Amministrazioni ed Enti
La Salvia: “La raccolta differenziata porta a porta? Uno strumento necessario, nonostante le criticità”
"Possiamo stilare un bilancio di quelli che sono i pro e i contro di questa metodologia". Un'altissima percentuale di differenziazione, che a Canosa ha superato il 70%
Canosa - mercoledì 26 giugno 2013
9.56
Il sindaco Ernesto La Salvia torna ad affrontare la questione della raccolta differenziata "porta a porta", illustrandone i benefici e le criticità, rilevate dall'Amministrazione comunale nell'arco dei primi 10 mesi. "A quasi dieci mesi dall'introduzione del nuovo sistema di raccolta differenziata "porta a porta" – dichiara il primo cittadino – possiamo stilare un bilancio di quelli che sono i pro e i contro di questa metodologia. Sicuramente, come abbiamo sottolineato più volte, la raccolta "porta a porta spinta" ci permette di raggiungere un'altissima percentuale di differenziazione, che a Canosa ha superato il 70%. Un dato considerevole che supera il tetto minimo del 65% consentito dalla legge e che ci permette di non essere sanzionati, sostanzialmente di non incappare nella cosiddetta "ecotassa". Ma quel che ci preme sottolineare, al momento, è il lavoro considerevole che è stato svolto in questi mesi, finalizzato alla risoluzione delle varie criticità emerse, puntualmente segnalate al Consorzio Ato, responsabile del servizio e competente in materia di rifiuti, attraverso l'introduzione di alcuni correttivi, quali, per esempio, la raccolta delle frazioni di rifiuti nei giorni festivi (il 1° aprile, giorno di Pasquetta, il 25 aprile e il 1° maggio) e l'estensione alla domenica della raccolta della frazione secca, dei rifiuti in vetro, plastica e metalli per le utenze non domestiche (bar, pub, ristoranti e attività commerciali in genere, ndr)".
"A questi correttivi – prosegue il sindaco – si sono aggiunte tutte le giornate di raccolta straordinaria di quei rifiuti abbandonati in maniera indiscriminata per le periferie della città. Si trattava soprattutto di sacchetti depositati sui cigli delle strade da quei cittadini poco propensi alla collaborazione e non curanti dei danni procurati non soltanto all'ambiente ma anche alle casse comunali, vista la necessità di pagare le ditte che hanno provveduto alla pulizia straordinaria, restituendo il decoro alle periferie".
"Tengo ad aggiungere a queste notizie un dato di fatto per nulla irrilevante relativo al sistema di raccolta porta a porta. Nonostante le lamentele e le recriminazioni, la frazione organica nella città di Canosa viene raccolta ben quattro volta alla settimana, contrariamente a quanto avviene in molte città come Andria, dove è prevista tale raccolta per tre volte alla settimana".
"A differenza di quel che riferiscono pubblicamente i pochi scontenti di questa metodologia di raccolta, la popolazione ha risposto positivamente a questa novità, ormai ampiamente condivisa e osservata. Le prime difficoltà, relative al posizionamento dei carrellati, sono state ampiamente superate, soprattutto grazie all'ausilio della Polizia Municipale che, con molteplici sopralluoghi e una quantità consistente di sanzioni elevate ad alcuni condomini, ha invitato la cittadinanza a custodire questi contenitori negli spazi interni, ovvero nelle aree private o di pertinenza degli edifici, così come previsto dall'Ordinanza n. 160 del 2012".
"Al momento, nonostante l'inasprimento delle sanzioni, alcune frange della popolazione continuano a disattendere queste prescrizioni. Questo comportamento non sarà più loro consentito: è assolutamente vietato, infatti, l'abbandono dei contenitori carrellati sul suolo pubblico. Evidentemente la questione è assolutamente sottovalutata da chi denuncia la presenza di topi, come sottovalutate sono le conseguenze del conferimento dei rifiuti a qualsiasi ora del giorno da parte di quelle persone che quotidianamente si rivelano incuranti del rispetto degli orari e del calendario settimanale di raccolta".
