Eventi e cultura
La Puglia di Carlo Gavazzeni Ricordi
In mostra in Cile
Mondo - martedì 8 novembre 2016
22.17
Ci sono il mare e la terra di Puglia nella mostra fotografica "Memoria della retina" di Carlo Gavazzeni Ricordi, allestita all'interno del Museo d'Arte Contemporanea di Santiago del Cile. Dopo il trionfo della personale allestita presso il prestigioso Museo Nazionale dell'Ermitage di San Pietroburgo, le opere dell'artista milanese saranno in mostra fino al 22 gennaio 2017 al MAC, appartenente alla Facoltà d'Arte dell'Università del Cile: la personale, curata dallo storico dell'arte Claudio Strinati (già primo direttore del Polo Museale di Roma) è organizzata da "Il Cigno GG Edizioni", che ha realizzato anche il catalogo e un video di presentazione. Sedici monumentali fotografie che ritraggono una serie di suggestive vedute, soggetti che riportano a visioni classiche, ma con uno sguardo assolutamente innovativo grazie alla tecnica del doppio e triplo scatto. Vi è anche una intera sala dedicata alle opere fotografiche scattate in Puglia, tra le quali spicca "Il ritratto di Paolo", tre metri per uno e quaranta: "E' il ritratto di Paolo Vagheggi, grande uomo, noto cronista e critico d'arte, scomparso nel 2009 – ha detto Gavazzeni Ricordi -; mio amico e sostenitore, amava la Puglia almeno quanto la amo io. E' una regione magica: non solo un luogo geografico, ma un luogo dell'anima, benedetto dal miracolo della luce. Da diciotto anni mi reco in Puglia durante le vacanze estive, ma per i primi sei anni non ho mai pensato di scattare foto. Poi un giorno quella luce mi ha catturato a tal punto che per me è medicale frequentarla e fotografarla".
Nato nel 1965 a Milano, dove vive e lavora, Gavazzeni Ricordi appartiene ad una famiglia da generazioni legata alla storia dell'arte e della musica. All'inaugurazione, che si è tenuta il 4 novembre al Mac, sono intervenuti, oltre all'artista, il ministro alla Cultura cileno, Ernesto Renato Ottone Ramírez, il Direttore del Museo d'arte contemporanea, Francisco Brugnoli, l'Ambasciatore d'Italia a Santiago, Marco Ricci, il rettore dell'Università del Cile, Ennio Vivaldi, e Lorenzo Zichichi, della casa editrice "Il Cigno GG Edizioni". La personale propone una sintesi del lavoro realizzato dall'artista milanese per le sue mostre romane, ed in particolare in occasione dell'incarico ricevuto da Pirelli Cultura per il Teatro di Villa Torlonia, luogo d'ispirazione neoclassica in cui si raccolgono le sculture realizzate dagli allievi di Berthel Thorvaldsen. Dopo anni di ricerca, con l'uso del banco ottico e della pellicola, l'artista crea le sue opere sperimentando, usando la chimica, adoperando lo scanner, stampando le foto con una finitura lunghissima. In un mondo caduco, passeggero e mutabile, il suo è un tentativo di afferrare attraverso l'obiettivo lo spirito del tempo. "La mia idea – spiega Carlo Gavazzeni Ricordi – è quella di giocare con l'impressione della luce, che porta un segreto, come se potesse raccontarti tutto ciò che è successo attraverso gli anni. Le mie foto tentano di mostrare tutte le immagini che il nostro cervello riesce ad immagazzinare e a rielaborare. Immagini, quindi, che si fondono l'una sull'altra; in questo modo tutte le volte che si chiudono le palpebre, quel paesaggismo diventa sempre più interiore".
"Gavazzeni è una personalità unica nel panorama artistico italiano di questi anni – sottolinea Strinati -. Apparentemente rientra nella grande categoria dei fotografi d'arte. Ma in realtà ha rielaborato la tecnica fotografica in un modo personalissimo, attraverso un percorso di ricerca e di studio. Il risultato finale è una specie di stratificazione di molte immagini con luci diverse, una cifra stilistica che è nello stesso tempo fotografica e pittorica. Rappresenta luoghi o vedute delle città e fa apparire immagini che come fossero fantasmi, quali evocazioni metafisiche di sogni impossibili. Si tratta di forme prese dalla realtà, ma sono quanto di più irreale si possa concepire. È un poeta onirico capace di offrire suggestioni a chi guarda, trasportandolo in un mondo bellissimo".
