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La lapide e la campana del miracolo del Cuore di Gesù
Centesimo Anniversario del prodigio nella Cattedrale S. Sabino. Nella memoria storica la data del 14 aprile del 1912
Canosa - giovedì 12 aprile 2012
17.39
Nella memoria storica la data del 14 aprile del 1912 è rimasta impressa nei continenti per il tragico inabissamento del Titanic nelle acque gelide dell'oceano Atlantico, ma a Canosa di Puglia il 14 aprile segna l'evento prodigioso della statua del SS. Cuore di Gesù, attestato dal popolo e riconosciuto dalla Chiesa.
L'immagineL'immagine del Cuore di Gesù venerata nella Cappella eretta e dedicata nel 1825 all'Annunciazione (SACELLUM HOC ANNUNTIATIONI DICATUM) era stata collocata dieci anni prima sull'altare settecentesco dedicato a San Sabino. L'immagine ha un volto espressivo e intensamente luminoso di misericordia negli occhi, che "si mossero dinanzi a tutti" mentre il popolo, soffrendo (laborantem) per una siccità che comprometteva il raccolto del grano, si rivolse in preghiera e penitenza al Cuore di Gesù.
Il giornoL'evento del 14 aprile del 1912 ricade di Domenica, nella Domenica in Albis dopo Pasqua e si colloca nella Provvidenza celeste nel mistero della Pasqua. Il prodigio ebbe inizio quando l'Eucarestia custodita nella Cappella fu portata sull'altare centrale per l'adorazione.
Il miracolo durò per molte ore e giorni dinanzi a quanti testimoniarono anche in un atto notarile i segni prodigiosi della statua.
Quest'anno 2012 nel Centesimo Anniversario del prodigio si rinnova provvidenzialmente nel Calendario il contesto liturgico del 14 Aprile vigilia della Domenica in Albis dopo Pasqua, mentre la statua è stata posta per volontà di mons. Felice Bacco dietro l'Altare Maggiore dove tutti possono accostarsi in fede agli occhi del Cuore.
La lapide Una lapide commemorativa marmorea con l'iscrizione in Latino posta nella Cappella del SS. Cuore di Gesù attesta l'evento.
L'abbiamo tradotta con perfezionamento con il concorso della prof.ssa Giulia Giorgio del Liceo Scientifico di Canosa e con l'apporto di padre Gerardo Cioffari, storico insigne della Basilica di San Nicola di Bari.
LA CITTÁ DI CANOSA
INSIEME AL CLERO E AL POPOLO
HA COLLOCATO
L'INSIGNE SIMULACRO DEL SANTISSIMO CUORE DI GESÚ
IN QUESTO TEMPIETTO MAGNIFICAMENTE ORNATO
CON LE OFFERTE DI PAPA PIO X E DEL VESCOVO GIUSEPPE STAITI
AFFINCHÉ QUEL MIRACOLO MANIFESTO
DEL SIMULACRO, CHE SI É MOSSO DINANZI A TUTTI
RIVOLGENDO INTORNO L'ACUTEZZA DEGLI OCCHI
VERSO IL POPOLO GEMENTE E SOFFERENTE PER IL RACCOLTO DEL GRANO
IL DICIOTTO DELLE CALENDE DI MAGGIO DELL' ANNO 1912,
FOSSE TRAMANDATO AI POSTERI CON GRANDISSIMA LETIZIA
QUALE BALUARDO DI FEDE, INCREMENTO DI SPERANZA,
VESSILLO DI CARITÁ
Il popolo soffriva ed era angosciato per l'Annona, cioè per l'approvvigionamento in un anno dei cereali, in particolare del grano e la siccità in un'economia chiusa dell'epoca portava alla carestia.
Fino alla seconda metà del 900 esistevano l'Ufficio all'Annonaria e l'Assessorato all'Annona, divenuto poi all'Agricoltura. La data del 14 aprile viene riportata secondo il Calendario giuliano, che segnava il giorno prima delle Idi e delle Calende: alle Calende di Maggio, cioè al primo maggio, il 14 aprile ricade nei diciotto giorni precedenti.
La Campana nel Campanile della Cattedrale S. Sabino nel 1929 fu commissionata una campana, la seconda in ordine crescente di dimensioni, alla Premiata Fonderia Giustozzi Nicola di Trani.
La campana posta nel lato ad Est riporta il fregio bronzeo dell'Immagine del Cuore di Gesù con l'iscrizione MIRACOLOSA IMM. DEL CUOR DI GESÚ e con la preghiera ADVENIAT REGNUM TUUM (Venga il Tuo Regno) recitata nel Padre Nostro e proclamata nella parola della Chiesa e dei nostri antenati.