"Bisogna sottolineare, infine, che ulteriori segnalazioni ufficiali o denunce da parte dei cittadini ai vigili urbani al momento non ce ne sono. D'altronde andrebbe ricordato che il vecchio cassonetto stradale, non più in uso, utilizzato per rifiuti indifferenziati è ben più appetito da eventuali roditori. La situazione è dunque di per sé migliorata. Oggi, con la raccolta selettiva c'è, infatti, una riduzione sensibile dei tempi di residenza dei rifiuti per strada. Inoltre, la perdurante scarsità di osservazione, da parte di alcuni cittadini, delle norme di conferimento appariva senz'altro più grave negli anni scorsi, stante l'ormai nota inefficienza della chiusura dei vecchi contenitori, che divenivano senz'altro con maggiore facilità ricettacolo per topi e insetti. Oggi è dunque più difficile che i famigerati roditori possano annidarsi in carrellati chiusi e con rifiuti selezionati- conclude il sindaco -. È bene sottolineare una volta per tutte che non possiamo tornare indietro: dobbiamo andare avanti senza che ci siano spese aggiuntive per Canosa. Tutti, quindi, devono fare la propria parte. I cittadini devono attenersi alle prescrizioni, almeno quanto la ditta debba osservare il capitolato. Nessun correttivo è ipotizzabile a costo zero per la comunità, che è già "spremuta come un limone". È tuttavia sacrosanto che chi ha adottato un corretto atteggiamento nella gestione del conferimento dei rifiuti, pretenda di vivere in una città pulita".
ufficio stampa
Francesca Lombardi
"A questi correttivi – prosegue il sindaco – si sono aggiunte tutte le giornate di raccolta straordinaria di quei rifiuti abbandonati in maniera indiscriminata per le periferie della città. Si trattava soprattutto di sacchetti depositati sui cigli delle strade da quei cittadini poco propensi alla collaborazione e non curanti dei danni procurati non soltanto all'ambiente ma anche alle casse comunali, vista la necessità di pagare le ditte che hanno provveduto alla pulizia straordinaria, restituendo il decoro alle periferie".
"Tengo ad aggiungere a queste notizie un dato di fatto per nulla irrilevante relativo al sistema di raccolta porta a porta. Nonostante le lamentele e le recriminazioni, la frazione organica nella città di Canosa viene raccolta ben quattro volta alla settimana, contrariamente a quanto avviene in molte città come Andria, dove è prevista tale raccolta per tre volte alla settimana".
"A differenza di quel che riferiscono pubblicamente i pochi scontenti di questa metodologia di raccolta, la popolazione ha risposto positivamente a questa novità, ormai ampiamente condivisa e osservata. Le prime difficoltà, relative al posizionamento dei carrellati, sono state ampiamente superate, soprattutto grazie all'ausilio della Polizia Municipale che, con molteplici sopralluoghi e una quantità consistente di sanzioni elevate ad alcuni condomini, ha invitato la cittadinanza a custodire questi contenitori negli spazi interni, ovvero nelle aree private o di pertinenza degli edifici, così come previsto dall'Ordinanza n. 160 del 2012".
"Al momento, nonostante l'inasprimento delle sanzioni, alcune frange della popolazione continuano a disattendere queste prescrizioni. Questo comportamento non sarà più loro consentito: è assolutamente vietato, infatti, l'abbandono dei contenitori carrellati sul suolo pubblico. Evidentemente la questione è assolutamente sottovalutata da chi denuncia la presenza di topi, come sottovalutate sono le conseguenze del conferimento dei rifiuti a qualsiasi ora del giorno da parte di quelle persone che quotidianamente si rivelano incuranti del rispetto degli orari e del calendario settimanale di raccolta".
"Bisogna sottolineare, infine, che ulteriori segnalazioni ufficiali o denunce da parte dei cittadini ai vigili urbani al momento non ce ne sono. D'altronde andrebbe ricordato che il vecchio cassonetto stradale, non più in uso, utilizzato per rifiuti indifferenziati è ben più appetito da eventuali roditori. La situazione è dunque di per sé migliorata. Oggi, con la raccolta selettiva c'è, infatti, una riduzione sensibile dei tempi di residenza dei rifiuti per strada. Inoltre, la perdurante scarsità di osservazione, da parte di alcuni cittadini, delle norme di conferimento appariva senz'altro più grave negli anni scorsi, stante l'ormai nota inefficienza della chiusura dei vecchi contenitori, che divenivano senz'altro con maggiore facilità ricettacolo per topi e insetti. Oggi è dunque più difficile che i famigerati roditori possano annidarsi in carrellati chiusi e con rifiuti selezionati- conclude il sindaco -. È bene sottolineare una volta per tutte che non possiamo tornare indietro: dobbiamo andare avanti senza che ci siano spese aggiuntive per Canosa. Tutti, quindi, devono fare la propria parte. I cittadini devono attenersi alle prescrizioni, almeno quanto la ditta debba osservare il capitolato. Nessun correttivo è ipotizzabile a costo zero per la comunità, che è già "spremuta come un limone". È tuttavia sacrosanto che chi ha adottato un corretto atteggiamento nella gestione del conferimento dei rifiuti, pretenda di vivere in una città pulita".
ufficio stampa
Francesca Lombardi