Territorio
Le Masserie didattiche pugliesi : esempio di un turismo di qualità
Lavoro congiunto tra agricoltura e capacità attrattive
Puglia - mercoledì 13 settembre 2017
16.47
Le Masserie didattiche della Regione Puglia esempio di un turismo di qualità, che coniuga tradizioni, cultura, cibo, agricoltura, storia, paesaggio ed enogastronomia. Presidi delle antiche tradizioni agricole e culinarie, le Masserie didattiche, oggi riconosciute da una legge regionale, sono protagoniste di una strategia vincente di fare turismo in Puglia. Se n'è parlato, nel padiglione dell'Apulian Lifestyle, in Fiera del Levante, nel corso di un convegno dedicato alla 'Cultura del cibo e l'enogastronomia', organizzato dalla Rete delle Masserie didattiche. "La nostra regione – ha commentato l'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, a margine dell'evento –, sia attraverso uno strumento legislativo che riconosce caratteristiche e finalità della Masserie didattiche sia attraverso investimenti contemplati nel Programma di Sviluppo rurale 2014-2020, ha attuato una politica a sostegno di realtà importanti come le Masserie, riconoscendo loro valore storico, economico e sociale, oltre che una forte capacità attrattiva. Baluardi delle antiche tradizioni enogastronomiche e delle tecniche di produzione millenarie tramandate di generazione in generazione, le Masserie svolgono un ruolo essenziale e strategico nel rilancio di un turismo che va via via crescendo, ovvero quello enogastronomico. Una modalità di attirare visitatori e turisti per far crescere la nostra regione".
"Le Masserie pugliesi, presenti su tutto il territorio regionale, rappresentano uno dei punti di sintesi di un lavoro congiunto tra agricoltura e turismo. Un esempio virtuoso con il quale l'agricoltura diventa pretesto per fare turismo di qualità, appunto. Ma si può e deve fare di più, anche attraverso il PSR Puglia 2014-2020 che, con il bando della Misura 16.3.2, offre, per esempio, la possibilità di investire nel turismo rurale. Si tratta, per il primo bando, di 1,5 milioni di euro per reti di micro-imprese che presentino proposte di pacchetti turistici integrati, coniugando l'esigenza della conservazione del patrimonio rurale con quella di un auspicato sviluppo socio-economico derivante anche dal turismo". Il bando della Operazione 16.3.2 riguarda la 'Creazione di nuove forme di cooperazione per sviluppo e/o commercializzazione servizi turistici' è dedicato agli investimenti per aggregazioni tra micro-imprese in reti di imprese, cooperative e consorzi pugliesi, per la progettazione, realizzazione e promozione di pacchetti turistici enogastronomici, o dedicati al, cosiddetto, 'slow travel', con offerte pensate per vivere e scoprire il paesaggio rurale, fatto di cultura, storia e tradizioni popolari. "Grazie al PSR – ha tenuto a precisare di Gioia – è possibile, altresì, con la misura 6.4, ricevere sostegni per la diversificazione in agricoltura, utilizzando, quindi, risorse agricole per fare turismo, ristorazione, passando per la didattica, la valorizzazione e promozione dell'ambiente e del paesaggio rurale, fino alle attività dedicate al sociale, di natura inclusiva. La Puglia – ha concluso l'assessore di Gioia – è già meta turistica privilegiata per la qualità di una serie di risorse gastronomiche, paesaggistiche, ambientali, storiche e culturali: dobbiamo essere capaci di fare un salto di qualità, investendo al meglio le risorse che abbiamo a disposizione. Perché si cresca economicamente e si sviluppino quanto più possibile aree rurali marginali che, invece, hanno un enorme potenziale economico".
"Le Masserie pugliesi, presenti su tutto il territorio regionale, rappresentano uno dei punti di sintesi di un lavoro congiunto tra agricoltura e turismo. Un esempio virtuoso con il quale l'agricoltura diventa pretesto per fare turismo di qualità, appunto. Ma si può e deve fare di più, anche attraverso il PSR Puglia 2014-2020 che, con il bando della Misura 16.3.2, offre, per esempio, la possibilità di investire nel turismo rurale. Si tratta, per il primo bando, di 1,5 milioni di euro per reti di micro-imprese che presentino proposte di pacchetti turistici integrati, coniugando l'esigenza della conservazione del patrimonio rurale con quella di un auspicato sviluppo socio-economico derivante anche dal turismo". Il bando della Operazione 16.3.2 riguarda la 'Creazione di nuove forme di cooperazione per sviluppo e/o commercializzazione servizi turistici' è dedicato agli investimenti per aggregazioni tra micro-imprese in reti di imprese, cooperative e consorzi pugliesi, per la progettazione, realizzazione e promozione di pacchetti turistici enogastronomici, o dedicati al, cosiddetto, 'slow travel', con offerte pensate per vivere e scoprire il paesaggio rurale, fatto di cultura, storia e tradizioni popolari. "Grazie al PSR – ha tenuto a precisare di Gioia – è possibile, altresì, con la misura 6.4, ricevere sostegni per la diversificazione in agricoltura, utilizzando, quindi, risorse agricole per fare turismo, ristorazione, passando per la didattica, la valorizzazione e promozione dell'ambiente e del paesaggio rurale, fino alle attività dedicate al sociale, di natura inclusiva. La Puglia – ha concluso l'assessore di Gioia – è già meta turistica privilegiata per la qualità di una serie di risorse gastronomiche, paesaggistiche, ambientali, storiche e culturali: dobbiamo essere capaci di fare un salto di qualità, investendo al meglio le risorse che abbiamo a disposizione. Perché si cresca economicamente e si sviluppino quanto più possibile aree rurali marginali che, invece, hanno un enorme potenziale economico".