Amministrazioni ed Enti
Museo archeologico: uno “studio di fattibilità”
Nell’area dell’istituto Mazzini dovrà essere elaborato dal Tavolo tecnico
Canosa - giovedì 15 maggio 2014
7.40
Uno "studio di fattibilità" dovrà essere elaborato dai membri del Tavolo tecnico, istituito per l'appunto dall'Amministrazione La Salvia per decidere caratteristiche, modalità e tempi di realizzazione di una innovativa struttura museale a Canosa. È quanto è stato deciso nel corso dell'incontro convocato dall'assessore alla Qualità del Territorio, ai Beni culturali e Urbanistica della Regione Puglia, Angela Barbanente, che si è svolto nel primo pomeriggio di oggi, 14 maggio, a Bari.
Come da comunicazione ricevuta dal Comune il 30 aprile scorso, alla riunione, che si è tenuta presso l'Assessorato regionale, oltre all'assessore Barbanente, al sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia, e al vicesindaco e assessore all'Urbanistica e Lavori Pubblico, Pietro Basile, sono intervenuti Giuliano Volpe, presidente del Consiglio Superiore dei Beni culturali e paesaggistici, Francesco Ventola, presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Marisa Corrente della Soprintendenza dei Beni archeologici della Puglia, Palma Labellarte, funzionario archeologo della Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, Francesco Di Stasi, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo "Giovanni Bovio – Giuseppe Mazzini", e Sabino Silvestri, responsabile del comitato "Missione Museo" nonché presidente della "Fondazione Archeologica Canosina".
Prosegue, dunque, l'iter preliminare di costituzione del "Museo archeologico territoriale", agognato da anni dall'intera città per la sua naturale vocazione archeologica, e fortemente voluto dal Comune di Canosa. Nel corso dell'incontro si è partiti dalle ultime conclusioni del Tavolo tecnico e dall'elaborazione effettuata dalla Fondazione Archeologica Canosina, e di qui, sono stati vagliati i pro e i contro dell'ipotesi che prevede la realizzazione di un museo nell'area dell'edificio scolastico "Giuseppe Mazzini", includendone pure il cortile. Sono state definitivamente scartate le altre due ipotesi che prevedevano una struttura da riqualificare presso il vecchio mattatoio o ex novo presso l'area archeologica di Piano San Giovanni. "Sia ben chiaro che non sarà mai snaturata la vocazione scolastica dell'edificio Mazzini – ha dichiarato il primo cittadino di Canosa, nel corso della riunione - . In risposta alle preoccupazioni del dirigente scolastico, Francesco Di Stasi, che ha parlato addirittura di "panico tra la popolazione scolastica per un paventato smantellamento della scuola stessa", posso affermare che l'Amministrazione La Salvia non sacrificherà mai la scuola per la costruzione del museo, ma cercherà soluzioni che abbiano a cuore la realizzazione della struttura museale tanto agognata dalla città, senza pregiudicare l'offerta didattica e gli standard attuali offerti dalla scuola".
"La riunione di oggi – ha aggiunto il vicesindaco Basile – è stata importante per verificare la disponibilità della Regione alla realizzazione del progetto museale a Canosa. Ora il testimone passa all'Amministrazione comunale e quindi al Tavolo tecnico per la realizzazione di uno studio di fattibilità che possa portare alla realizzazione di un museo nella zona individuata. Un museo che possa convivere con la scuola che, è bene ribadirlo, rimarrà tale così come deciso dall'Assessorato regionale, e che sia particolarmente curato dal punto di vista delle tecnologie, fortemente agganciato al territorio, e che risponda alle caratteristiche della realtà canosina, composta da numerose e diffuse aree archeologiche".