La Campana da me riscoperta nel 1998 è stata pubblicata nel testo de "I Sacri Bronzi" e ha avuto il plauso del nipote ing. Giustozzi Nicola di Trani, orgoglioso di una dedicazione dell'opera del nonno ad un evento prodigioso.
In un vano recondito e buio del Campanile un artigiano ha lasciato la sua firma ad una pittura artigianale con nicchia votiva e l'iscrizione dipinta "W al Cuore di Gesù" con la data del 20 aprile 1913, nella ricorrenza del primo anniversario del miracolo.
· Il Triduo di celebrazione del Centesimo Anniversario curato da don Felice Bacco e don Peppino Balice , oltre la celebrazioni delle sante Messe, prevede alle ore 20,00 in Cattedrale la parola di mons. Ignazio Schinella, Teologo della Facoltà Teologica di Napoli sulla "Spiritualità del Sacro Cuore".
Sabato alle ore 20,00 nel Teatro Comunale ci sarà la Rappresentazione teatrale con l'omaggio a Giovanni Paolo II, "Il Papa e il Poeta" a cura del Progresso Culturale della Chiesa Italiana (CEI).
E' stata stampata una pregevole immaginetta del Cuore di Gesù con la preghiera scritta sul retro dal Vescovo della Diocesi di Andria , mons. Raffaele Calabro.
Cento anni sono trascorsi dal prodigio del Cuore di Gesù nella Chiesa di S. Sabino a Canosa di Puglia, quando eravamo povera gente, con molti analfabeti, ma sapienti di semplicità, di sacrifici, di condivisione dei valori della terra e dello spirito, con profonda fede in Cristo.
Oggi non c'è la sofferenza dell'arido sudore della terra (Annona laborantem), ma c'è la crisi economica che affatica l'esistenza, la crisi del lavoro, la terra oppressa dal degrado ambientale, la esaltazione dei valori materiali del denaro, che inquina lo spirito, il malessere del bene comune , che spesso viene "gestito e non governato" , i fiumi di droga che arricchiscono e uccidono i giovani distruggendo le famiglie. Ma ci sono giovani e uomini di buona volontà, genitori laboriosi, educatori della Scuola, madri educatrici affettuose e generose nel silenzio, sacerdoti santi nel germoglio del bene che fiorisce nella speranza, mentre i nostri passi elevano i nostri occhi verso gli occhi del Cuore di Gesù.
maestro Peppino Di Nunno
L'immagineL'immagine del Cuore di Gesù venerata nella Cappella eretta e dedicata nel 1825 all'Annunciazione (SACELLUM HOC ANNUNTIATIONI DICATUM) era stata collocata dieci anni prima sull'altare settecentesco dedicato a San Sabino. L'immagine ha un volto espressivo e intensamente luminoso di misericordia negli occhi, che "si mossero dinanzi a tutti" mentre il popolo, soffrendo (laborantem) per una siccità che comprometteva il raccolto del grano, si rivolse in preghiera e penitenza al Cuore di Gesù.
Il giornoL'evento del 14 aprile del 1912 ricade di Domenica, nella Domenica in Albis dopo Pasqua e si colloca nella Provvidenza celeste nel mistero della Pasqua. Il prodigio ebbe inizio quando l'Eucarestia custodita nella Cappella fu portata sull'altare centrale per l'adorazione.
Il miracolo durò per molte ore e giorni dinanzi a quanti testimoniarono anche in un atto notarile i segni prodigiosi della statua.
Quest'anno 2012 nel Centesimo Anniversario del prodigio si rinnova provvidenzialmente nel Calendario il contesto liturgico del 14 Aprile vigilia della Domenica in Albis dopo Pasqua, mentre la statua è stata posta per volontà di mons. Felice Bacco dietro l'Altare Maggiore dove tutti possono accostarsi in fede agli occhi del Cuore.
La lapide Una lapide commemorativa marmorea con l'iscrizione in Latino posta nella Cappella del SS. Cuore di Gesù attesta l'evento.
L'abbiamo tradotta con perfezionamento con il concorso della prof.ssa Giulia Giorgio del Liceo Scientifico di Canosa e con l'apporto di padre Gerardo Cioffari, storico insigne della Basilica di San Nicola di Bari.
