Cronaca
Non è possibile tacere di fronte a tanta pochezza
Interviene Antonucci sulla vicenda dell’uomo legato ad un albero
BAT - giovedì 1 ottobre 2015
23.16
"Siamo tutti quanti responsabili, quando accadono cose di questo genere siamo tutti quanti responsabili. L'idea che ci siano 'persone' che non abbiano altro di meglio da fare che legare ad un albero un uomo con del nastro adesivo per poi fotografarlo e magari pubblicare lo scatto in rete come si fa quando si esibisce un 'trofeo' rappresenta una pura degenerazione dell'utilizzo dei social". Commenta così il segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci, la notizia dell'uomo legato ad un albero con lo scotch ad Andria la cui foto sta girando in queste ore su internet.
"Avremmo voluto non intervenire sulla vicenda per non fare da cassa di risonanza a tanta stupidità e pochezza ma non possiamo rimanere silenti di fronte a chi si prende gioco di un altro uomo forte del fatto di avere di fronte una persona che non ha i mezzi per difendersi e ribellarsi. È una brutta storia che ci deve richiamare tutti all'ordine perché è evidente che da quello scatto traspare il concetto che il diverso, in quanto tale, va colpito, deriso e umiliato, tanto lui è diverso".
"Le istituzioni, la scuola e le famiglie, devono intervenire immediatamente per bloccare questa degenerazione. Al di là del clamore mediatico che si sta creando intorno a questa vicenda, il dato che maggiormente deve farci riflettere è che oltre ad essere colpevoli gli autori di questo vile gesto sono altrettanto colpevoli, se non anche di più, tutti coloro i quali hanno assistito a questa 'bravata' e non sono intervenuti, quelli che hanno voltato la testa dall'altra parte o peggio ancora chi ha riso di fronte a quell'uomo o chi lo ha fotografato e pubblicato lo scatto in rete. Ed ecco che in una situazione del genere siamo tutti quanti responsabili, per questo noi per primi chiediamo scusa a quest'uomo. Infine un appello ai genitori, nessuno che tenti in qualche modo di giustificare i propri figli parlando di uno 'scherzo' o di una 'ragazzata'. Non sarebbe giusto".
Ufficio Stampa CGIL BAT Michela Alicino
"Avremmo voluto non intervenire sulla vicenda per non fare da cassa di risonanza a tanta stupidità e pochezza ma non possiamo rimanere silenti di fronte a chi si prende gioco di un altro uomo forte del fatto di avere di fronte una persona che non ha i mezzi per difendersi e ribellarsi. È una brutta storia che ci deve richiamare tutti all'ordine perché è evidente che da quello scatto traspare il concetto che il diverso, in quanto tale, va colpito, deriso e umiliato, tanto lui è diverso".
"Le istituzioni, la scuola e le famiglie, devono intervenire immediatamente per bloccare questa degenerazione. Al di là del clamore mediatico che si sta creando intorno a questa vicenda, il dato che maggiormente deve farci riflettere è che oltre ad essere colpevoli gli autori di questo vile gesto sono altrettanto colpevoli, se non anche di più, tutti coloro i quali hanno assistito a questa 'bravata' e non sono intervenuti, quelli che hanno voltato la testa dall'altra parte o peggio ancora chi ha riso di fronte a quell'uomo o chi lo ha fotografato e pubblicato lo scatto in rete. Ed ecco che in una situazione del genere siamo tutti quanti responsabili, per questo noi per primi chiediamo scusa a quest'uomo. Infine un appello ai genitori, nessuno che tenti in qualche modo di giustificare i propri figli parlando di uno 'scherzo' o di una 'ragazzata'. Non sarebbe giusto".
Ufficio Stampa CGIL BAT Michela Alicino