Non un museo dalle grandi dimensioni, quindi, ma di ampio respiro. "La scuola rimarrà scuola e continuerà a fornire un servizio alla comunità in tal senso – ha concluso il sindaco La Salvia -. Certamente la struttura museale che sorgerà non potrà essere considerata come un "museo tradizionale": servirà certamente alla conservazione e valorizzazione dei pezzi archeologici in quanto tali, ma non solo. Dovrà essere un museo nel senso moderno del termine, dotato di supporti multimediali all'avanguardia, agganciato al territorio, in grado di veicolare i turisti verso i tanti siti archeologici di cui Canosa è piena".
Come da comunicazione ricevuta dal Comune il 30 aprile scorso, alla riunione, che si è tenuta presso l'Assessorato regionale, oltre all'assessore Barbanente, al sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia, e al vicesindaco e assessore all'Urbanistica e Lavori Pubblico, Pietro Basile, sono intervenuti Giuliano Volpe, presidente del Consiglio Superiore dei Beni culturali e paesaggistici, Francesco Ventola, presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Marisa Corrente della Soprintendenza dei Beni archeologici della Puglia, Palma Labellarte, funzionario archeologo della Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, Francesco Di Stasi, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo "Giovanni Bovio – Giuseppe Mazzini", e Sabino Silvestri, responsabile del comitato "Missione Museo" nonché presidente della "Fondazione Archeologica Canosina".
Prosegue, dunque, l'iter preliminare di costituzione del "Museo archeologico territoriale", agognato da anni dall'intera città per la sua naturale vocazione archeologica, e fortemente voluto dal Comune di Canosa. Nel corso dell'incontro si è partiti dalle ultime conclusioni del Tavolo tecnico e dall'elaborazione effettuata dalla Fondazione Archeologica Canosina, e di qui, sono stati vagliati i pro e i contro dell'ipotesi che prevede la realizzazione di un museo nell'area dell'edificio scolastico "Giuseppe Mazzini", includendone pure il cortile. Sono state definitivamente scartate le altre due ipotesi che prevedevano una struttura da riqualificare presso il vecchio mattatoio o ex novo presso l'area archeologica di Piano San Giovanni. "Sia ben chiaro che non sarà mai snaturata la vocazione scolastica dell'edificio Mazzini – ha dichiarato il primo cittadino di Canosa, nel corso della riunione - . In risposta alle preoccupazioni del dirigente scolastico, Francesco Di Stasi, che ha parlato addirittura di "panico tra la popolazione scolastica per un paventato smantellamento della scuola stessa", posso affermare che l'Amministrazione La Salvia non sacrificherà mai la scuola per la costruzione del museo, ma cercherà soluzioni che abbiano a cuore la realizzazione della struttura museale tanto agognata dalla città, senza pregiudicare l'offerta didattica e gli standard attuali offerti dalla scuola".
"La riunione di oggi – ha aggiunto il vicesindaco Basile – è stata importante per verificare la disponibilità della Regione alla realizzazione del progetto museale a Canosa. Ora il testimone passa all'Amministrazione comunale e quindi al Tavolo tecnico per la realizzazione di uno studio di fattibilità che possa portare alla realizzazione di un museo nella zona individuata. Un museo che possa convivere con la scuola che, è bene ribadirlo, rimarrà tale così come deciso dall'Assessorato regionale, e che sia particolarmente curato dal punto di vista delle tecnologie, fortemente agganciato al territorio, e che risponda alle caratteristiche della realtà canosina, composta da numerose e diffuse aree archeologiche".
Non un museo dalle grandi dimensioni, quindi, ma di ampio respiro. "La scuola rimarrà scuola e continuerà a fornire un servizio alla comunità in tal senso – ha concluso il sindaco La Salvia -. Certamente la struttura museale che sorgerà non potrà essere considerata come un "museo tradizionale": servirà certamente alla conservazione e valorizzazione dei pezzi archeologici in quanto tali, ma non solo. Dovrà essere un museo nel senso moderno del termine, dotato di supporti multimediali all'avanguardia, agganciato al territorio, in grado di veicolare i turisti verso i tanti siti archeologici di cui Canosa è piena".