Archeologia
La “Fondazione Archeologica Canosina” e il Comune di Canosa
Il Consiglio comunale approva il rinnovo del il contratto di servizio. Per almeno tre anni i due enti continueranno a lavorare insieme per valorizzare il ricco patrimonio storico, archeologico e culturale
Canosa - giovedì 13 giugno 2013
10.53
Rinnovato il "Contratto di servizio" che disciplina i rapporti tra la "Fondazione Archeologica Canosina" e il Comune di Canosa. Il documento, che sottoscrive l'affidamento della gestione della maggior parte dei siti archeologici da parte dell'Ente di Palazzo di Città alla Fac, è stato infatti approvato dal Consiglio comunale di Canosa, nella seduta del 12 giugno 2013. Per almeno tre anni i due enti continueranno a lavorare insieme per valorizzare il ricco patrimonio storico, archeologico e culturale di Canosa. Le somme necessarie, pari a 70mila euro annui - si legge nella delibera di Consiglio – troveranno copertura finanziaria nel redigendo Bilancio di previsione 2013.
Il Contratto prevede e disciplina, ai sensi delle vigenti disposizioni legislative, dello Statuto del Comune di Canosa di Puglia e di quello della Fondazione, i rapporti tra il Comune e la Fondazione in merito all'affidamento dei servizi di valorizzazione del patrimonio archeologico di proprietà comunale, attraverso la gestione, la fruizione e l'apertura al pubblico dei siti archeologici, nonché le attività di supporto e sostegno tecnico-scientifico agli interventi di conservazione e di promozione degli stessi.
I siti che il Comune affida alla Fondazione sono: Ipogei Lagrasta, Ipogeo Varrese, tempio italico e basilica di San Leucio con annesso Antiquarium, battistero San Giovanni, area archeologica di San Pietro e il Castello dei SS. Quaranta Martiri, l'Ipogeo dell'Oplita, la Fullonica, l'area del Tempio di Giove Toro, il Museo Civico "Palazzo Iliceto", le Terme "Lomuscio", la Domus romana di Via Colletta, la Teca conservativa di Piazza Terme. I principali servizi oggetto dell'affidamento sono "l'accoglienza turistica, la custodia e sorveglianza dei siti, la promozione e marketing territoriale, i servizi editoriali, la pulizia, il giardinaggio, la manutenzione ordinaria e il pronto intervento".
Ulteriore iniziativa, dunque, dell'Amministrazione comunale, tesa alla valorizzazione della vocazione storica della città. "Con il rinnovo del contratto di servizio – spiega Sabino Facciolongo, assessore all'Archeologia e Turismo – si ribadisce la ferma volontà dell'Amministrazione comunale di promuovere e potenziare l'offerta dei beni culturali esistenti sul territorio, attraverso il prezioso ausilio della Fac. Il nuovo contratto, oltretutto, prevede alcune significative novità. Innanzitutto, per assicurare una maggiore stabilità all'operato importantissimo della Fac sui siti archeologici, abbiamo deciso di portarne la durata a tre anni, invece dei precedenti due. Con lo stesso spirito si è anche deliberato un maggiore impegno economico da parte del Comune di Canosa, che avremmo voluto fosse ancora maggiore se l'incertezza dei tempi e la situazione finanziaria lo avessero permesso; esso è tuttavia coerente con l'aumento dei compiti della Fac che la nuova convenzione richiede per la tutela dei siti archeologici. Sempre in linea infatti con le direttive ministeriali si è provveduto ad affidare alle cure della Fondazione qualche altro sito, che prima non era ufficialmente ad essa affidato: ad esempio, l'area di Giove Toro, quella delle Terme Lomuscio, la Teca conservativa di Piazza Terme; le prime due di recente o imminente acquisizione comunale, l'altra necessitante di manutenzione ordinaria e straordinaria più costante".
"Il rinnovo del contratto di servizi – prosegue Facciolongo - , ormai pluriennale, che lega il Comune alla Fac, diventa così ancora più determinante per la gestione delle aree archeologiche comunali. E non vi è dubbio che si tratti di un ulteriore riconoscimento che il Comune ha voluto indirettamente tributare all'opera, ormai indispensabile, svolta sul territorio dalla Fac e dalla cooperativa Dromos ad essa collegata. A tale proposito mi si permetta, da antica guida turistica, di ringraziare particolarmente le giovani guide della Cooperativa Dromos, protagoniste non secondarie nel conseguimento dei risultati fin qui raggiunti in campo archeologico e turistico. Come ugualmente corre l'obbligo di sottolineare anche il ruolo dei rappresentanti del sindaco in seno al consiglio di amministrazione della Fac stessa, insieme a quello di tutti gli altri componenti. Un grazie particolare va infatti a Sabina Iacobone che con dedizione e competenza ha seguito, per conto dell'Amministrazione e della Fac, tutte le fasi propedeutiche al rinnovo del contratto. Grazie anche ad Antonio Bufano che nel suo ambito professionale specifico ha da sempre coadiuvato e ancora aiuta l'Amministrazione nella pubblicizzazione delle numerose iniziative messe in atto dalla Fac e dall'Ente comunale in campo archeologico. Si tratta di risorse messesi spontaneamente a servizio della Città, e da noi prontamente utilizzate, in un settore così importante per la sua crescita culturale ed economica. Il nuovo contratto di servizi – conclude l'assessore - aprendo una nuova fase nei rapporti tra Comune di Canosa e Fac, si inserisce nella continuità di una azione amministrativa che ha già visto raggiungere risultati lusinghieri e che sicuramente, in futuro, produrrà frutti altrettanto copiosi".
