
Politica
Le ragioni di una sconfitta
La disamina sul voto di Giovanni Patruno
Canosa - venerdì 30 giugno 2017
21.50
La lista Canosa Prima di Tutto ha dimostrato che il progetto che parte dalle primarie di febbraio scorso aveva un valore aggiunto confermato con l'alto numero di preferenze raggiunto nonostante fosse composta da giovani, commercianti, agricoltori, dirigenti e professionisti molti dei quali alla prima esperienza politica. Le ragioni della sconfitta del centro destra al ballottaggio per una manciata di voti, per la seconda volta di seguito, vanno ricercate nell'incapacità di trasmettere all'elettorato il messaggio che negli ultimi cinque anni Canosa è stata amministrata da un'amministrazione di centro sinistra. Non essere stati capaci di tracciare una linea netta di demarcazione tra la sinistra che ha governato e la proposta politica di questa coalizione centro destra ha confuso l'elettorato che è caduto nel tranello, ormai nazionale, che i grillini vanno predicando da tempo, che sostiene che non vi è più alcuna differenza tra questa e quella forza politica in una sorta di consociativismo politico. La crisi economica delle famiglie in difficoltà ormai addebitata ai partiti storici e la discesa del gotha del MoVimento di Grillo che tanto ha entusiasmato una parte dei giovani ancora rimasti a Canosa hanno fatto poi il resto della minima differenza necessaria alla vittoria. Il centro destra canosino dal canto suo non ha saputo e voluto rinnovarsi ma ha inteso continuare sulla linea storica continuando nell'errore di non selezionare una classe dirigente nuova, capace ed entusiasta ma si è poggiata comodamente su quelle realtà che da sempre sono espressione di un elettorato concreto ma discreto. Questo modo di fare ha pagato al primo turno ma ha presentato il conto al ballottaggio allorquando la massa degli esclusi delle coalizioni concorrenti e non partecipanti al ballottaggio ha inteso sostenere il MoVimento di Grillo pur di non permettere al centro destra canosino di salire nuovamente a palazzo San Francesco sostenendo il classico voto contro qualcuno e non a favore di qualcosa un po' come avvenne cinque anni fa con l'elezione inaspettata del sindaco La Salvia. Proprio il sindaco La Salvia, dopo essersi accorto che non avrebbe potuto più sostenere il giudizio dei cittadini che lo avrebbe visto chiaramente soccombente, ha sostenuto apertamente al ballottaggio, ma anche prima, il movimento grillino votando contro qualcuno più che a favore di un progetto politico. Parafrasando un corsivo della Gazzetta mi viene da dire che la campana è suonata proprio per La Salvia e la sua amministrazione confermata la circostanza che per la prima volta nella storia non è stato eletto nemmeno all'opposizione, nessun componente della scorsa e numerosa amministrazione certificando, ove fosse ancora necessario, il fallimento della passata amministrazione di centrosinistra. L'opposizione della lista Canosa Prima di Tutto dentro o fuori Palazzo San Francesco non farà sconti a nessuno e non consentirà alla città un nuovo salto nel buio come cinque anni fa tanto meno accetterà i piagnistei sulle casse comunali della città. Della serie avete vinto la bicicletta pedalate e velocemente perché Canosa non può permettersi di perdere altri cinque anni.
avv. Giovanni Patruno-Canosa Prima di Tutto
avv. Giovanni Patruno-Canosa Prima di Tutto