Vita di città
Nel nome di Madre
La comunità piange la dipartita di Antonietta Persichella
Canosa - mercoledì 4 marzo 2020
23.50
Nei sentimenti umani, la comunità si stringe attorno alla famiglia per la prematura scomparsa della signora Antonietta Persichella. In questi mesi, il parroco della Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù, Don Vito Zinfollino ha seguito la vicenda dolorosa del male inesorabile, con la sua vicinanza al coniuge e al figlio Roberto della Classe 5 C del Liceo "Enrico Fermi" di Canosa. La signora Antonietta Persichella è stata rappresentante di classe per cinque anni e la dirigente, professoressa Nunzia Silvestri nel rapporto Scuola-Famiglia, la ricorda con stima per la sua dedizione amorevole e attenta alla carica e alle attività didattiche, sociali e culturali degli studenti. Non da meno la sua partecipazione come componente "contralto" del Coro Polifonico "don Attilio Paulicelli", diretto dal dottor Michele Greco che l'anno scorso ha celebrato il 50° anniversario di fondazione. "Nel nome di Madre", l'addio in memoria dalla poesia che dedichiamo alle mamme rapite dalla malattia e ai figli orfani della mano materna.
Nel nome di madre
Quando il grembo di donna
si fa madre, genera la vita,
vita di amore, parto di dolore,
«in dolores paries»
nel verso delle Sacre Scritture.
Ma quel dolore genera amore,
amore dei figli allattati,
amore dei figli allevati,
amore dei figli educati.
Così la mano materna
prende per mano suo figlio,
lo accompagna per strada,
lo accompagna in Chiesa,
lo accompagna a Scuola,
e di Lui si fa Rappresentante,
con la Classe come viandante.
Ma poi un giorno senza Levante
il buio oscura il sole e le parole,
parole che si fanno mute in petto,
nel petto di madre, culla di affetto.
Fu Maria Madre Addolorata
che nella Pietà tra le sue braccia
prese il Figlio volgendo la faccia,
ma il Mistero umano della Croce
anche si rovescia nell'abbraccio
e Ti consegna anzitempo all'Eterno
alla fine di un aspro gelido Inverno.
Lo raccontava a noi un ragazzo,
che divenne Giovanni Paolo II,
Lui affidò sua madre al mondo
per invocare la Madre del mondo.
Mamma mia!
parola di umana poesia,
parola santa di Ave Maria.
Ti salutiamo mamma Antonietta,
non ancora bianca nei capelli,
dipartita da questa bella vita,
scomparsa ancora in servizio,
in cielo dove ha nuovo inizio.
Lassù continui ad essere madre,
quaggiù si cresce ora più in fretta,
continua la vita che hai generato,
continua la vita che hai amato,
in questo offuscato Creato
che canta "sii lodato".
Lassù canta la tua voce ascesa
e si leva dalla Corale di Chiesa.
In questa Chiesa di paese,
le lacrime come petali di rose
di Santa Teresa del Bambino Gesù
cadono a pioggia dal cielo,
così sono le mani di una mamma
che cadono dal cielo come carezza,
con la Misericordia Divina carezza.
Nel nome del Padre,
è il Segno della Croce,
nel nome del Signore
è il cammino della Pace,
nel nome di Madre
è l'addio filiale.
Vivi Tonia lassù,
e dacci la mano quaggiù
.... e così sia!
Maestro Peppino Di Nunno
In condivisione della dirigente del Liceo "E. Fermi" di Canosa, professoressa Nunzia Silvestri, della professoressa Rosanna Di Nunno, del parroco della Chiesa di Santa Teresa, Don Vito Zinfollino, dei compagni di Classe 5 C del figlio Roberto e della Redazione di Canosaweb che esprime le sentite condoglianze alla famiglia .
Nel nome di madre
Quando il grembo di donna
si fa madre, genera la vita,
vita di amore, parto di dolore,
«in dolores paries»
nel verso delle Sacre Scritture.
Ma quel dolore genera amore,
amore dei figli allattati,
amore dei figli allevati,
amore dei figli educati.
Così la mano materna
prende per mano suo figlio,
lo accompagna per strada,
lo accompagna in Chiesa,
lo accompagna a Scuola,
e di Lui si fa Rappresentante,
con la Classe come viandante.
Ma poi un giorno senza Levante
il buio oscura il sole e le parole,
parole che si fanno mute in petto,
nel petto di madre, culla di affetto.
Fu Maria Madre Addolorata
che nella Pietà tra le sue braccia
prese il Figlio volgendo la faccia,
ma il Mistero umano della Croce
anche si rovescia nell'abbraccio
e Ti consegna anzitempo all'Eterno
alla fine di un aspro gelido Inverno.
Lo raccontava a noi un ragazzo,
che divenne Giovanni Paolo II,
Lui affidò sua madre al mondo
per invocare la Madre del mondo.
Mamma mia!
parola di umana poesia,
parola santa di Ave Maria.
Ti salutiamo mamma Antonietta,
non ancora bianca nei capelli,
dipartita da questa bella vita,
scomparsa ancora in servizio,
in cielo dove ha nuovo inizio.
Lassù continui ad essere madre,
quaggiù si cresce ora più in fretta,
continua la vita che hai generato,
continua la vita che hai amato,
in questo offuscato Creato
che canta "sii lodato".
Lassù canta la tua voce ascesa
e si leva dalla Corale di Chiesa.
In questa Chiesa di paese,
le lacrime come petali di rose
di Santa Teresa del Bambino Gesù
cadono a pioggia dal cielo,
così sono le mani di una mamma
che cadono dal cielo come carezza,
con la Misericordia Divina carezza.
Nel nome del Padre,
è il Segno della Croce,
nel nome del Signore
è il cammino della Pace,
nel nome di Madre
è l'addio filiale.
Vivi Tonia lassù,
e dacci la mano quaggiù
.... e così sia!
Maestro Peppino Di Nunno
In condivisione della dirigente del Liceo "E. Fermi" di Canosa, professoressa Nunzia Silvestri, della professoressa Rosanna Di Nunno, del parroco della Chiesa di Santa Teresa, Don Vito Zinfollino, dei compagni di Classe 5 C del figlio Roberto e della Redazione di Canosaweb che esprime le sentite condoglianze alla famiglia .