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Maria Sabina Lembo: è stata una decisione logica e sensata
Eleganza e stile avrebbero dovuto imporre di invitare coloro che sono parenti. Sarebbe stata fuori luogo una scelta diversa!
Canosa - martedì 8 novembre 2011
11.59
Cari cittadini, cari canosini tutti,
la scelta dell'Amministrazione di intitolare il Teatro Comunale al cav. RAFFAELE LEMBO è stata logica e sensata ed è pienamente condivisa, non solo dalla famiglia Lembo, ma anche da tutti voi cittadini che, sicuramente, avete a cuore quanto profuso, -per voi- in nome della cultura, dal vostro illustre conterraneo.
Sarebbe stata fuori luogo una scelta diversa! E' stato un atto dovuto e rispettoso della memoria di chi lo ha pensato e voluto con tutte le sue forze morali ed economiche. Alcuni discendenti Lembo (non solo uno!) erano presenti in Teatro all'inaugurazione, tuttavia aleggiava anche un certo dispiacere per non essere tutti lì insieme o addirittura con "pezzi mancanti" della propria famiglia. Voi conoscete i fatti. Nel mio caso specifico ero insieme a mio padre, senza mio fratello SABINO LEMBO e mia madre. Eppure ho visto parecchie poltrone vuote!
I calcoli numerici e le verifiche sul grado di parentela dei discendenti con l'antenato in questione che sono stati effettuati non rientrano nelle competenze istituzionali. Solo noi conosciamo il nostro albero genealogico!
L'eleganza e lo stile avrebbero dovuto imporre di invitare coloro che sono parenti e le scusanti che sono state addotte sono quanto meno inopportune agli occhi della comunità canosina.
Da parte della famiglia LEMBO ci sono sentimenti di grande affetto per i luoghi e per i cittadini e i ricordi sono sempre presenti nella memoria.
C'è ovviamente la grande gioia per il restauro del Teatro che finalmente è stato restituito operativo alla cittadinanza, grazie al pronto intervento delle Autorità preposte.
Anche se "non ero gradita all'appuntamento", come ha chiaramente detto in una sua nota su CANOSAWEB il vostro Sindaco, io ho partecipato all'inaugurazione del Teatro per onorare il mio antenato zio di primo grado di mio nonno.
Il confronto deve essere costruttivo e non arrogante e non comprendo le ragioni della "replica agli eredi LEMBO" su Canosaweb. Evidentemente c'era preoccupazione!La stessa che ho notato quando sono entrata in teatro da parte di qualche professore!
A mio sommesso avviso, sarebbe stato opportuno far intervenire qualche portavoce della famiglia in maniera più incisiva e magari consegnare una targa di riconoscimento simbolica alla famiglia. Si sarebbe potuto chiedere a qualcuno della famiglia di intervenire tra gli ospiti con un pò di tempo a disposizione. E' mancato l'abbraccio corale ai familiari.
Tra una "siccita" e l'altra che io preferisco meglio definire siccità, ci si è affrettati a scoprire il busto definendo il cav. RAFFAELE LEMBO semplicemente "facoltoso commerciante di grano". Vi sono i video su youtube.
Ebbene ciò non vi sembra riduttivo? Il cav. Raffaele Lembo era un poliedrico e polivalente imprenditore a tutti i livelli, filantropo e amante della sua comunità.
Sono contenta di aver ricevuto attestazioni di stima da parte di alcuni di voi e di aver salutato i giornalisti e di essere anche stata fotografata. Così adesso per voi – che avete seguito le vicende- ho anche un volto!
Ma vi dirò di più. Avrete modo di apprezzare e gradire la mia presenza perchè intendo venire spesso a Canosa (non solo per commemorare il mio bisnonno al cimitero nell'ipogeo della famiglia) atteso che desidero organizzare una serie di eventi culturali e qualche convegno. Mio nonno SABINO che mi guarda da lassù ne sarà molto felice.
Vi abbraccio e arrivederci alla prossima!
MARIA SABINA LEMBO
la scelta dell'Amministrazione di intitolare il Teatro Comunale al cav. RAFFAELE LEMBO è stata logica e sensata ed è pienamente condivisa, non solo dalla famiglia Lembo, ma anche da tutti voi cittadini che, sicuramente, avete a cuore quanto profuso, -per voi- in nome della cultura, dal vostro illustre conterraneo.
Sarebbe stata fuori luogo una scelta diversa! E' stato un atto dovuto e rispettoso della memoria di chi lo ha pensato e voluto con tutte le sue forze morali ed economiche. Alcuni discendenti Lembo (non solo uno!) erano presenti in Teatro all'inaugurazione, tuttavia aleggiava anche un certo dispiacere per non essere tutti lì insieme o addirittura con "pezzi mancanti" della propria famiglia. Voi conoscete i fatti. Nel mio caso specifico ero insieme a mio padre, senza mio fratello SABINO LEMBO e mia madre. Eppure ho visto parecchie poltrone vuote!
I calcoli numerici e le verifiche sul grado di parentela dei discendenti con l'antenato in questione che sono stati effettuati non rientrano nelle competenze istituzionali. Solo noi conosciamo il nostro albero genealogico!
L'eleganza e lo stile avrebbero dovuto imporre di invitare coloro che sono parenti e le scusanti che sono state addotte sono quanto meno inopportune agli occhi della comunità canosina.
Da parte della famiglia LEMBO ci sono sentimenti di grande affetto per i luoghi e per i cittadini e i ricordi sono sempre presenti nella memoria.
C'è ovviamente la grande gioia per il restauro del Teatro che finalmente è stato restituito operativo alla cittadinanza, grazie al pronto intervento delle Autorità preposte.
Anche se "non ero gradita all'appuntamento", come ha chiaramente detto in una sua nota su CANOSAWEB il vostro Sindaco, io ho partecipato all'inaugurazione del Teatro per onorare il mio antenato zio di primo grado di mio nonno.
Il confronto deve essere costruttivo e non arrogante e non comprendo le ragioni della "replica agli eredi LEMBO" su Canosaweb. Evidentemente c'era preoccupazione!La stessa che ho notato quando sono entrata in teatro da parte di qualche professore!
A mio sommesso avviso, sarebbe stato opportuno far intervenire qualche portavoce della famiglia in maniera più incisiva e magari consegnare una targa di riconoscimento simbolica alla famiglia. Si sarebbe potuto chiedere a qualcuno della famiglia di intervenire tra gli ospiti con un pò di tempo a disposizione. E' mancato l'abbraccio corale ai familiari.
Tra una "siccita" e l'altra che io preferisco meglio definire siccità, ci si è affrettati a scoprire il busto definendo il cav. RAFFAELE LEMBO semplicemente "facoltoso commerciante di grano". Vi sono i video su youtube.
Ebbene ciò non vi sembra riduttivo? Il cav. Raffaele Lembo era un poliedrico e polivalente imprenditore a tutti i livelli, filantropo e amante della sua comunità.
Sono contenta di aver ricevuto attestazioni di stima da parte di alcuni di voi e di aver salutato i giornalisti e di essere anche stata fotografata. Così adesso per voi – che avete seguito le vicende- ho anche un volto!
Ma vi dirò di più. Avrete modo di apprezzare e gradire la mia presenza perchè intendo venire spesso a Canosa (non solo per commemorare il mio bisnonno al cimitero nell'ipogeo della famiglia) atteso che desidero organizzare una serie di eventi culturali e qualche convegno. Mio nonno SABINO che mi guarda da lassù ne sarà molto felice.
Vi abbraccio e arrivederci alla prossima!
MARIA SABINA LEMBO