LA CITTÁ DI CANOSA
INSIEME AL CLERO E AL POPOLO
HA COLLOCATO
L'INSIGNE SIMULACRO DEL SANTISSIMO CUORE DI GESÚ
IN QUESTO TEMPIETTO MAGNIFICAMENTE ORNATO
CON LE OFFERTE DI PAPA PIO X E DEL VESCOVO GIUSEPPE STAITI
AFFINCHÉ QUEL MIRACOLO MANIFESTO
DEL SIMULACRO, CHE SI É MOSSO DINANZI A TUTTI
RIVOLGENDO INTORNO L'ACUTEZZA DEGLI OCCHI
VERSO IL POPOLO GEMENTE E SOFFERENTE PER IL RACCOLTO DEL GRANO
IL DICIOTTO DELLE CALENDE DI MAGGIO DELL' ANNO 1912,
FOSSE TRAMANDATO AI POSTERI CON GRANDISSIMA LETIZIA
QUALE BALUARDO DI FEDE, INCREMENTO DI SPERANZA,
VESSILLO DI CARITÁ
Il popolo soffriva ed era angosciato per l'Annona, cioè per l'approvvigionamento in un anno dei cereali, in particolare del grano e la siccità in un'economia chiusa dell'epoca portava alla carestia.
Fino alla seconda metà del 900 esistevano l'Ufficio all'Annonaria e l'Assessorato all'Annona, divenuto poi all'Agricoltura. La data del 14 aprile viene riportata secondo il Calendario giuliano, che segnava il giorno prima delle Idi e delle Calende: alle Calende di Maggio, cioè al primo maggio, il 14 aprile ricade nei diciotto giorni precedenti.
La Campana nel Campanile della Cattedrale S. Sabino nel 1929 fu commissionata una campana, la seconda in ordine crescente di dimensioni, alla Premiata Fonderia Giustozzi Nicola di Trani.
La campana posta nel lato ad Est riporta il fregio bronzeo dell'Immagine del Cuore di Gesù con l'iscrizione MIRACOLOSA IMM. DEL CUOR DI GESÚ e con la preghiera ADVENIAT REGNUM TUUM (Venga il Tuo Regno) recitata nel Padre Nostro e proclamata nella parola della Chiesa e dei nostri antenati.
La Campana da me riscoperta nel 1998 è stata pubblicata nel testo de "I Sacri Bronzi" e ha avuto il plauso del nipote ing. Giustozzi Nicola di Trani, orgoglioso di una dedicazione dell'opera del nonno ad un evento prodigioso.
In un vano recondito e buio del Campanile un artigiano ha lasciato la sua firma ad una pittura artigianale con nicchia votiva e l'iscrizione dipinta "W al Cuore di Gesù" con la data del 20 aprile 1913, nella ricorrenza del primo anniversario del miracolo.
· Il Triduo di celebrazione del Centesimo Anniversario curato da don Felice Bacco e don Peppino Balice , oltre la celebrazioni delle sante Messe, prevede alle ore 20,00 in Cattedrale la parola di mons. Ignazio Schinella, Teologo della Facoltà Teologica di Napoli sulla "Spiritualità del Sacro Cuore".
Sabato alle ore 20,00 nel Teatro Comunale ci sarà la Rappresentazione teatrale con l'omaggio a Giovanni Paolo II, "Il Papa e il Poeta" a cura del Progresso Culturale della Chiesa Italiana (CEI).
E' stata stampata una pregevole immaginetta del Cuore di Gesù con la preghiera scritta sul retro dal Vescovo della Diocesi di Andria , mons. Raffaele Calabro.
Cento anni sono trascorsi dal prodigio del Cuore di Gesù nella Chiesa di S. Sabino a Canosa di Puglia, quando eravamo povera gente, con molti analfabeti, ma sapienti di semplicità, di sacrifici, di condivisione dei valori della terra e dello spirito, con profonda fede in Cristo.
Oggi non c'è la sofferenza dell'arido sudore della terra (Annona laborantem), ma c'è la crisi economica che affatica l'esistenza, la crisi del lavoro, la terra oppressa dal degrado ambientale, la esaltazione dei valori materiali del denaro, che inquina lo spirito, il malessere del bene comune , che spesso viene "gestito e non governato" , i fiumi di droga che arricchiscono e uccidono i giovani distruggendo le famiglie. Ma ci sono giovani e uomini di buona volontà, genitori laboriosi, educatori della Scuola, madri educatrici affettuose e generose nel silenzio, sacerdoti santi nel germoglio del bene che fiorisce nella speranza, mentre i nostri passi elevano i nostri occhi verso gli occhi del Cuore di Gesù.
maestro Peppino Di Nunno