"Le opere di Carlo Gavazzeni Ricordi al Mac – afferma Marco Ricci – confermano il nostro impegno ad offrire al pubblico cileno le espressioni più significative della creatività italiana contemporanea. Le sue immagini di Roma, così come quelle della Puglia, sono il perfetto complemento dell'esposizione del San Giovanni Battista di Caravaggio, in corso al Museo de Bellas Artes, sito all'altro lato dell'edificio. Sono sicuro che il dialogo tra questi due artisti consentirà al pubblico di apprezzare la ricchezza e la continuità dell'arte italiana". Conclude Zichichi: "Dopo il successo all'Ermitage di San Pietroburgo e al Museo dell'Architettura Russo di Mosca, siamo felici di portare la creatività di un artista unico come Carlo Gavazzeni Ricordi, apprezzato in tutto il mondo, in un contesto internazionale di grande prestigio qual è il Mac di Santiago del Cile . La sua personale, che mette in evidenza l'inscindibile legame dell'artista con la musica e il teatro, bagaglio culturale che ha ricevuto sin dall'infanzia, immerso familiarmente in un contesto eccezionale, è stata inaugurata in contemporanea alla mostra di "Le Corbusier y el sur de America", un omaggio al fondatore dell'architettura moderna del XX secolo, a 50 anni dalla sua scomparsa. L'abbinamento con Gavazzeni Ricordi la dice lunga sull'ammirazione dei Cileni per il fotografo italiano. Entrambe le mostre saranno allestite al Mac fino al 22 gennaio prossimo".
Francesca Lombardi
Nato nel 1965 a Milano, dove vive e lavora, Gavazzeni Ricordi appartiene ad una famiglia da generazioni legata alla storia dell'arte e della musica. All'inaugurazione, che si è tenuta il 4 novembre al Mac, sono intervenuti, oltre all'artista, il ministro alla Cultura cileno, Ernesto Renato Ottone Ramírez, il Direttore del Museo d'arte contemporanea, Francisco Brugnoli, l'Ambasciatore d'Italia a Santiago, Marco Ricci, il rettore dell'Università del Cile, Ennio Vivaldi, e Lorenzo Zichichi, della casa editrice "Il Cigno GG Edizioni". La personale propone una sintesi del lavoro realizzato dall'artista milanese per le sue mostre romane, ed in particolare in occasione dell'incarico ricevuto da Pirelli Cultura per il Teatro di Villa Torlonia, luogo d'ispirazione neoclassica in cui si raccolgono le sculture realizzate dagli allievi di Berthel Thorvaldsen. Dopo anni di ricerca, con l'uso del banco ottico e della pellicola, l'artista crea le sue opere sperimentando, usando la chimica, adoperando lo scanner, stampando le foto con una finitura lunghissima. In un mondo caduco, passeggero e mutabile, il suo è un tentativo di afferrare attraverso l'obiettivo lo spirito del tempo. "La mia idea – spiega Carlo Gavazzeni Ricordi – è quella di giocare con l'impressione della luce, che porta un segreto, come se potesse raccontarti tutto ciò che è successo attraverso gli anni. Le mie foto tentano di mostrare tutte le immagini che il nostro cervello riesce ad immagazzinare e a rielaborare. Immagini, quindi, che si fondono l'una sull'altra; in questo modo tutte le volte che si chiudono le palpebre, quel paesaggismo diventa sempre più interiore".
"Gavazzeni è una personalità unica nel panorama artistico italiano di questi anni – sottolinea Strinati -. Apparentemente rientra nella grande categoria dei fotografi d'arte. Ma in realtà ha rielaborato la tecnica fotografica in un modo personalissimo, attraverso un percorso di ricerca e di studio. Il risultato finale è una specie di stratificazione di molte immagini con luci diverse, una cifra stilistica che è nello stesso tempo fotografica e pittorica. Rappresenta luoghi o vedute delle città e fa apparire immagini che come fossero fantasmi, quali evocazioni metafisiche di sogni impossibili. Si tratta di forme prese dalla realtà, ma sono quanto di più irreale si possa concepire. È un poeta onirico capace di offrire suggestioni a chi guarda, trasportandolo in un mondo bellissimo".
"Le opere di Carlo Gavazzeni Ricordi al Mac – afferma Marco Ricci – confermano il nostro impegno ad offrire al pubblico cileno le espressioni più significative della creatività italiana contemporanea. Le sue immagini di Roma, così come quelle della Puglia, sono il perfetto complemento dell'esposizione del San Giovanni Battista di Caravaggio, in corso al Museo de Bellas Artes, sito all'altro lato dell'edificio. Sono sicuro che il dialogo tra questi due artisti consentirà al pubblico di apprezzare la ricchezza e la continuità dell'arte italiana". Conclude Zichichi: "Dopo il successo all'Ermitage di San Pietroburgo e al Museo dell'Architettura Russo di Mosca, siamo felici di portare la creatività di un artista unico come Carlo Gavazzeni Ricordi, apprezzato in tutto il mondo, in un contesto internazionale di grande prestigio qual è il Mac di Santiago del Cile . La sua personale, che mette in evidenza l'inscindibile legame dell'artista con la musica e il teatro, bagaglio culturale che ha ricevuto sin dall'infanzia, immerso familiarmente in un contesto eccezionale, è stata inaugurata in contemporanea alla mostra di "Le Corbusier y el sur de America", un omaggio al fondatore dell'architettura moderna del XX secolo, a 50 anni dalla sua scomparsa. L'abbinamento con Gavazzeni Ricordi la dice lunga sull'ammirazione dei Cileni per il fotografo italiano. Entrambe le mostre saranno allestite al Mac fino al 22 gennaio prossimo".
Francesca Lombardi