Amministrazioni ed Enti
Nuove norme per il randagismo, sì del Consiglio regionale
Emiliano: "Un grande passo di civiltà della Regione Puglia che ci riempie di orgoglio”.
Puglia - martedì 28 gennaio 2020
22.44
Il Consiglio regionale, dopo quattro ore di discussione, 35 emendamenti (la maggior parte dei quali del Governo) ha approvato, con un solo astenuto, il disegno di legge contenente norme sul controllo del randagismo, dell'anagrafe canina e la protezione degli animali di affezione, con la contestuale abrogazione della legge regionale numero 12 del 1995, sempre inerente la tutela degli animali di affezione e di prevenzione del randagismo. Il testo normativo scaturisce in conseguenza della sempre più incalzante esigenza, avvertita su tutto il territorio pugliese, di superare il contenuto normativo della legge regionale vigente e risalente al 1995, tenendo presente che le altre regioni hanno già da tempo introdotto nuovi modelli, nel solco di un approccio culturale che punta al benessere animale. Il nuovo testo, inoltre, si adegua ai recenti interventi normativi nazionali, recepisce quelli comunitari che allargano le missioni di intervento normativo ben oltre i precedenti confini legislativi nazionali, ampliando gli ambiti di azione a tutte le specie animali contenute nei regolamenti comunitari.
Recepisce anche le più recenti sentenze della Corte Costituzionale in particolare quella che nel 2016 ha dichiarato l'illegittimità della legge regionale vigente, la 12/1995 nella parte in cui impedisce ai privati di ottenere la concessione per canili e gattai. Vengono definite le competenze della Regione, dei Comuni ai fini del risanamento o costruzione dei canili sanitari. Sono stabiliti i requisiti delle strutture di ricovero e gli obblighi dei gestori nella conduzione di queste strutture. Sono normati l'affido e l'adozione, la rinuncia e l'eutanasia, il recupero dei cani randagi, la protezione dei gatti, le competenze delle Asl e le prestazioni sanitarie. È istituita l'anagrafe degli animali d'affezione e da parte della Regione e delle Asl è prevista la promozione della conoscenza e la diffusione dei metodi per il controllo della riproduzione degli animali. Sarà istituita una Commissione regionale che avrà il compito di coordinatore, sovrintendere e controllare gli interventi necessari all'attuazione della legge. Le attività delle associazioni per la protezione degli animali iscritte all'Albo regionale, non dovranno avere fini di lucro. È regolamentata l'esposizione e la vendita di cani e gatti, così come l'addestramento e l'educazione. Viene tutelato il benessere di questi animali, consentendo il libero accesso ai giardini, parchi, luoghi pubblici, esercizi commerciali e sui mezzi di trasporto pubblico. Alla vigilanza sull'osservanza delle disposizioni contenute nel testo di legge sono preposto gli organi di vigilanza. Per il presidente Emiliano si tratta di una legge qualificante che punta alla riduzione della spesa pubblica ed al benessere degli animali di affezione. Per l'opposizione di centrodestra si tratta invece del "solito contenitore vuoto, una legge di principi, molti dei quali già contenuti nelle leggi dello Stato, ma soprattutto, così come recita la norma finanziaria, non sono previsti oneri a carico della Regione, ma scarica tutto sui Comuni e sulle Asl".
"La nuova legge sul randagismo è finalmente realtà. Un grande passo di civiltà della Regione Puglia che ci riempie di orgoglio". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commentando l'approvazione da parte del Consiglio regionale delle nuove norme sul randagismo. "Abbiamo incontrato le associazioni pugliesi che ogni giorno si prendono cura dei nostri amici a quattro zampe - ha detto Emiliano - Questa legge è frutto dell'impegno, dell'abnegazione e della grandissima sensibilità di chi nei canili ci vive quotidianamente e mi riferisco ai volontari, agli operatori, ai medici veterinari. Aver dialogato con loro costruito la norma partendo da chi ha cognizione reale della situazione, ha portato oggi il Consiglio regionale ad approvare una legge molto moderna in materia. Perché un buon governo deve fare questo: scrivere il presente e il futuro insieme ai cittadini. Questa nuovo disegno di legge, che abroga quella del 1995, è un risultato storico, che potenzia il controllo del randagismo, rafforza il significato dell'anagrafe degli animali d'affezione e soprattutto struttura una reale protezione degli animali, normando la gestione delle strutture, l'affido e l'adozione. Una legge che finalmente consentirà il libero accesso dei migliori amici dell'uomo ai luoghi pubblici, ai locali commerciali e sui mezzi di trasporto. Una misura che riduce la spesa pubblica ma soprattutto che si prende cura dei più indifesi".
