Eventi e cultura
Leggere per cambiare il mondo
Emiliano inaugura il festival "Il libro possibile"
Puglia - giovedì 7 luglio 2016
16.34
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha inaugurato ieri sera a Polignano a Mare il festival "Il libro possibile", diretto da Rosella Santoro. Emiliano ha presentato il nuovo libro di Serge Latouche intitolato "La decrescita prima della decrescita", in una piazza San Benedetto gremita. "Sono orgoglioso di essere il presidente di una Regione che insegue i libri - ha esordito Emiliano - Questa festa della lettura è il segno della nostra volontà di leggere per cambiare il mondo. E proprio con le opere di Serge Latouche ho pensato fosse possibile. Stiamo infatti ragionando di un argomento che fa paura alle scuole economiche e ai governi, eppure queste teorie sono tutte riscontrate e riscontrabili. La politica stessa ha tanto timore di confrontarsi con i teorici della decrescita e mi chiedo perché non sottoponga tutto ciò a un esame scientifico e collettivo. Che fine fa un pianeta che non è in grado di smaltire completamente i suoi rifiuti? Che inquina con effetti devastanti? Che firma accordi internazionali come quello sul Clima di Parigi ma poi fatica a rispettarli? La Puglia - ha proseguito il governatore pugliese - è il frutto secolare della gestione della scarsità, gestita con ingegno, che ci ha portato oggi a essere una regione tra le più belle del mondo per merito dei nostri nonni e bisnonni, che hanno costruito nei secoli case per far resistenza al vento, per non consumare troppa energia, attraverso una sapiente scelta dei materiali. Perché questa abbastanza frugale è stata abbandonata? Su questi grandi temi stiamo dialogando stasera con Serge Latouche".
Il professore emerito di Economia presso l'Università di Parigi, Serge Latouche con il libro dal titolo "La decrescita prima della decrescita" parla degli sbandieratori del produttivismo e dello sviluppismo - anche nella versione contrabbandata per "verde" o sostenibile - vorrebbero accreditare un'immagine settaria e marginale degli obiettori di crescita: un manipolo di utopisti tardomoderni con l'ossessione recessiva di far cambiare rotta alla civiltà. Ma la logica trionfante del "cresci o muori" non può certo invocare maggior realismo, proprio quando si profila lo schianto del pianeta sotto il peso ecologicamente e socialmente funesto di iperproduzione, iperconsumo e iperscarto. Quell'insensatezza che oggi è diventata sinonimo di catastrofe viene da lontano, come chi in ogni tempo ne ha denunciato le storture che già si annunciavano mortifere. Si tratta di filosofi, poeti, economisti, romanzieri, politici, teologi, di cui Serge Latouche fa qui l'appello in quanto precursori, pionieri e compagni di strada. Tutt'altro che gracile, l'albero genealogico della decrescita vanta il fior fiore del pensiero critico e della sapienza di diversi continenti, configurando una storia delle idee alternativa. In felice promiscuità vi prendono posto cinici, epicurei e buddhisti zen, decrescenti di città e decrescenti di campagna, mistici e anarchici naturisti, oppositori dell'industrialismo agli albori e antiglobalisti attuali.
Il festival "Il libro possibile", evento culturale di punta dell'estate pugliese, si sta svolgendo a Polignano a Mare, e si concluderà sabato 9 luglio, con incontri con gli autori a partire dalle ore 19,30, nel suggestivo centro storico.
Il professore emerito di Economia presso l'Università di Parigi, Serge Latouche con il libro dal titolo "La decrescita prima della decrescita" parla degli sbandieratori del produttivismo e dello sviluppismo - anche nella versione contrabbandata per "verde" o sostenibile - vorrebbero accreditare un'immagine settaria e marginale degli obiettori di crescita: un manipolo di utopisti tardomoderni con l'ossessione recessiva di far cambiare rotta alla civiltà. Ma la logica trionfante del "cresci o muori" non può certo invocare maggior realismo, proprio quando si profila lo schianto del pianeta sotto il peso ecologicamente e socialmente funesto di iperproduzione, iperconsumo e iperscarto. Quell'insensatezza che oggi è diventata sinonimo di catastrofe viene da lontano, come chi in ogni tempo ne ha denunciato le storture che già si annunciavano mortifere. Si tratta di filosofi, poeti, economisti, romanzieri, politici, teologi, di cui Serge Latouche fa qui l'appello in quanto precursori, pionieri e compagni di strada. Tutt'altro che gracile, l'albero genealogico della decrescita vanta il fior fiore del pensiero critico e della sapienza di diversi continenti, configurando una storia delle idee alternativa. In felice promiscuità vi prendono posto cinici, epicurei e buddhisti zen, decrescenti di città e decrescenti di campagna, mistici e anarchici naturisti, oppositori dell'industrialismo agli albori e antiglobalisti attuali.
Il festival "Il libro possibile", evento culturale di punta dell'estate pugliese, si sta svolgendo a Polignano a Mare, e si concluderà sabato 9 luglio, con incontri con gli autori a partire dalle ore 19,30, nel suggestivo centro storico.