Cronaca
La prevenzione ed il contrasto alla corruzione
Seminario informativo della Guardia di Finanza
Puglia - venerdì 15 luglio 2016
19.42
L'Aula "Aldo Moro" dell'Università degli Studi di Bari, ha ospitato un seminario informativo sul tema "La prevenzione ed il contrasto alla corruzione e la nuova disciplina degli appalti pubblici", organizzato dal Comando Regionale Puglia della Guardia di Finanza di Bari in collaborazione con l'Ateneo del capoluogo di regione. L'incontro promosso, che fa seguito al protocollo d'intesa siglato tra la Guardia di Finanza e l'Autorità Nazionale Anticorruzione dello scorso 30 settembre 2015, trae spunto dalla stretta attualità e dalla dimensione internazionale assunta sia dalla tematica della prevenzione e repressione della corruzione sia dal rinnovato sistema normativo degli "appalti". Il progetto di comunicazione istituzionale, elaborato dal Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza, prevede l'organizzazione sul territorio nazionale di appositi seminari informativi ed è rivolto, oltre che agli appartenenti al Corpo, ai vertici delle Pubbliche Amministrazioni, alle associazioni imprenditoriali e di categoria, al mondo Accademico ed agli Ordini Professionali (Avvocati, Dottori Commercialisti, Notai e Giornalisti), con l'attribuzione, per queste ultime categorie, di crediti formativi. Il convegno, moderato dal Comandante delle Unità Speciali della Guardia di Finanza, Generale Divisione Gennaro Vecchione, è stato aperto con gli indirizzi di saluto del Comandante Regionale Puglia, Generale Brigata Vincenzo Papuli e del Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Bari, Professor Antonio Felice Uricchio, ed è proseguito con interventi che hanno riguardato diverse importanti tematiche di attualità. Il Consigliere di Stato, dott. Michele Corradino, componente del Consiglio dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, ha illustrato il ruolo dell'A.N.A.C. nella prevenzione alla corruzione e nel nuovo codice degli appalti, ed il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Bari, dott. Giorgio Lino Bruno, ha chiarito il complesso ed articolato sistema repressivo della corruzione. Della dimensione internazionale e nazionale della corruzione e della sua prevenzione ha parlato lo stesso moderatore dei lavori, Generale Divisione Gennaro Vecchione, mentre il Generale Brigata Francesco Carofiglio, Ufficiale di collegamento della Guardia di Finanza presso l'Autorità Nazionale Anticorruzione, ha richiamato l'attenzione sul recepimento delle nuove direttive europee in materia di appalti pubblici, concessioni – trasparenza – conflitti di interesse e prevenzioni delle frodi. I lavori quindi si sono avviati alla conclusione con l'intervento del Generale Brigata Gaetano Scazzeri, Comandante del Nucleo Speciale Anticorruzione del Corpo, che ha illustrato il ruolo della Guardia di Finanza nel delicato comparto operativo. La sessione di studio ha registrato la presenza di autorità civili, Prefettizie e Giudiziarie, nonché dei massimi esponenti del mondo Accademico e professionale.
Al termine del seminario informativo, il vicepresidente del Consiglio della Regione Puglia, Peppino Longo, ha dichiarato: "Siamo in un settore dove più stretto è il rapporto tra gli Enti Locali e i cittadini, in particolare il sistema delle imprese facendo seguito all'allarme lanciato dal presidente Anac, Raffaele Cantone. Il problema c'è ed è serio. In Puglia, i reati di corruzione sono in crescita. I dati indicati dalla Guardia di Finanza mostrano un incremento del 30 per cento nei primi cinque mesi del 2016 rispetto al 2015". Longo però sottolinea che "la Regione non trascura il fenomeno" segnalando le "più recenti iniziative, che dimostrano la piena consapevolezza e la volontà di agire tempestivamente. Da una parte, c'è il costante aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione, adottato dalla Giunta regionale che muove da una strategia che affida un ruolo centrale alla partecipazione istituzionalizzata e alla trasparenza. Per quanto riguarda in particolare il Consiglio regionale, mi preme portare all'attenzione l'iniziativa legislativa che proprio in questi giorni sta impegnando la Commissione permanente agli Affari Istituzionali". Il vicepresidente del Consiglio regionale si riferisce alla proposta di legge di Sabino Zinni, che prevede l'istituzione di una Commissione Speciale di studio e di indagine per la promozione della cultura della legalità e il contrasto da opporre a forme di attività corruttiva. "Sarà un organo consultivo della Regione, ma non si chiuderà nelle stanze del Consiglio. Infatti è