Eventi e cultura
La mostra “Violate” per riflettere sul tema della violenza sulle donne
Inaugurata a Canosa di Puglia presso il Museo dei Vescovi
Canosa - lunedì 26 febbraio 2024
22.46
Alla presenza delle autorità cittadine e del pubblico è stata inaugurata la mostra "Violate" che domenica scorsa ha avuto luogo a Canosa di Puglia presso il Museo dei Vescovi. Per l'occasione, sono intervenuti: il sindaco di Canosa, Vito Malcangio; l'assessore alle politiche sociali Maria Angela Petroni; il parroco della Cattedrale di San Sabino, Mons.Felice Bacco; il curatore del Museo dei Vescovi Sandro Sardella ed in rappresentanza del Centro Antiviolenza "Riscoprirsi", la dottoressa Mirella Malcangi e l'avvocata Annalisa Iacobone. La mostra, promossa dall'Amministrazione Comunale e dall'Assessorato alle Politiche Sociali, sarà aperta al pubblico fino a domenica 3 marzo 2024. Sono esposte 10 tavole realizzate dal fumettista-illustratore Lelio Bonaccoroso per riflettere sul tema della violenza sulle donne e sulle mille sfaccettature delle pari opportunità. Non solo femminicidio, termine drammaticamente entrato con prepotenza nella vita quotidiana, tra le notizie di cronaca e sempre più spesso tra le pareti delle più insospettabili case: i ritratti in stile graphic novel mostrano "alcune modalità, fra le troppe, su come la violenza sulle donne si può manifestare". Il fenomeno del femminicidio va affrontato con determinazione e coraggio, innanzitutto sul piano culturale per sensibilizzare la collettività attraverso l'arte come veicolo di comunicazione e crescita. Le opere dell'artista siciliano pongono al centro "le donne alle quali si manca di rispetto", quelle che sono, per l'appunto, "Violate" titolo della mostra al MU.VE di Canosa di Puglia.
Dieci tele che racchiudono un mondo di umiliazione, di violenza, di cultura sbagliata, di barbarie da combattere con ogni forza. "Violate" sono le donne ignorate, manipolate, abusate e assassinate. Dieci tele che denunciano gli atti più eclatanti come : la molestia sul lavoro, l'orrore delle spose bambine, la tortura dell'acido o delle percosse, la violenza assistita, che spesso culminano nel femminicidio. Contro la tragicità della solitudine e del buco nero in cui sprofondando le vittime di queste violenze, psicologiche prima ancora che fisiche, occorre informare, sensibilizzare, "urlare il disperato e accorato messaggio di difesa sociale è un dovere a cui nessuno deve sottrarsi, ogni giorno dell'anno." Il programma della mostra "Violate" annuncia visite per gruppi scolastici fino a sabato 2 marzo, nei seguenti orari 10:00/11:00 - 11:00/12:00 - 12:00/13:00, mentre, le visite libere dalle ore 17:30 alle ore 19:30.
Riproduzione@riservata
Dieci tele che racchiudono un mondo di umiliazione, di violenza, di cultura sbagliata, di barbarie da combattere con ogni forza. "Violate" sono le donne ignorate, manipolate, abusate e assassinate. Dieci tele che denunciano gli atti più eclatanti come : la molestia sul lavoro, l'orrore delle spose bambine, la tortura dell'acido o delle percosse, la violenza assistita, che spesso culminano nel femminicidio. Contro la tragicità della solitudine e del buco nero in cui sprofondando le vittime di queste violenze, psicologiche prima ancora che fisiche, occorre informare, sensibilizzare, "urlare il disperato e accorato messaggio di difesa sociale è un dovere a cui nessuno deve sottrarsi, ogni giorno dell'anno." Il programma della mostra "Violate" annuncia visite per gruppi scolastici fino a sabato 2 marzo, nei seguenti orari 10:00/11:00 - 11:00/12:00 - 12:00/13:00, mentre, le visite libere dalle ore 17:30 alle ore 19:30.
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