Recepisce anche le più recenti sentenze della Corte Costituzionale in particolare quella che nel 2016 ha dichiarato l'illegittimità della legge regionale vigente, la 12/1995 nella parte in cui impedisce ai privati di ottenere la concessione per canili e gattai. Vengono definite le competenze della Regione, dei Comuni ai fini del risanamento o costruzione dei canili sanitari. Sono stabiliti i requisiti delle strutture di ricovero e gli obblighi dei gestori nella conduzione di queste strutture. Sono normati l'affido e l'adozione, la rinuncia e l'eutanasia, il recupero dei cani randagi, la protezione dei gatti, le competenze delle Asl e le prestazioni sanitarie. È istituita l'anagrafe degli animali d'affezione e da parte della Regione e delle Asl è prevista la promozione della conoscenza e la diffusione dei metodi per il controllo della riproduzione degli animali. Sarà istituita una Commissione regionale che avrà il compito di coordinatore, sovrintendere e controllare gli interventi necessari all'attuazione della legge. Le attività delle associazioni per la protezione degli animali iscritte all'Albo regionale, non dovranno avere fini di lucro. È regolamentata l'esposizione e la vendita di cani e gatti, così come l'addestramento e l'educazione. Viene tutelato il benessere di questi animali, consentendo il libero accesso ai giardini, parchi, luoghi pubblici, esercizi commerciali e sui mezzi di trasporto pubblico. Alla vigilanza sull'osservanza delle disposizioni contenute nel testo di legge sono preposto gli organi di vigilanza. Per il presidente Emiliano si tratta di una legge qualificante che punta alla riduzione della spesa pubblica ed al benessere degli animali di affezione. Per l'opposizione di centrodestra si tratta invece del "solito contenitore vuoto, una legge di principi, molti dei quali già contenuti nelle leggi dello Stato, ma soprattutto, così come recita la norma finanziaria, non sono previsti oneri a carico della Regione, ma scarica tutto sui Comuni e sulle Asl".
"La nuova legge sul randagismo è finalmente realtà. Un grande passo di civiltà della Regione Puglia che ci riempie di orgoglio". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commentando l'approvazione da parte del Consiglio regionale delle nuove norme sul randagismo. "Abbiamo incontrato le associazioni pugliesi che ogni giorno si prendono cura dei nostri amici a quattro zampe - ha detto Emiliano - Questa legge è frutto dell'impegno, dell'abnegazione e della grandissima sensibilità di chi nei canili ci vive quotidianamente e mi riferisco ai volontari, agli operatori, ai medici veterinari. Aver dialogato con loro costruito la norma partendo da chi ha cognizione reale della situazione, ha portato oggi il Consiglio regionale ad approvare una legge molto moderna in materia. Perché un buon governo deve fare questo: scrivere il presente e il futuro insieme ai cittadini. Questa nuovo disegno di legge, che abroga quella del 1995, è un risultato storico, che potenzia il controllo del randagismo, rafforza il significato dell'anagrafe degli animali d'affezione e soprattutto struttura una reale protezione degli animali, normando la gestione delle strutture, l'affido e l'adozione. Una legge che finalmente consentirà il libero accesso dei migliori amici dell'uomo ai luoghi pubblici, ai locali commerciali e sui mezzi di trasporto. Una misura che riduce la spesa pubblica ma soprattutto che si prende cura dei più indifesi".