Territorio
Le produzioni agroalimentari a Km0
Per promuovere la sostenibilità ambientale e la qualità dei prodotti
Puglia - venerdì 14 settembre 2018
19.44
La Puglia promuove le filiere corte e le produzioni agroalimentari a chilometro zero. Se n'è parlato ieri mattina nel corso del convegno nel Pad. 18 in Fiera del Levante a Bari , organizzato dall'Università di Foggia, capofila del progetto internazionale "Short supply chain knowledge and innovation network-skin", con la collaborazione di Cia-Agricoltori Italiani di Capitanata e Tinada SRL, Spin Off dell'Università foggiana. Si tratta di una Rete Tematica Europea di buone pratiche nel settore della filiera corta alimentare che ha coinvolto aziende pugliesi come esempio di buone pratiche per la valorizzazione e promozione dei prodotti a chilometro zero. La Regione Puglia, a tal proposito, si è dotata di una legge dedicata alla valorizzazione e promozione di prodotti agricoli e agroalimentari "a chilometro zero". Un testo di legge che promuove la sostenibilità ambientale e la qualità dei prodotti, sostenendo l'acquisto e il consumo da parte delle pubbliche amministrazioni e degli operatori commerciali e garantendo ai consumatori trasparenza sulla tracciabilità e provenienza dei prodotti.
"La legge – ha commentato l'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, intervenuto nel corso dell'incontro insieme al promotore della legge regionale, il consigliere pugliese Enzo Colonna -, si basa sull'idea importante che, consumando prodotti a Km 0, in un arco di tempo molto limitato dalla raccolta e in prossimità dei luoghi dove viene coltivato il bene alimentare, si ottiene un valore aggiunto, in particolar modo in termini salutistici per grandi e piccoli. Partendo da tale considerazione, l'attività legislativa regionale ha voluto inserire una norma che potesse agevolare questo tipo di produzione soprattutto nella somministrazione del cibo nelle mense scolastiche e nei luoghi ove c'è una organizzazione per preparare i cibi. Si sono date naturalmente delle premialità per le produzioni tipicamente pugliesi e collegate alla dieta mediterranea tanto utile alla prevenzione e a uno stile di vita sano. La Puglia è in grado di assecondare il fabbisogno e le richieste di utenza pugliese ma guarda anche ad altre regioni d'Italia e all'estero per la sua capacità produttiva. Ed è il nostro obiettivo di crescita per le imprese. Il km zero, infatti, non significa arretrare e pensare solo al mercato pugliese. Ma anche guardare all'estero con prodotti di altissimo profilo. Non rinunciamo alla nostra capacità di aggredire i mercati, piuttosto offriamo qualità e distintività rispetto ad altri Paesi".
"La legge – ha commentato l'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, intervenuto nel corso dell'incontro insieme al promotore della legge regionale, il consigliere pugliese Enzo Colonna -, si basa sull'idea importante che, consumando prodotti a Km 0, in un arco di tempo molto limitato dalla raccolta e in prossimità dei luoghi dove viene coltivato il bene alimentare, si ottiene un valore aggiunto, in particolar modo in termini salutistici per grandi e piccoli. Partendo da tale considerazione, l'attività legislativa regionale ha voluto inserire una norma che potesse agevolare questo tipo di produzione soprattutto nella somministrazione del cibo nelle mense scolastiche e nei luoghi ove c'è una organizzazione per preparare i cibi. Si sono date naturalmente delle premialità per le produzioni tipicamente pugliesi e collegate alla dieta mediterranea tanto utile alla prevenzione e a uno stile di vita sano. La Puglia è in grado di assecondare il fabbisogno e le richieste di utenza pugliese ma guarda anche ad altre regioni d'Italia e all'estero per la sua capacità produttiva. Ed è il nostro obiettivo di crescita per le imprese. Il km zero, infatti, non significa arretrare e pensare solo al mercato pugliese. Ma anche guardare all'estero con prodotti di altissimo profilo. Non rinunciamo alla nostra capacità di aggredire i mercati, piuttosto offriamo qualità e distintività rispetto ad altri Paesi".