Sangiuliano, Ventola, Malcangio, Sindaci
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Turismo

La Via Appia è il quinto sito UNESCO della Puglia

A Roma si è svolto l'evento celebrativo per l'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO

Nel pomeriggio di ieri, a Roma si è svolto l'evento celebrativo per l'iscrizione della Via Appia nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, che ha portato a compimento il lungo processo di candidatura avviato con il coinvolgimento di 28 uffici del Ministero della Cultura, 4 Regioni tra cui la Puglia (protagonista per estensione e qualità dell'itinerario), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni(tra i quali Canosa di Puglia), 14 Parchi e 25 Università. L'incontro si è svolto a Roma, al Mausoleo di Cecilia Metella, alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi e dei rappresentanti delle istituzioni pubbliche, tra le quali l'europarlamentare Francesco Ventola e il sindaco di Canosa Vito Malcangio e private coinvolte nel percorso di candidatura. Un riconoscimento importante per l'Italia(60° sito UNESCO) che è solo "un punto di inizio, qui iniziamo a lavorare affinché diventi una straordinaria occasione di sviluppo socio-economico", ha dichiarato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha tra l'altro ribadito "d'oggi in poi il degrado non è ammesso" e ogni sindaco "è autorizzato a stalkerizzarmi per evitare ci sia degrado e abbandono" sull'Appia".

Mentre, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha partecipato in videoconferenza ha detto: "La Via Appia è il sessantesimo sito riconosciuto dall'UNESCO in Italia, che certifica il primato mondiale del nostro Paese. Questo è il quinto sito UNESCO della Puglia. Voglio ricordarlo perché abbiamo anche il santuario di San Michele Arcangelo, a Monte Sant'Angelo, la grotta da cui passavano i crociati prima di andare in Terra Santa. Monte Sant'Angelo ha addirittura due siti UNESCO, con le faggete vetuste della foresta Umbra. E poi ci sono i trulli di Alberobello e Castel del Monte. La Regione Puglia - ha aggiunto il presidente - è sin da ora disponibile assieme alle altre regioni dalle quali passa l'arteria, assieme ai comuni, a far parte del soggetto che si occuperà appunto dell'utilizzazione. La responsabilità che la Regione Puglia assume nella dimensione storica, ma anche contemporanea di questo evento, è coerente con l'impegno che il Governo, il ministro e il sottosegretario hanno messo per sostenere questa grande idea di popolo. La via Appia è stata un'idea di popolo partita dal basso, arrivata e raccolta con intelligenza dal governo, e realizzata con equilibrio tra istituzioni culturali, singoli cittadini ed istituzioni. Quindi complimenti a tutti noi per quello che siamo stati in grado di realizzare e grazie al ministro perché sta dando valore a ad un evento che per noi è denso di emozioni, ma anche di impegno verso il futuro".

L'Appia Regina Viarum rappresenta una tra le più grandi infrastrutture dell'impero romano. Tracciata per esigenze militari per connettere rapidamente Roma a Capua, fu successivamente estesa fino a Brindisi, diventando una strada di grande comunicazione commerciale e di connessioni culturali. Da qui proviene l'appellativo 'regina viarum', attribuito dal poeta Publio Papinio Stazio per esprimere l'insieme dei valori e significati politici, economici, sociali e di comunicazione che l'hanno resa la strada più famosa e celebrata, dall'antichità fino ai giorni nostri.

Sono 22 i tratti di strada maggiormente rappresentativi del valore universale di questo sito straordinario, che entra in Puglia a Rocchetta Sant'Antonio, sui Monti Dauni, e scende giù fino a Brindisi, il punto di arrivo, passando per Taranto.

La Puglia, insieme al Ministero della Cultura e con il coinvolgimento di tutte le Regioni interessate, delle principali istituzioni culturali presenti lungo il percorso e delle rispettive comunità territoriali, intenderà celebrare adeguatamente questo importante traguardo attraverso una serie di eventi culturali e paesaggistici dedicati, ma soprattutto lavorando al consolidamento della rete istituzionale, pubblica e privata che è nata e si è sviluppata negli anni della candidatura e che oggi deve rappresentare la solida base su cui costruire un progetto sostenibile di valorizzazione, gestione e promozione della Via Appia, rimettendo per il suo tramite la Puglia e il Mezzogiorno al centro della scena mondiale.

In questa direzione, nell'ambito del Sistema integrato di Cammini e Itinerari storico culturali costruito meticolosamente negli ultimi anni, la Via Appia rappresenta senza dubbio un potente strumento che si colloca al centro delle politiche di sviluppo sostenibile della Regione Puglia. L'obiettivo è quello di coinvolgere attivamente le comunità e i territori, rafforzando l'offerta di nuovi attrattori, fondamentali per lo sviluppo in chiave turistica e culturale delle aree interne, tutelando e valorizzando l'immenso patrimonio ancora inespresso che giace lungo il tracciato, facendone attivatore di sviluppo e progresso.
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