Scuola Mazzini
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Museo archeologico: definite le linee programmatiche in base alle quali dovrà essere realizzato il progetto museale

Definita con certezza la collocazione presso l’edificio scolastico Mazzini, come quella più idonea ad ospitare la nuova struttura



Proseguono gli incontri con i vertici regionali riguardo la realizzazione del tanto agognato "Museo archeologico" nella città di Canosa. Ne hanno parlato il 29 ottobre scorso, presso l'Assessorato alla Promozione del Territorio della Regione Puglia, il vice sindaco e assessore Lavori Pubblici, Pietro Basile, l'assessore alla Cultura, Sabino Facciolongo, il presidente della "Fondazione archeologica canosina", Sabino Silvestri, insieme al dirigente dell'Assessorato regionale alla Promozione del territorio, Francesco Palumbo.

"Definita con certezza la collocazione presso l'edificio scolastico Mazzini, come quella più idonea ad ospitare la nuova struttura – ha dichiarato Basile -, abbiamo discusso dei risvolti tecnici e pratici che dovrebbero portare alla richiesta di finanziamento del nuovo museo all'Ente regionale. Le linee programmatiche lungo le quali dovrà dirigersi la progettazione del nuovo Museo saranno quelle, totalmente inedite, di struttura di raccordo tra il territorio e le aree archeologiche canosine, che vada ad inserirsi in quel "museo diffuso" che pare ormai la scelta più logica per offrire una panoramica il più possibile integrata del nostro complesso sistema culturale e monumentale e ad agganciarsi con le già esistenti realtà museali comunali e non.
In quest'ottica non si potrà non fare i conti con le nuove tecnologie, ormai indispensabili ad integrare l'esposizione dei reperti archeologici; ed il cui inserimento dovrà essere particolarmente curato nella istituenda struttura".

"Nell'incontro – ha aggiunto Facciolongo - si è discusso anche del ruolo che il nuovo museo potrebbe svolgere non solo come attrattore turistico ma al servizio dell'intero territorio comunale e provinciale, grazie anche all'apporto della Provincia di Barletta-Andria-Trani, che, siamo sicuri, non mancherà.
A tal fine si è partiti dal fatto che esso sarà allocato in un edificio scolastico, che, come già più volte ribadito, non perderà la propria funzione tradizionale, ma che, anzi, proprio grazie alla nuova destinazione museale, aggiungerà il ruolo di luogo di istruzione a più ampio raggio a quello di scuola, permettendo agli alunni di cimentarsi con laboratori didattici e "de visu" con le testimonianze del nostro passato. Questo costituirà un ampliamento dell'offerta formativa della stessa scuola Mazzini che, ad onta di ciò che si può pensare, uscirà rafforzata da questo intervento, costituendo quasi un "unicum" in tutta Italia.
È un'operazione complessa quella che dovrà portare alla nascita del museo archeologico – ha concluso l'assessore alla Cultura -; è soprattutto un'operazione che deve necessariamente tenere conto del nuovo modo di concepire il "museo": non più polveroso deposito, più o meno curato, di reperti archeologici, ma luogo di conoscenza ad ampio spettro, e , come tale, al servizio completo della comunità".

Francesca Lombardi
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