Turismo
La Pro Loco Canosa aderisce al "Cammino di San Guglielmo"
A Barletta, firmato il protocollo d'intesa con Don Salvatore Sciannamea, tra i promotori dell'itinerario
Canosa - sabato 22 aprile 2023
12.00
A Barletta, presso la Basilica del Santo Sepolcro, è stato firmato il protocollo di intesa sul "Cammino di San Guglielmo" lo scorso 21 aprile, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di varie associazioni della Città della Disfida e la Pro Loco di Canosa di Puglia, rappresentata dal socio Marco Tullio Milanese. Per l'occasione, sono intervenuti tra gli altri: Don Salvatore Sciannamea, rettore dell'Abbazia del Goleto e il parroco don Mauro Dibenedetto, per l'Arcidiocesi di Trani Barletta Bisceglie. Dopo la Campania e la Basilicata, la Puglia rientra in questa condivisione progettuale. «Tale ratifica – esordisce cosi nella dichiarazione rilasciata da don Salvatore Sciannamea, tra i promotori dell'iniziativa - è la terza dopo l'intesa delle Abbazie di Montevergine e del Goleto, presso il Santuario di Mercogliano, con quattro comuni dell'Irpinia e la Diocesi di Melfi-Rapolla. In questa fase è stata coinvolta la Puglia per la presenza a Barletta della Basilica del Santo Sepolcro, meta numerosa di pellegrini che, come Guglielmo, guardavano alla terra santa. L'itinerario scelto era quella dei pellegrini che seguivano itinerari dove ci fosse acqua, nel nostro caso la via ofantina. Per questo il percorso passa dalla Via Appia fino ad incontrare/ incrociare la via Traiana e Francigena. Per tale motivo i riferimenti spirituali di riferimento sono le Abbazie di Montevergine, Goleto, Pierno e la Basilica del Santo Sepolcro, con la sua speciale ubicazione, al termine del percorso, e per il valore spirituale dei pellegrini.» .
L'itinerario del "Cammino di San Guglielmo", promosso dal CAI e dal Touring Club Italiano, è di circa 250 km, lungo un percorso che parte dal Santuario Abbazia di Montevergine attraversando vie montane, con tappe significative presso: l'Eremo di S.Guglielmo a Chiusano, la Grotta dell'Apparizione sul Lago Laceno, il pozzo di S. Guglielmo sui Monti Picentini, l'Abbazia del Goleto, la Badia di Santa Maria di Pierno, Melfi, le rive del fiume Ofanto, Canosa e Barletta, il porto per gli imbarchi verso la Terra Santa, meta agognata dal giovane pellegrino. L'itinerario, sui passi di San Guglielmo, è un'immersione nell'esperienza umana, spirituale e mistica sul senso e il significato del vivere e del condividere la fatica del cammino, in un contesto sociale avvolto dallo smarrimento esistenziale e da una oceanica ricerca di senso. «Il desiderio che, a giusto tempo, - ha concluso Don Salvatore Sciannamea - tale cammino sia riconosciuto a livello nazionale e non solo, come gli altri famosi itinerari spirituali. L'auspicio è che tutti possano promuovere e beneficiare, sotto la protezione di San Guglielmo, di questo itinerario. Un sentito grazie all'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie nella figura dell'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo e del carissimo don Mauro Dibenedetto, parroco della Basilica del Santo Sepolcro a Barletta.» Con interesse la Pro Loco di Canosa, presieduta da Elia Marro ha aderito all'iniziativa e si farà promotrice affinché anche il Comune ed altre associazioni culturali locali possano sottoscrivere il protocollo d'intesa del "Cammino di San Guglielmo", che a tutti gli effetti, potrebbe risultare un volano per il turismo religioso del territorio.
L'itinerario del "Cammino di San Guglielmo", promosso dal CAI e dal Touring Club Italiano, è di circa 250 km, lungo un percorso che parte dal Santuario Abbazia di Montevergine attraversando vie montane, con tappe significative presso: l'Eremo di S.Guglielmo a Chiusano, la Grotta dell'Apparizione sul Lago Laceno, il pozzo di S. Guglielmo sui Monti Picentini, l'Abbazia del Goleto, la Badia di Santa Maria di Pierno, Melfi, le rive del fiume Ofanto, Canosa e Barletta, il porto per gli imbarchi verso la Terra Santa, meta agognata dal giovane pellegrino. L'itinerario, sui passi di San Guglielmo, è un'immersione nell'esperienza umana, spirituale e mistica sul senso e il significato del vivere e del condividere la fatica del cammino, in un contesto sociale avvolto dallo smarrimento esistenziale e da una oceanica ricerca di senso. «Il desiderio che, a giusto tempo, - ha concluso Don Salvatore Sciannamea - tale cammino sia riconosciuto a livello nazionale e non solo, come gli altri famosi itinerari spirituali. L'auspicio è che tutti possano promuovere e beneficiare, sotto la protezione di San Guglielmo, di questo itinerario. Un sentito grazie all'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie nella figura dell'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo e del carissimo don Mauro Dibenedetto, parroco della Basilica del Santo Sepolcro a Barletta.» Con interesse la Pro Loco di Canosa, presieduta da Elia Marro ha aderito all'iniziativa e si farà promotrice affinché anche il Comune ed altre associazioni culturali locali possano sottoscrivere il protocollo d'intesa del "Cammino di San Guglielmo", che a tutti gli effetti, potrebbe risultare un volano per il turismo religioso del territorio.