Eventi e cultura
Nasce a Foggia la “Bottega solidale”:
Per promuovere l'inclusione sociale delle persone diversamente abili
Puglia - giovedì 14 giugno 2018
23.09
Nasce a Foggia la "Bottega solidale" e sarà inaugurata alle ore 19.30 di venerdì 15 giugno in via Benedetto Biagi n.31 31. La sede è nei pressi dell' Assori onlus, Associazione per la promozione socio-culturale sportivo dilettantistica e la riabilitazione dell'handicappato, che promuove questa iniziativa insieme alla "Fondazione Terzo Pilastro internazionale". Alla cerimonia interverranno il sindaco di Foggia, Franco Landella, il presidente del Consiglio comunale, Luigi Miranda, la responsabile della bottega (oltre che dalle Formazione all'interno dell'Assori), la psicologa e psicoterapeuta Maria Elena Mastrangelo, il presidente dell'Assori, Costanzo Mastrangelo, la decoratrice e insegnante d'arte Rita d'Angelo e la madrina della manifestazione, Annabella Ferraretti (volontaria dell'Assori). La Bottega esporrà bomboniere e manufatti realizzati da venti ragazzi diversamente abili. Chiunque potrà scegliere e prenotare anche una serie di bomboniere: infatti la bottega si aprirà al pubblico pur non essendo una attività commerciale. Chi vorrà per sé i prodotti realizzati dai ragazzi, potrà dimostrare semplicemente il proprio sostegno solidale a questa nuova attività. Il Progetto nasce dall'intenzione dell'Assori di implementare sempre più progetti per l'inclusione sociale. "Questa bottega – spiega Costanzo Mastrangelo - rientra nei progetti che promuovono l'inclusione sociale delle persone diversamente abili e, nello specifico, di giovani adulti che, avendo concluso gli studi, possono portare avanti il loro progetto di vita, con la ricerca di un lavoro. E la bottega solidale nasce proprio da questo: dai laboratori di formazione professionale dell'Assori dove i ragazzi, nell'atelier, imparano a produrre oggettistica, bomboniere e prodotti solidali. La bottega quindi è un passo ulteriore che viene fatto per sostenere i ragazzi diversamente abili nella scelta di un lavoro e di un futuro personale".
"Oltre a produrre manufatti – aggiunge Maria Elena Mastrangelo - , questa nuova iniziativa è importante per l'impatto sociale che avrà: alcuni dei prodotti che da anni vengono realizzati all'interno dell'Assori, ora verranno esposti e potranno essere anche "scelti" da un pubblico che potrà apprezzarli oppure no, indipendentemente da chi li abbia realizzati". Ci sarà quindi un confronto con la gente. "Tutto questo potrebbe produrre un cambiamento importante nella società, perché potrebbe modificare la rappresentazione sociale che le persone senza disabilità hanno nei confronti delle persone con disabilità". Si potrà toccare con mano quanto una persona con disabilità è in grado di produrre. "Se ci si renderà conto che anche le persone diversamente abili sono in grado di produrre oggetti molto belli, allora cambierà anche il proprio concetto di disabilità. Non si penserà più che un disabile sia una persona che ha sempre bisogno di continua assistenza per vivere. Si incomincerà a pensare che anche il disabile sia utile alla società, perché posto nelle giuste condizioni, è in grado di produrre e di essere parte attiva della società stessa. Ci si renderà conto che la persona con disabilità può diventare cittadino attivo e dare così il proprio contributo, reale e concreto, alla società di riferimento. In questo senso la bottega avrà una duplice finalità: quella di insegnare a produrre e formare professionalmente i ragazzi, e quella di abbattere alcune barriere mentali che ancora esistono rispetto alle persone con disabilità".
"Nella nostra bottega ci si diverte creando. I ragazzi realizzano prodotti di artigianato – conclude Rita D'Angelo -, dal découpage al cucito, dal feltro alla decorazione della carta, dalla pittura alle decorazioni, tentando anche di dare nuova vita a vecchi oggetti che la gente ci porta. L'obiettivo della bottega è quello di ottimizzare le capacità dei ragazzi e dare valore anche a piccoli manufatti. Realizzare tali opere porta molta gioia ed entusiasmo. Dopotutto, ognuno di noi è speciale in qualcosa ed è giusto che possa esprimere la propria abilità al mondo".
Francesca Lombardi
"Oltre a produrre manufatti – aggiunge Maria Elena Mastrangelo - , questa nuova iniziativa è importante per l'impatto sociale che avrà: alcuni dei prodotti che da anni vengono realizzati all'interno dell'Assori, ora verranno esposti e potranno essere anche "scelti" da un pubblico che potrà apprezzarli oppure no, indipendentemente da chi li abbia realizzati". Ci sarà quindi un confronto con la gente. "Tutto questo potrebbe produrre un cambiamento importante nella società, perché potrebbe modificare la rappresentazione sociale che le persone senza disabilità hanno nei confronti delle persone con disabilità". Si potrà toccare con mano quanto una persona con disabilità è in grado di produrre. "Se ci si renderà conto che anche le persone diversamente abili sono in grado di produrre oggetti molto belli, allora cambierà anche il proprio concetto di disabilità. Non si penserà più che un disabile sia una persona che ha sempre bisogno di continua assistenza per vivere. Si incomincerà a pensare che anche il disabile sia utile alla società, perché posto nelle giuste condizioni, è in grado di produrre e di essere parte attiva della società stessa. Ci si renderà conto che la persona con disabilità può diventare cittadino attivo e dare così il proprio contributo, reale e concreto, alla società di riferimento. In questo senso la bottega avrà una duplice finalità: quella di insegnare a produrre e formare professionalmente i ragazzi, e quella di abbattere alcune barriere mentali che ancora esistono rispetto alle persone con disabilità".
"Nella nostra bottega ci si diverte creando. I ragazzi realizzano prodotti di artigianato – conclude Rita D'Angelo -, dal découpage al cucito, dal feltro alla decorazione della carta, dalla pittura alle decorazioni, tentando anche di dare nuova vita a vecchi oggetti che la gente ci porta. L'obiettivo della bottega è quello di ottimizzare le capacità dei ragazzi e dare valore anche a piccoli manufatti. Realizzare tali opere porta molta gioia ed entusiasmo. Dopotutto, ognuno di noi è speciale in qualcosa ed è giusto che possa esprimere la propria abilità al mondo".
Francesca Lombardi