Politica
La destra verso il futuro. Itinerario di una svolta
A Canosa, presentato l’inedito di Pinuccio Tatarella, mai dato alle stampe
Canosa - sabato 28 gennaio 2023
23.27
Nella serata odierna l'accogliente foyer del Teatro Comunale "Raffaele Lembo" di Canosa di Puglia ha ospitato la presentazione del libro "La destra verso il futuro. Itinerario di una svolta", edito da Giubilei Regnani e curato dalla Fondazione Tatarella. Per l'occasione sono intervenuti :l'onorevole Mariangela Matera(deputato Fratelli d'Italia); Francesco Ventola (capogruppo regionale Fratelli D'Italia); Gennaro Caracciolo (ex MSI e A.N.); Antonio Ventola(GN); Luca Antonio Del Vento(GN) per gli onori di casa e Fabrizio Tatarella della Fondazione Tatarella che ha parlato dell'inedito di Pinuccio Tatarella, mai dato alle stampe e ritrovato durante i lavori di ordinamento e digitalizzazione dell'archivio Tatarella. "La destra verso il futuro. Itinerario di una svolta" è un prezioso contributo per raccontare l'evoluzione della destra italiana, il passaggio da una destra di protesta a una di proposta, spiegato dal principale artefice della svolta. Il libro raccoglie una serie di interviste e articoli di Pinuccio Tatarella, pubblicati su diverse testate tra il dicembre del 1986 e il novembre del 1993. Le elezioni del marzo del 1994, le conseguenti responsabilità di governo assunte da Tatarella, Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle poste e telecomunicazioni, e la prematura scomparsa, devono averne impedito la pubblicazione. La destra moderna, europea e di governo è nata a Fiuggi con la creazione di Alleanza Nazionale, una destra moderna non più emarginabile dal gioco della democrazia, grazie alla lungimiranza di Pinuccio Tatarella(Cerignola 17/09/ 1935- Torino 8/2/1999).
Politico carismatico e uomo di cultura, Giuseppe Tatarella detto Pinuccio , deputato ininterrottamente per quasi vent'anni dal 3 giugno 1979. A partire dall'IX legislatura è stato presidente del gruppo parlamentare del MSI e poi del gruppo di Alleanza Nazionale, partito che ha fondato. Dal febbraio del 1997 ha ricoperto l'incarico di vicepresidente della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali presieduta da Massimo D'Alema. E' stato Vice Presidente del consiglio dei Ministri e Ministro per le telecomunicazione nel pirmo governo Berlusconi nel'94. E' stato consigliere comunale in diversi piccoli comuni (Noicattaro, Canosa, Noci), assessore alla cultura al comune di Bari. Promotore del nuovo sistema elettorale regionale, detto tatarellum. Esponente dell'area moderata di AN, fu l'artefice della vittoria al congresso di Sorrento che portò Gianfranco Fini al vertice del MSI.
Amava definirsi il numero uno-bis di AN. Per il suo ruolo di mediazione come Vicepresidente del Consiglio dei Ministri durante il governo Berlusconi I, si autodefinì «ministro dell'Armonia» e con tale appellativo continua ad essere ricordato tutt'ora. Ancora forte e vivo nel mondo politico è rimasto il suo pensiero e l'insegnamento politico, profondamente radicato in certe peculiarità della cultura politica nazionale: in particolare, la polemica contro i "poteri forti" (termine da lui coniato per definire potentati economici internazionali capaci di orientare le scelte dei decisori politici in tempi di stabilità istituzionale e di rovesciare quelli scomodi in tempi di evoluzione dello scenario globale). E' stato il simbolo della destra moderata, abile mediatore ma allo stesso tempo oppositore fermo di quei "poteri forti capaci di orientare le scelte dei decisori politici in tempi di stabilità istituzionale e di rovesciare quelli scomodi". Persino quelli che sono sempre stati dall'altro lato della barricata, gli hanno riconosciuto il ruolo di "padre della destra di governo italiana".
"Per troppi anni alla destra italiana è stato negato il diritto ad esistere, per troppo tempo la sinistra, sbagliando, ha sostenuto che in Italia non esisteva una cultura di destra, ma questa storia e questa cultura sono parte integrante della storia della nostra nazione", ha tra l'altro dichiarato Fabrizio Tatarella, nipote di Pinuccio ed anima della fondazione di cui è vice presidente, con sede a Bari che ha per obiettivo quello di custodire il patrimonio immateriale della destra italiana.
Riproduzione@riservata
Foto a cura di Savino Mazzarella
Politico carismatico e uomo di cultura, Giuseppe Tatarella detto Pinuccio , deputato ininterrottamente per quasi vent'anni dal 3 giugno 1979. A partire dall'IX legislatura è stato presidente del gruppo parlamentare del MSI e poi del gruppo di Alleanza Nazionale, partito che ha fondato. Dal febbraio del 1997 ha ricoperto l'incarico di vicepresidente della Commissione parlamentare per le riforme costituzionali presieduta da Massimo D'Alema. E' stato Vice Presidente del consiglio dei Ministri e Ministro per le telecomunicazione nel pirmo governo Berlusconi nel'94. E' stato consigliere comunale in diversi piccoli comuni (Noicattaro, Canosa, Noci), assessore alla cultura al comune di Bari. Promotore del nuovo sistema elettorale regionale, detto tatarellum. Esponente dell'area moderata di AN, fu l'artefice della vittoria al congresso di Sorrento che portò Gianfranco Fini al vertice del MSI.
Amava definirsi il numero uno-bis di AN. Per il suo ruolo di mediazione come Vicepresidente del Consiglio dei Ministri durante il governo Berlusconi I, si autodefinì «ministro dell'Armonia» e con tale appellativo continua ad essere ricordato tutt'ora. Ancora forte e vivo nel mondo politico è rimasto il suo pensiero e l'insegnamento politico, profondamente radicato in certe peculiarità della cultura politica nazionale: in particolare, la polemica contro i "poteri forti" (termine da lui coniato per definire potentati economici internazionali capaci di orientare le scelte dei decisori politici in tempi di stabilità istituzionale e di rovesciare quelli scomodi in tempi di evoluzione dello scenario globale). E' stato il simbolo della destra moderata, abile mediatore ma allo stesso tempo oppositore fermo di quei "poteri forti capaci di orientare le scelte dei decisori politici in tempi di stabilità istituzionale e di rovesciare quelli scomodi". Persino quelli che sono sempre stati dall'altro lato della barricata, gli hanno riconosciuto il ruolo di "padre della destra di governo italiana".
"Per troppi anni alla destra italiana è stato negato il diritto ad esistere, per troppo tempo la sinistra, sbagliando, ha sostenuto che in Italia non esisteva una cultura di destra, ma questa storia e questa cultura sono parte integrante della storia della nostra nazione", ha tra l'altro dichiarato Fabrizio Tatarella, nipote di Pinuccio ed anima della fondazione di cui è vice presidente, con sede a Bari che ha per obiettivo quello di custodire il patrimonio immateriale della destra italiana.
Riproduzione@riservata
Foto a cura di Savino Mazzarella