Cronaca
Lotta al crimine:Polizia e Università Cattolica insieme
Presentato l’accordo in diretta streaming
Italia - venerdì 19 febbraio 2021
14.57
Promuovere iniziative e progetti a sostegno di una sempre più efficace azione di prevenzione e lotta a fenomeni di natura criminale sia sui fronti locale e nazionale sia su quello internazionale è l'obiettivo del protocollo di intesa tra l'Università Cattolica del Sacro Cuore e la Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. L'accordo, presentato ieri durante una diretta streaming a cui hanno partecipato il vice capo della Polizia, direttore centrale della Polizia criminale Vittorio Rizzi, e il rettore dell'Ateneo Franco Anelli, conferma e potenzia la collaborazione tra i ricercatori di Transcrime e le Forze di polizia. I contenuti del Protocollo sono stati illustrati dal direttore del Servizio analisi criminale Stefano Delfini, e dal direttore del Centro di ricerca Transcrime dell'Università Cattolica Ernesto Savona. Nel suo intervento il prefetto Rizzi ha sottolineato che: "Contrastare le minacce con lo sguardo sempre attento allo scenario internazionale e al futuro. Oggi chi si occupa di sicurezza non può limitarsi ai confini nazionali. I pericoli criminali, come i virus purtroppo, non conoscono barriere. Grazie al dialogo costante con tutte le espressioni della società civile e con le migliore accademie, come l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, analizziamo l'esistente, intercettiamo i nuovi segnali criminali, interni ed internazionali, perché le Forze di polizia siano preparate e pronte ad affrontarli nel modo più efficace".
Il direttore del Servizio analisi criminale Delfini ha invece rimarcato il fatto che: "Già da tempo avvertiamo la necessità di aprirci, come Polizia, al mondo della ricerca e al mondo accademico. In questo momento abbiamo bisogno di studiare e approfondire la realtà con ulteriori strumenti e per questo abbiamo la necessità di implementare il nostro bagaglio di conoscenze". Questo Protocollo permetterà un'attiva collaborazione tra il Servizio analisi criminale, che rappresenta un polo interforze per il coordinamento informativo anticrimine e per l'analisi strategica sui fenomeni criminali per le Forze di polizia italiane, e il Centro di ricerca interuniversitario Transcrime sulla criminalità transnazionale dell'Università Cattolica, in convenzione con "Alma Mater Studiorum" Università di Bologna e Università degli studi di Perugia, che opera, invece, nel campo della ricerca sui fenomeni criminali tramite lo sviluppo di analisi e progetti applicati.
Oggi si vive in un contesto in cui gli scenari relativi al mondo della sicurezza e dei fenomeni criminali sono in continua evoluzione e nel quale diventa fondamentale la collaborazione tra le Forze di polizia e il mondo della ricerca applicata. Il progetto è infatti legato alla crescente transnazionalità di attività criminali che nascono o si concludono al di fuori del territorio italiano, per le quali è necessario un monitoraggio e una comprensione ampia dei fenomeni anche al di là dei confini nazionali; e proprio per questo la conoscenza e il confronto con esperienze e realtà internazionali è cruciale per sviluppare e aggiornare le tecniche di indagine e le strategie di azione.
Il direttore del Servizio analisi criminale Delfini ha invece rimarcato il fatto che: "Già da tempo avvertiamo la necessità di aprirci, come Polizia, al mondo della ricerca e al mondo accademico. In questo momento abbiamo bisogno di studiare e approfondire la realtà con ulteriori strumenti e per questo abbiamo la necessità di implementare il nostro bagaglio di conoscenze". Questo Protocollo permetterà un'attiva collaborazione tra il Servizio analisi criminale, che rappresenta un polo interforze per il coordinamento informativo anticrimine e per l'analisi strategica sui fenomeni criminali per le Forze di polizia italiane, e il Centro di ricerca interuniversitario Transcrime sulla criminalità transnazionale dell'Università Cattolica, in convenzione con "Alma Mater Studiorum" Università di Bologna e Università degli studi di Perugia, che opera, invece, nel campo della ricerca sui fenomeni criminali tramite lo sviluppo di analisi e progetti applicati.
Oggi si vive in un contesto in cui gli scenari relativi al mondo della sicurezza e dei fenomeni criminali sono in continua evoluzione e nel quale diventa fondamentale la collaborazione tra le Forze di polizia e il mondo della ricerca applicata. Il progetto è infatti legato alla crescente transnazionalità di attività criminali che nascono o si concludono al di fuori del territorio italiano, per le quali è necessario un monitoraggio e una comprensione ampia dei fenomeni anche al di là dei confini nazionali; e proprio per questo la conoscenza e il confronto con esperienze e realtà internazionali è cruciale per sviluppare e aggiornare le tecniche di indagine e le strategie di azione.