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Futuro della Provincia BAT

Soluzione prospettata dal perspicace Sindaco di Bitonto. Una nuova provincia Bari-Bat sarebbe l'ennesima presa in giro

UNA NUOVA PROVINCIA BARI-BAT? STRATAGEMMA GIA' SCELTO DA MOLTI SINDACATI, ORDINI PROFESSIONALI E ASSOCIAZIONI. UN VERO INGANNO PER RIMESTOLARE IN PIU' PENTOLE E PER DIVIDERSI IN PIU' PIATTI, PROPRIO COME ACCADUTO PER LA BAT. SIAMO ANCORA E DI NUOVO ALLE GUERRE PUNICHE?

INTANTO IN CITTA' E' APPARSO UNO STRANO, ANONIMO, ILLEGALE E ABUSIVO MANIFESTO CHE INVITA I CITTADINI NON SI SA BENE A FARE COSA.
CHI E CHE STA DIETRO QUESTA AZIONE ANONIMA? PER QUALE FINE?

Pare che il Ministro Patroni Griffi avrebbe "aperto" alla soluzione prospettata dal perspicace Sindaco di Bitonto il quale, superando tutte le eccelse menti di notabili avvocati e navigati politici del territorio della sesta provincia esce fuori il coniglio dal cilindro e propone di fare ciò che in realtà continua ad esistere sin da quando esiste la cosiddetta provincia BAT che molti Ministri stanno ancora oggi ironizzando nel suo acronimo e nella sua natura ambigua.

Sono numerosissime, infatti, le associazioni, gli ordini professionali e i sindacati che continuano ancora oggi ad usare l'abbinamento BARI-BAT per poter girare anch'essi il mestolo in più pentole esattamente come vogliono continuare a fare i politici i quali osano ancor di più usando pentoloni da dividersi in più piatti.

Questa anomalia, in verità, avrebbe dovuto essere superata in tempi brevi ma ecco che, invece, si rivelerebbe essere ciò che qualcuno vorrebbe far passare come una geniata o una trovata scientificamente rilevante. A nostro avviso, invece trattasi di una grande ammucchiata pari alle nuove guerre puniche, come se quelle già consumate nella moribonda Bat non bastassero.

Una grande burrata per buongustai perché una nuova provincia Bari-Bat sarebbe l'ennesima presa in giro per tutta la popolazione, anche di quella dei comuni attualmente facenti parte della provincia di Bari perché così è vero che si andrebbe incontro ad un poltronificio, espressione che quando è stata usata dall'Assessore regionale Dentamaro per identificare altro episodio, è stata ritenuta tanto offensiva al punto da tenere successivamente isolata lo stesso assessore regionale da questo territorio tranne che per una sua venuta ad Andria dove, ben accetta, ha spiegato a politici e cittadini come stavano realmente le cose aprendo le menti a molti ciucci testoni.

Ci asteniamo da ogni commento circa l'eventuale nuova toponomastica di quest'altro bubbone che qualche buontempone si appresterebbe a proporre al Ministro senza meditare quel tanto che basta su che tipo di minestrone si andrebbe a comporre.
Allora i cittadini si stanno chiedendo: quale proposta arriverà a Roma da parte della Regione Puglia entro il 23 ottobre? Sicuramente non quella di una nuova provincia che vedrebbe una frammentazione certa del territorio di tipo geografico ma anche politico ed istituzionale. Diatribe che al Ministro non passerebbero certo inosservate dopo le sue recenti parole ed esternazioni sul cerbero.

Con questa frettolosa e azzardata raccolta firme che vorrebbe apparire "a mò" di un Referendum Popolare a supporto della congettura tutta politica dei custodi del poltronificio si rischia di far apparire all'esterno una volontà che non è affatto quella Popolare quindi nessuno osi portare come stendardo una volontà popolare che, con queste modalità di interpello, al punto da chiamarla sui manifesti "votazione", non esiste proprio.

Sono altri i modi per fare questa azione democratica e non averlo fatto finora dimostra quanto essa non sia stata voluta e il manifesto anonimo affisso in città è proprio la dimostrazione di quanto i deboli della democrazia vogliano nascondersi non avendo avuto la capacità di attuare regolamenti e norme per dare veramente la parola e voce ai cittadini.

Allora dietro quei manifesti anonimi ci sono i Suffeti decaduti? Dietro quei banchetti vedremo le solite e note hostess con minigonne e seno in vista, novelle del Boccaccio o peggio ancora politici che non hanno firmato il manifesto?
Rigettiamo come cittadini andriesi ma anche come cittadini italiani furbizie ed inganni a discapito della vera democrazia e partecipazione quindi se qualcuno vuole parlare al Popolo si attrezzi con strumenti adeguati e riconosciuti e non con inviti generici formulati a mezzo manifesti anonimi affissi negli spazi pubblici, sprovvisti di ragione sociale, di timbro dell'ufficio affissioni, delle generalità della tipografia che li ha prodotti e privi della cosa più importante e fondamentale cioè la firma di chi lo ha pensato, redatto e portato in affissione (se ci è arrivato!).

Un'ultima raccomandazione: attenti con la raccolta delle firme, quelle vere sono depositate presso gli Enti a cui ci siamo rivolti i quali non si sono mai degnati di tenerne conto, tentando di vanificare il lavoro di associazioni civiche che si sono seriamente impegnate per dare voce ai cittadini. Quelle voci vere e sincere subiscono ogni giorno e di continuo il becero tentativo di ammutinamento perché scomode e filtranti come il miglior acido che corrode il più duro dei metalli.
Domenica 14 ottobre, tutti sulla murgia a raccogliere cicorie e funghi e se pensate di andare a raccogliere castagne andateci pure, in città non c'è nulla di interessante e di nuovo da raccogliere.

Cordiali saluti.

Andria, 12 ottobre 2012

Il Presidente: Vincenzo Santovito
Manifesto Andria
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