ufficio stampa
Francesca Lombardi
Il Contratto prevede e disciplina, ai sensi delle vigenti disposizioni legislative, dello Statuto del Comune di Canosa di Puglia e di quello della Fondazione, i rapporti tra il Comune e la Fondazione in merito all'affidamento dei servizi di valorizzazione del patrimonio archeologico di proprietà comunale, attraverso la gestione, la fruizione e l'apertura al pubblico dei siti archeologici, nonché le attività di supporto e sostegno tecnico-scientifico agli interventi di conservazione e di promozione degli stessi.
I siti che il Comune affida alla Fondazione sono: Ipogei Lagrasta, Ipogeo Varrese, tempio italico e basilica di San Leucio con annesso Antiquarium, battistero San Giovanni, area archeologica di San Pietro e il Castello dei SS. Quaranta Martiri, l'Ipogeo dell'Oplita, la Fullonica, l'area del Tempio di Giove Toro, il Museo Civico "Palazzo Iliceto", le Terme "Lomuscio", la Domus romana di Via Colletta, la Teca conservativa di Piazza Terme. I principali servizi oggetto dell'affidamento sono "l'accoglienza turistica, la custodia e sorveglianza dei siti, la promozione e marketing territoriale, i servizi editoriali, la pulizia, il giardinaggio, la manutenzione ordinaria e il pronto intervento".
Ulteriore iniziativa, dunque, dell'Amministrazione comunale, tesa alla valorizzazione della vocazione storica della città. "Con il rinnovo del contratto di servizio – spiega Sabino Facciolongo, assessore all'Archeologia e Turismo – si ribadisce la ferma volontà dell'Amministrazione comunale di promuovere e potenziare l'offerta dei beni culturali esistenti sul territorio, attraverso il prezioso ausilio della Fac. Il nuovo contratto, oltretutto, prevede alcune significative novità. Innanzitutto, per assicurare una maggiore stabilità all'operato importantissimo della Fac sui siti archeologici, abbiamo deciso di portarne la durata a tre anni, invece dei precedenti due. Con lo stesso spirito si è anche deliberato un maggiore impegno economico da parte del Comune di Canosa, che avremmo voluto fosse ancora maggiore se l'incertezza dei tempi e la situazione finanziaria lo avessero permesso; esso è tuttavia coerente con l'aumento dei compiti della Fac che la nuova convenzione richiede per la tutela dei siti archeologici. Sempre in linea infatti con le direttive ministeriali si è provveduto ad affidare alle cure della Fondazione qualche altro sito, che prima non era ufficialmente ad essa affidato: ad esempio, l'area di Giove Toro, quella delle Terme Lomuscio, la Teca conservativa di Piazza Terme; le prime due di recente o imminente acquisizione comunale, l'altra necessitante di manutenzione ordinaria e straordinaria più costante".
"Il rinnovo del contratto di servizi – prosegue Facciolongo - , ormai pluriennale, che lega il Comune alla Fac, diventa così ancora più determinante per la gestione delle aree archeologiche comunali. E non vi è dubbio che si tratti di un ulteriore riconoscimento che il Comune ha voluto indirettamente tributare all'opera, ormai indispensabile, svolta sul territorio dalla Fac e dalla cooperativa Dromos ad essa collegata. A tale proposito mi si permetta, da antica guida turistica, di ringraziare particolarmente le giovani guide della Cooperativa Dromos, protagoniste non secondarie nel conseguimento dei risultati fin qui raggiunti in campo archeologico e turistico. Come ugualmente corre l'obbligo di sottolineare anche il ruolo dei rappresentanti del sindaco in seno al consiglio di amministrazione della Fac stessa, insieme a quello di tutti gli altri componenti. Un grazie particolare va infatti a Sabina Iacobone che con dedizione e competenza ha seguito, per conto dell'Amministrazione e della Fac, tutte le fasi propedeutiche al rinnovo del contratto. Grazie anche ad Antonio Bufano che nel suo ambito professionale specifico ha da sempre coadiuvato e ancora aiuta l'Amministrazione nella pubblicizzazione delle numerose iniziative messe in atto dalla Fac e dall'Ente comunale in campo archeologico. Si tratta di risorse messesi spontaneamente a servizio della Città, e da noi prontamente utilizzate, in un settore così importante per la sua crescita culturale ed economica. Il nuovo contratto di servizi – conclude l'assessore - aprendo una nuova fase nei rapporti tra Comune di Canosa e Fac, si inserisce nella continuità di una azione amministrativa che ha già visto raggiungere risultati lusinghieri e che sicuramente, in futuro, produrrà frutti altrettanto copiosi".
ufficio stampa
Francesca Lombardi