prevista la collaborazione con le Amministrazioni pubbliche, la Magistratura, le associazioni di categoria e parti attive della società civile. Le finalità della Commissione anticorruzione vanno dalla vigilanza sul fenomeno allo studio di interventi legislativi e amministrativi di contrasto. L'organismo, tra gli altri compiti, provvederà ad una puntuale verifica della normativa vigente e degli interventi conseguenti, formulando proposte di carattere normativo e organizzativo per rendere più coordinata e incisiva l'iniziativa della Regione e degli Enti locali, sempre ai fini della lotta ai fenomeni corruttivi". Sulla proposta di legge di Zinni è in atto un fitto programma di audizioni, che ha già visto in Consiglio regionale il Procuratore della DDA di Lecce Cataldo Motta, il Procuratore aggiunto della DDA di Bari Lino Bruno, il sostituto Procuratore Renato Nitti e i rappresentanti delle Camere Penali di Puglia. "Tutti hanno offerto un contributo competente e autorevole, dal quale è emersa l'esigenza di informare e insistere e sulla negatività legale e sociale della corruttela.Da tempo – ha concluso Longo - concordiamo tutti sull'opportunità di creare un'antimafia sociale: è il momento di dare vita, tutti insieme, ad una sensibilità collettiva anticorruzione". In un'udienza dello scorso anno, anche Papa Francesco ha dichiarato:"La corruzione è un male più grande del peccato. Più che perdonato, questo male deve essere curato" , nel discorso tenuto con una delegazione dell'Associazione Internazionale di diritto penale.
Al termine del seminario informativo, il vicepresidente del Consiglio della Regione Puglia, Peppino Longo, ha dichiarato: "Siamo in un settore dove più stretto è il rapporto tra gli Enti Locali e i cittadini, in particolare il sistema delle imprese facendo seguito all'allarme lanciato dal presidente Anac, Raffaele Cantone. Il problema c'è ed è serio. In Puglia, i reati di corruzione sono in crescita. I dati indicati dalla Guardia di Finanza mostrano un incremento del 30 per cento nei primi cinque mesi del 2016 rispetto al 2015". Longo però sottolinea che "la Regione non trascura il fenomeno" segnalando le "più recenti iniziative, che dimostrano la piena consapevolezza e la volontà di agire tempestivamente. Da una parte, c'è il costante aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione, adottato dalla Giunta regionale che muove da una strategia che affida un ruolo centrale alla partecipazione istituzionalizzata e alla trasparenza. Per quanto riguarda in particolare il Consiglio regionale, mi preme portare all'attenzione l'iniziativa legislativa che proprio in questi giorni sta impegnando la Commissione permanente agli Affari Istituzionali". Il vicepresidente del Consiglio regionale si riferisce alla proposta di legge di Sabino Zinni, che prevede l'istituzione di una Commissione Speciale di studio e di indagine per la promozione della cultura della legalità e il contrasto da opporre a forme di attività corruttiva. "Sarà un organo consultivo della Regione, ma non si chiuderà nelle stanze del Consiglio. Infatti è prevista la collaborazione con le Amministrazioni pubbliche, la Magistratura, le associazioni di categoria e parti attive della società civile. Le finalità della Commissione anticorruzione vanno dalla vigilanza sul fenomeno allo studio di interventi legislativi e amministrativi di contrasto. L'organismo, tra gli altri compiti, provvederà ad una puntuale verifica della normativa vigente e degli interventi conseguenti, formulando proposte di carattere normativo e organizzativo per rendere più coordinata e incisiva l'iniziativa della Regione e degli Enti locali, sempre ai fini della lotta ai fenomeni corruttivi". Sulla proposta di legge di Zinni è in atto un fitto programma di audizioni, che ha già visto in Consiglio regionale il Procuratore della DDA di Lecce Cataldo Motta, il Procuratore aggiunto della DDA di Bari Lino Bruno, il sostituto Procuratore Renato Nitti e i rappresentanti delle Camere Penali di Puglia. "Tutti hanno offerto un contributo competente e autorevole, dal quale è emersa l'esigenza di informare e insistere e sulla negatività legale e sociale della corruttela.Da tempo – ha concluso Longo - concordiamo tutti sull'opportunità di creare un'antimafia sociale: è il momento di dare vita, tutti insieme, ad una sensibilità collettiva anticorruzione". In un'udienza dello scorso anno, anche Papa Francesco ha dichiarato:"La corruzione è un male più grande del peccato. Più che perdonato, questo male deve essere curato" , nel discorso tenuto con una delegazione dell'Associazione Internazionale di diritto penale.