Vita di città
Maria Carella è tornata alla Casa del Padre
La professoressa ricordata dai suoi ex alunni
Canosa - giovedì 26 agosto 2021
18.45
Una locuzione latina "Vita mutatur non tollitur", riportata sui manifesti affissi a Canosa di Puglia, ha annunciato la dipartita di Maria Carella, all'età di 93 anni, stimatissima docente di italiano e latino che per decenni ha educato e formato generazioni di studenti. Sono stati gli stessi ex discenti, ora adulti, a ricordarla con profondo affetto e gratitudine, onorandone il lungo impegno sul fronte della didattica e dell'insegnamento su cui ha lasciato una profonda impronta. «Buon viaggio Professoressa che la terra ti sia lieve. Perdiamo un Mito, una Maestra di vita e una Docente severa ma eccellente». E' stato l'ingegnere Andrea Pugliese tra i primi a ricordarla sui social dove sono seguiti altri post.
«Conservo con piacere i tre tomi "Storia della Letteratura Italiana con storia della critica" di Giuseppe Giacalone, pubblicati da Signorelli Milano, studiati nel triennio di italiano al liceo. Testi di non facile lettura ma di grande approfondimento critico che la professoressa Maria Carella ci spiegava con competenza magistrale e con un sorriso compiaciuto» Ha scritto l'avvocato Roberto Coppola, studente del triennio 1974-76 presso il Liceo Scientifico "E. Fermi" di Canosa, presieduto allora dal compianto professor Mario Astolfi. «Una docente d'altri tempi che ha trasmesso i veri valori con un cuore ed un'anima autentica. Il suo portamento ed i suoi insegnamenti resteranno impressi per sempre!». Mentre, l'avvocato Enzo Princigalli ha postato su Facebook «La Scuola aveva Maestri che educavano le coscienze, infondevano principi morali, insegnavano regole di vita, l'educazione, il rispetto, in una tacita naturale solida alleanza con i nostri genitori. Molti allievi che si sono nutriti dei suoi grandi insegnamenti sono oggi valentissimi docenti. Addio Cara Professoressa Maria Carella! ».
La docente Maria Carella lascia una preziosa eredità morale, etica e culturale non soltanto ai suoi familiari, la figlia Cristina con il coniuge Fabrizio Rossi e gli amati nipoti, ma anche, a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerla ed apprezzarla per le sue eccelse doti umane "con garbo ci salutava sempre dal balcone di casa sua in Corso San Sabino" e professionali, per la sua passione educativa e formativa di valore sopraffino. "Vita mutatur non tollitur", è la frase contenuta nel primo prefazio del rito cattolico della messa per i defunti che richiama il significato cristiano della morte, non come la fine dell'esistenza ma che cambia solamente. Nel tardo pomeriggio odierno, è stato Don Antonio Turturro a celebrare il rito funebre per Maria Carella che ha avuto luogo nella Chiesa dei Santi Francesco e Biagio a Canosa, nel rispetto delle norme anti-Covid vigenti.
La Redazione di Canosaweb esprime sentite condoglianze alle Famiglie Carella- Rossi
«Conservo con piacere i tre tomi "Storia della Letteratura Italiana con storia della critica" di Giuseppe Giacalone, pubblicati da Signorelli Milano, studiati nel triennio di italiano al liceo. Testi di non facile lettura ma di grande approfondimento critico che la professoressa Maria Carella ci spiegava con competenza magistrale e con un sorriso compiaciuto» Ha scritto l'avvocato Roberto Coppola, studente del triennio 1974-76 presso il Liceo Scientifico "E. Fermi" di Canosa, presieduto allora dal compianto professor Mario Astolfi. «Una docente d'altri tempi che ha trasmesso i veri valori con un cuore ed un'anima autentica. Il suo portamento ed i suoi insegnamenti resteranno impressi per sempre!». Mentre, l'avvocato Enzo Princigalli ha postato su Facebook «La Scuola aveva Maestri che educavano le coscienze, infondevano principi morali, insegnavano regole di vita, l'educazione, il rispetto, in una tacita naturale solida alleanza con i nostri genitori. Molti allievi che si sono nutriti dei suoi grandi insegnamenti sono oggi valentissimi docenti. Addio Cara Professoressa Maria Carella! ».
La docente Maria Carella lascia una preziosa eredità morale, etica e culturale non soltanto ai suoi familiari, la figlia Cristina con il coniuge Fabrizio Rossi e gli amati nipoti, ma anche, a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerla ed apprezzarla per le sue eccelse doti umane "con garbo ci salutava sempre dal balcone di casa sua in Corso San Sabino" e professionali, per la sua passione educativa e formativa di valore sopraffino. "Vita mutatur non tollitur", è la frase contenuta nel primo prefazio del rito cattolico della messa per i defunti che richiama il significato cristiano della morte, non come la fine dell'esistenza ma che cambia solamente. Nel tardo pomeriggio odierno, è stato Don Antonio Turturro a celebrare il rito funebre per Maria Carella che ha avuto luogo nella Chiesa dei Santi Francesco e Biagio a Canosa, nel rispetto delle norme anti-Covid vigenti.
La Redazione di Canosaweb esprime sentite condoglianze alle Famiglie Carella- Rossi