Eventi e cultura
Libertà di stampa ha un grande valore
Nell'incontro del presidente Mattarella con le scolaresche
Italia - martedì 13 novembre 2018
8.34
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale alcune scolaresche delle scuole secondarie di primo grado. Rispondendo a una domanda su quale ricorrenza civile amasse di più, il Presidente ha detto: «La ricorrenza a cui sono più legato è il 2 giugno, data fondativa della nostra Repubblica in cui abbiamo scelto la Repubblica. Quella generazione ha scelto la Repubblica e ha eletto l'Assemblea costituente, quindi da quella data è nata la nostra Costituzione. E' la data del primo voto generale in Italia, libero, dopo il ritrovamento della democrazia, e soprattutto è la data del primo voto delle donne, perché prima non era loro consentito votare, anche prima della dittatura fascista. E' stata la data che ha raggiunto il compimento di quel percorso di ritrovamento della libertà con la democrazia che è stata l'oggetto dello sforzo della Resistenza, della Liberazione, ricordata da un'altra grande data che è il 25 aprile. Il 2 giugno è il giorno in cui gli italiani e le italiane hanno puntato sulla speranza di pace e di serenità, e questa è la data che per me è più importante, alla quale sono più legato».
Rispondendo a una domanda di uno studente sulla sua giornata tipo, il Presidente ha detto:«Al mattino come prima cosa leggo i giornali: le notizie e i commenti, quelli che condivido e quelli che non condivido, e forse questi secondi per me sono ancora più importanti. Perché è importante conoscere il parere degli altri, le loro valutazioni. Quelli che condivido sono interessanti, naturalmente, e mi stanno a cuore; ma quelli che non condivido sono per me uno strumento su cui riflettere. E per questo ha un grande valore la libertà di stampa, perché - anche leggendo cose che non si condividono, anche se si ritengono sbagliate - consente e aiuta a riflettere».
Alla domanda: ' La mafia, la camorra, la 'ndrangheta hanno subito in questi ultimi anni delle dure sconfitte da parte delle Forze dell'Ordine, ma purtroppo non sono state sconfitte definitivamente. Che cosa possono fare le istituzioni e cosa possiamo fare noi cittadini affinché questo male sia soltanto un lontano ricordo', il Presidente ha così risposto: «Sottolineo quello che hai detto: le istituzioni e i cittadini, tutti hanno, su questo fronte così importante, un compito da svolgere.Naturalmente le istituzioni hanno il compito principale; le Forze dell'Ordine, le Forze di Polizia, la Magistratura operano sul piano della repressione e degli interventi, lo fanno con molto impegno e anche con grandi risultati, ottenuti da tempo.Ma non basta l'azione delle istituzioni; non si può affidare questo compito, questa esigenza soltanto a Magistratura e Forze di Polizia. Tutti abbiamo qualcosa da fare su questo piano. Anzitutto le amministrazioni, che devono essere trasparenti e impermeabili alle influenze criminali o mafiose. Ma anche i cittadini, perché occorre rifuggire soprattutto da connivenze ma anche da comportamenti che allontanano dal rispetto della legalità, nelle grandi e nelle piccole cose».
Hanno partecipato all'incontro di ieri : IC Fermi (Porto Ceresio); IC 4 Galileo Ferraris (Modena); Scuola Media Buazzelli (Frascati); IC Bramante (Fermignano); IC Gattuso (Carini); IC Polo 2 Vittorio Bodini (Monteroni di Lecce); IC Cavour (Catania); Delegazione studenti progetto "La legalità nelle scuole" IC Dusmet, IC Verga, IC Musco e IC De Gasperi.
Rispondendo a una domanda di uno studente sulla sua giornata tipo, il Presidente ha detto:«Al mattino come prima cosa leggo i giornali: le notizie e i commenti, quelli che condivido e quelli che non condivido, e forse questi secondi per me sono ancora più importanti. Perché è importante conoscere il parere degli altri, le loro valutazioni. Quelli che condivido sono interessanti, naturalmente, e mi stanno a cuore; ma quelli che non condivido sono per me uno strumento su cui riflettere. E per questo ha un grande valore la libertà di stampa, perché - anche leggendo cose che non si condividono, anche se si ritengono sbagliate - consente e aiuta a riflettere».
Alla domanda: ' La mafia, la camorra, la 'ndrangheta hanno subito in questi ultimi anni delle dure sconfitte da parte delle Forze dell'Ordine, ma purtroppo non sono state sconfitte definitivamente. Che cosa possono fare le istituzioni e cosa possiamo fare noi cittadini affinché questo male sia soltanto un lontano ricordo', il Presidente ha così risposto: «Sottolineo quello che hai detto: le istituzioni e i cittadini, tutti hanno, su questo fronte così importante, un compito da svolgere.Naturalmente le istituzioni hanno il compito principale; le Forze dell'Ordine, le Forze di Polizia, la Magistratura operano sul piano della repressione e degli interventi, lo fanno con molto impegno e anche con grandi risultati, ottenuti da tempo.Ma non basta l'azione delle istituzioni; non si può affidare questo compito, questa esigenza soltanto a Magistratura e Forze di Polizia. Tutti abbiamo qualcosa da fare su questo piano. Anzitutto le amministrazioni, che devono essere trasparenti e impermeabili alle influenze criminali o mafiose. Ma anche i cittadini, perché occorre rifuggire soprattutto da connivenze ma anche da comportamenti che allontanano dal rispetto della legalità, nelle grandi e nelle piccole cose».
Hanno partecipato all'incontro di ieri : IC Fermi (Porto Ceresio); IC 4 Galileo Ferraris (Modena); Scuola Media Buazzelli (Frascati); IC Bramante (Fermignano); IC Gattuso (Carini); IC Polo 2 Vittorio Bodini (Monteroni di Lecce); IC Cavour (Catania); Delegazione studenti progetto "La legalità nelle scuole" IC Dusmet, IC Verga, IC Musco e IC De Gasperi.