Amministrazioni ed Enti
Nasce la Sezione regionale di vigilanza
Approvata con 32 voti favorevoli in consiglio
Puglia - giovedì 17 dicembre 2015
22.51
Con 32 voti favorevoli e 9 astensioni il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge (primo firmatario Fabiano Amati), con la quale si istituisce la Sezione regionale di vigilanza. Si tratta di un organismo la cui nascita è già contenuta implicitamente nella Riforma del sistema di governo regionale e territoriale per quello che concerne l'attribuzione delle funzioni di polizia provinciale con la collocazione del relativo personale. Le funzioni di questa sezione regionale sono essenzialmente ambientali. A questa si aggiunge però la vigilanza nelle sedi istituzionali della Regione con relativo transito organizzativo presso le Sezioni del personale attualmente in servizio, senza che questo comporti costi aggiuntivi. Tutto per unificare sotto un'unica funzione direttiva le mansioni di vigilanza in attività nell'Ente regionale. Per supplire alle perplessità di natura tecnico-contabile avanzate con i referti tecnici che hanno determinato il voto favorevole, ma condizionato, della prima Commissione bilancio, è stata modifica la originaria stesura con un emendamento proposto dal consigliere Amati.
Questo ha consentito di ovviare a qualunque questione pregiudiziale che avrebbe potuto intralciare il percorso dell'approvazione della pdl.
Con la nuova formulazione le risorse per il personale del Servizio di vigilanza saranno attinte dai capitoli di spesa per il personale. Le spese necessarie a finanziare la pdl andranno scomputate, pro quota, dalle risorse complessive destinate ai dipendenti delle province collocati in esubero. Quindi la nuova legge non comporta alcuna implicazione finanziaria a carico del bilancio regionale. La Giunta regionale, laddove lo riterrà necessario, avrà la possibilità di ricollocare il nucleo di Polizia provinciale negli organici delle agenzie regionali, conservando le stesse competenze. L'esercizio di tale discrezionalità consentirà alla Regione di adattare al meglio la scelta compiuta con la nascita del Servizio regionale di vigilanza ad imprevedibili eventualità. Nulla di fatto per l'ipotesi del Governo di inserire con un articolo aggiuntivo un nuovo assetto organizzativo delle Agenzie pugliesi. Una idea che il presidente Emiliano ha illustrato come necessaria per la ridefinizione della mission di queste strutture regionali, allo scopo prioritario di ridurre i costi ed eliminare eventuali sovrapposizioni. L'emendamento presentato da Mazzarano ed altri, con il quale si procedeva di fatto alla nomina di un Commissario straordinario con il mandato di 180 giorni massimo per effettuare la suddetta razionalizzazione del sistema delle Agenzie regionali, è stato ritirato.
Questo ha consentito di ovviare a qualunque questione pregiudiziale che avrebbe potuto intralciare il percorso dell'approvazione della pdl.
Con la nuova formulazione le risorse per il personale del Servizio di vigilanza saranno attinte dai capitoli di spesa per il personale. Le spese necessarie a finanziare la pdl andranno scomputate, pro quota, dalle risorse complessive destinate ai dipendenti delle province collocati in esubero. Quindi la nuova legge non comporta alcuna implicazione finanziaria a carico del bilancio regionale. La Giunta regionale, laddove lo riterrà necessario, avrà la possibilità di ricollocare il nucleo di Polizia provinciale negli organici delle agenzie regionali, conservando le stesse competenze. L'esercizio di tale discrezionalità consentirà alla Regione di adattare al meglio la scelta compiuta con la nascita del Servizio regionale di vigilanza ad imprevedibili eventualità. Nulla di fatto per l'ipotesi del Governo di inserire con un articolo aggiuntivo un nuovo assetto organizzativo delle Agenzie pugliesi. Una idea che il presidente Emiliano ha illustrato come necessaria per la ridefinizione della mission di queste strutture regionali, allo scopo prioritario di ridurre i costi ed eliminare eventuali sovrapposizioni. L'emendamento presentato da Mazzarano ed altri, con il quale si procedeva di fatto alla nomina di un Commissario straordinario con il mandato di 180 giorni massimo per effettuare la suddetta razionalizzazione del sistema delle Agenzie regionali, è stato ritirato.