Cronaca
Vittima di barbarie di persone senza cuore
Commozione ai funerali di Maria Melziade
Canosa - lunedì 21 novembre 2016
23.46
Tanta commozione e dolore ai funerali della pensionata Maria Melziade(75 anni), deceduta dopo un' aggressione brutale, colpita anche da scariche elettriche nel corso di una rapina presso la sua abitazione come riportano le cronache. Questo pomeriggio nella Cattedrale di S.Sabino a Canosa di Puglia(BT) la comunità si è stretta attorno ai familiari della vittima, crudelmente assalita da "persone senza cuore", in balia di "malviventi senza scrupoli", disposti a tutto contro una donna, sola in casa, inerme che ha pagato caramente le conseguenze di "una violenza inaudita, di una malvagità senza limiti". Mons. Felice Bacco, don Nicola Caputo, Don Michele Malcangio,don Vito Zinfollino hanno officiato il rito funebre della signora Maria Melziade in Mocelli, ex gioielliera, fedele devota della Madonna di Pompei. «Ci ritroviamo a chiederci: ma una società nella quale accadono con troppa frequenza cose tanto crudeli e violente è ancora umana? Un contesto urbano, nel quale girano indisturbati pericolosissimi delinquenti che mostrano con i fatti di non aver paura di nessuno e di non aver in alcun conto la vita delle persone, che cosa ha di civile?O ci dobbiamo rassegnare a pensare alla nostra città come a una giungla popolata solo da bestie feroci, dove prima o poi ciascuno arriverà a farsi giustizia da sé? Che cosa deve succedere ancora perché chi di dovere, ad ogni livello, prenda i necessari provvedimenti a tutela della incolumità e della sicurezza delle persone? ».
Gli interrogativi del vescovo della Diocesi di Andria, Mons. Luigi Mansi, pervenuti tramite una lettera accorata alla famiglia della vittima e "agli amati fratelli e sorelle della comunità canosina" attendono una risposta come le richieste di Mons Felice Bacco: «a chi ha la responsabilità di vigilare sulla sicurezza della città e di noi cittadini, che sia spezzata questa catena di episodi che ci umiliano profondamente, che danno un immagine negativa della realtà. Non possono e non devono prevalere le forze del male, l'idea che va sempre peggio certo, il male fa più rumore, la cronaca nera purtroppo suscita maggiore curiosità ma il bene costruisce, edifica ed è la migliore garanzia per lo sviluppo e il benessere nostro e delle future generazioni». Un silenzio struggente, bagnato di lacrime ha accolto il feretro ricoperto di fiori all'uscita dalla Cattedrale di San Sabino gremita di gente che ha dato l'ultimo saluto a Maria Melziade, vittima di gesti spietati e disumani in una città "senza controlli in alcune ore della giornata, in mano alla delinquenza impunita". I criminali responsabili di questi orrendi atti devono essere assicurati alla giustizia! I canosini vivono terrorizzati e temono di essere bersagli di altre azioni violente quali aggressioni, scippi, estorsioni, rapine, rappresaglie, attentati incendiari ed intimidazioni che sono all'ordine del giorno. La gente attende una risposta decisa e concreta dal Comitato dell'Ordine e Sicurezza Pubblica che si è riunito a Barletta dopo i funerali. La comunità è preoccupata ed angosciata per lo stato di insicurezza sociale a carico delle famiglie e delle realtà produttive che operano sul territorio.
Gli interrogativi del vescovo della Diocesi di Andria, Mons. Luigi Mansi, pervenuti tramite una lettera accorata alla famiglia della vittima e "agli amati fratelli e sorelle della comunità canosina" attendono una risposta come le richieste di Mons Felice Bacco: «a chi ha la responsabilità di vigilare sulla sicurezza della città e di noi cittadini, che sia spezzata questa catena di episodi che ci umiliano profondamente, che danno un immagine negativa della realtà. Non possono e non devono prevalere le forze del male, l'idea che va sempre peggio certo, il male fa più rumore, la cronaca nera purtroppo suscita maggiore curiosità ma il bene costruisce, edifica ed è la migliore garanzia per lo sviluppo e il benessere nostro e delle future generazioni». Un silenzio struggente, bagnato di lacrime ha accolto il feretro ricoperto di fiori all'uscita dalla Cattedrale di San Sabino gremita di gente che ha dato l'ultimo saluto a Maria Melziade, vittima di gesti spietati e disumani in una città "senza controlli in alcune ore della giornata, in mano alla delinquenza impunita". I criminali responsabili di questi orrendi atti devono essere assicurati alla giustizia! I canosini vivono terrorizzati e temono di essere bersagli di altre azioni violente quali aggressioni, scippi, estorsioni, rapine, rappresaglie, attentati incendiari ed intimidazioni che sono all'ordine del giorno. La gente attende una risposta decisa e concreta dal Comitato dell'Ordine e Sicurezza Pubblica che si è riunito a Barletta dopo i funerali. La comunità è preoccupata ed angosciata per lo stato di insicurezza sociale a carico delle famiglie e delle realtà produttive che operano sul territorio.