cultura da una prospettiva inedita, rivelando anche nell'autore un raro esempio di "burocrate" colto e illuminato. Straordinaria la partecipazione nel numero e nella qualità degli interventi che hanno offerto importanti spunti di riflessione anche attraverso accenni allo stato dell'"arte" della offerta culturale sul nostro territorio. Quanto basta per considerare il convegno un arricchimento per tutti. Ringrazio Rosa Anna Asselta per aver propiziato questo incontro edificante e la bravissima Stefania Zipparri che lo ha moderato magistralmente." Il convegno sul libro di Luigi De Luca è stata "occasione per affrontare un argomento come quello della Cultura in una città che con il suo immenso patrimonio punta molto sull'arte, sulla bellezza e sulla cultura per un riscatto dal punto di vista sociale ed economico" come si è espressa Titti Quagliarella, presidente dell'IDAC .
"Un esempio positivo di sinergia tra le nostre associazioni che va consolidato per nuovi eventi edificanti. Come Associazione Culturale Radici, - ha detto il Presidente Fernando Russo, - siamo stati onorati di partecipare alla presentazione del libro. Questo evento ci ha offerto l'opportunità di sottolineare come l'arte e la cultura siano un bene comune, e quanto la loro funzione primaria debba essere quella di ispirare, educare e unire le persone, lontano da logiche di consumo e profitto. Come Radici, continueremo il nostro impegno nel promuovere la cultura come bene comune, aperta e accessibile a tutte le persone e dare il nostro contributo alla cittadinanza nell'offrire spazi di confronto e arricchimento." Non da meno la dichiarazione della Presidente della FIDAPA – Mariagrazia Princigalli: "L'incontro svolto in sinergia ha offerto molti spunti di riflessione e confronto sull' Arte che assume il suo grande valore culturale quando è fine a se stessa e quando si manifesta liberamente, svincolata da ogni sorta di interessi e influenze: solo in questo modo l'Arte è in grado di consentire all'Individuo la sua piena espressione e lo sviluppo del suo senso critico."
Il più giovane degli intervenuti, il presidente del Rotaract, Luca Antonio Del Vento ha concluso :"Voglio esprimere i miei più sentiti complimenti per la presentazione del libro che esplora la cultura esattamente a 360°. Le capacità di trasmettere con passione e chiarezza il ruolo fondamentale delle biblioteche da parte di voi relatori e di tutti coloro che hanno partecipato con interventi precisi e mirati, hanno fatto capire ancora di più l'importanza fondamentale che queste istituzioni rivestono nella nostra società. E' stato davvero coinvolgente. Si è saputo evidenziare con grande sensibilità e approfondimento come questi temi inerenti con ciò di cui parla il libro non siano solo uno spunto di crescita e conoscenza ma anche di una profonda appartenenza alla comunità. Un lavoro davvero prezioso, che ispira a riflettere sull'importanza di preservare e valorizzare questi delicati temi per le generazioni future." Da leggere attentamente il libro "La cultura non basta. Contro l'industria della cultura, per un'arte di comunità" di Luigi De Luca, un "atto d'amore" per l'arte da parte di un intellettuale e di un professionista che all'arte, alla cultura (e agli artisti) ha dedicato tempo e dedizione in un'opera di grande valore e significato.
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