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sport
Luca Mazzone: testimone di una speranza che fortifica
A Canosa di Puglia, ha incontrato gli studenti delle superiori
Canosa - sabato 8 febbraio 2025
17.55
Calorosa accoglienza per Luca Mazzone campione paralimpico di handbike e "testimone di speranza" che nella mattinata di venerdì 7 febbraio scorso ha incontrato gli studenti del Liceo "E. Fermi", dell'I.I.S.S. "L. Einaudi" e dell'I.I.S.S ""Lèontine e Giuseppe De Nittis". presso il Teatro Comunale "Raffaele Lembo" di Canosa di Puglia. Per i saluti istituzionali e gli onori di casa sono intervenuti tra gli altri: l'Assessore alla Cultura, Cristina Saccinto; l'Assessore allo Sport Antonietta Cristiani; il fiduciario CONI Canosa, Riccardo Piccolo e il Direttore dell'Ufficio di Comunicazione sociale della Diocesi di Andria, Don Felice Bacco. "Nell'anno giubilare, la speranza è la motivazione profonda. La speranza non viene da fuori, ma dal Signore, e ci porta consolazione. La speranza apre al futuro, quindi anche noi dobbiamo tenere accesa la sua fiamma dentro di noi e portare la sua luce nell'oscurità di un mondo diviso e ferito. Non dobbiamo confondere la speranza con un sentimento emotivo di ottimismo per risultati positivi ottenuti di fronte alle difficoltà della vita, perché la speranza è una grande virtù teologale e poggia sulla fede per aiutarci a vivere con fiducia e stabilità."
Il canto dell'Inno di Mameli e un video celebrativo delle imprese sportive e umane di Luca Mazzone, pregne di forza, coraggio e tenacia, hanno dato il via all'incontro presentato dal giornalista Vittorio Massaro che ha dialogato con il campione pugliese, portabandiera dell'Italia ai giochi paralimpici di Parigi 2024, dove ha conquistato la medaglia d'argento nella prova a cronometro H2 e in staffetta, oltre al bronzo nella prova in linea. "Quello di Mazzone non è stato solo un racconto, ma una vera e propria testimonianza di come la speranza ha accompagnato e continua ad accompagnare la sua vita, dopo che un tuffo finito male nelle acque di Giovinazzo a 19 anni, lo ha reso tetraplegico. Da li un calvario tra dolore, rabbia e tristezza, ma anche la risalita grazie ad una grande forza di volontà alimentata da una grande speranza, ma anche grazie a tante persone che lo hanno aiutato e che gli sono stati accanto. Una speranza che Luca ha definito come "antifragilità" perché orienta le pur presenti fatiche e sofferenze ad un orientamento più grande che è la gioia di vivere." Ha dichiarato Don Antonio Turturro - Vice direttore dell'Ufficio per le Comunicazioni Sociali Diocesi di Andria, tra gli organizzatori dell' incontro con Luca Mazzone che non ha mai smesso di arrendersi, nemmeno a seguito dell'incidente che, da giovanissimo, gli ha segnato la vita. L'amore per lo sport, che ha invitato a praticare agli studenti, è sempre stato forte, continuando prima a nuotare per molti anni, per poi passare all'handbike, attraverso risultati strabilianti a colpi di medaglie e titoli nazionali e mondiali, memorabili quelli con Alex Zanardi e Vittorio Podestà, nella staffetta di handbike,
«Abbiamo dato ai nostri giovani – ha dichiarato l'Assessore alla Cultura Cristina Saccinto – un'opportunità di confronto e ascolto con chi ha fatto esperienza di grandi successi ma anche di cadute, di inciampi, quelli che stravolgono la vita ma aiutano a rafforzare autostima e fiducia in sè stessi». Mentre , l'Assessore allo Sport Antonietta Cristiani: «Lo sport è passione, è sacrificio ma è anche strumento di comunicazione e Luca Mazzone a Canosa ha dimostrato tutto ciò». La mattinata è stata allietata dalle esibizioni live con brani rock-blues degli allievi della Musikeria di Attanasio Mazzone: Antonia Distaso alla batteria; Andrea Paulucci al pianoforte; Francesco Mazzone alla batteria; Leonardo Caporale alla chitarra; Giannandrea Fiore alla batteria e Edoardo Scaringella alla batteria. Musica, sport, rappresentanti delle istituzioni, della scuola e della chiesa insieme con Luca Mazzone in un incontro che è stato occasione di dialogo e riflessione, permettendo di maturare la consapevolezza del valore della speranza verso la riscoperta della bellezza della vita.
Riproduzione@riservata
Il canto dell'Inno di Mameli e un video celebrativo delle imprese sportive e umane di Luca Mazzone, pregne di forza, coraggio e tenacia, hanno dato il via all'incontro presentato dal giornalista Vittorio Massaro che ha dialogato con il campione pugliese, portabandiera dell'Italia ai giochi paralimpici di Parigi 2024, dove ha conquistato la medaglia d'argento nella prova a cronometro H2 e in staffetta, oltre al bronzo nella prova in linea. "Quello di Mazzone non è stato solo un racconto, ma una vera e propria testimonianza di come la speranza ha accompagnato e continua ad accompagnare la sua vita, dopo che un tuffo finito male nelle acque di Giovinazzo a 19 anni, lo ha reso tetraplegico. Da li un calvario tra dolore, rabbia e tristezza, ma anche la risalita grazie ad una grande forza di volontà alimentata da una grande speranza, ma anche grazie a tante persone che lo hanno aiutato e che gli sono stati accanto. Una speranza che Luca ha definito come "antifragilità" perché orienta le pur presenti fatiche e sofferenze ad un orientamento più grande che è la gioia di vivere." Ha dichiarato Don Antonio Turturro - Vice direttore dell'Ufficio per le Comunicazioni Sociali Diocesi di Andria, tra gli organizzatori dell' incontro con Luca Mazzone che non ha mai smesso di arrendersi, nemmeno a seguito dell'incidente che, da giovanissimo, gli ha segnato la vita. L'amore per lo sport, che ha invitato a praticare agli studenti, è sempre stato forte, continuando prima a nuotare per molti anni, per poi passare all'handbike, attraverso risultati strabilianti a colpi di medaglie e titoli nazionali e mondiali, memorabili quelli con Alex Zanardi e Vittorio Podestà, nella staffetta di handbike,
«Abbiamo dato ai nostri giovani – ha dichiarato l'Assessore alla Cultura Cristina Saccinto – un'opportunità di confronto e ascolto con chi ha fatto esperienza di grandi successi ma anche di cadute, di inciampi, quelli che stravolgono la vita ma aiutano a rafforzare autostima e fiducia in sè stessi». Mentre , l'Assessore allo Sport Antonietta Cristiani: «Lo sport è passione, è sacrificio ma è anche strumento di comunicazione e Luca Mazzone a Canosa ha dimostrato tutto ciò». La mattinata è stata allietata dalle esibizioni live con brani rock-blues degli allievi della Musikeria di Attanasio Mazzone: Antonia Distaso alla batteria; Andrea Paulucci al pianoforte; Francesco Mazzone alla batteria; Leonardo Caporale alla chitarra; Giannandrea Fiore alla batteria e Edoardo Scaringella alla batteria. Musica, sport, rappresentanti delle istituzioni, della scuola e della chiesa insieme con Luca Mazzone in un incontro che è stato occasione di dialogo e riflessione, permettendo di maturare la consapevolezza del valore della speranza verso la riscoperta della bellezza della vita.
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