Territorio
Nuovo ospedale da localizzare nel territorio della Bat
Una nuova struttura ospedaliera tra Andria e Corato?. Salvaguardare l'interesse ed i bisogni della gente
Canosa - giovedì 17 maggio 2012
17.20
«Una nuova struttura ospedaliera tra Andria e Corato? Lo apprendo da notizie di stampa e penso si tratti di una soluzione nefasta».
E' quanto afferma il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola, in merito alla realizzazione, prevista nella programmazione regionale, di un nuovo ospedale da localizzare nel territorio della Bat che, stando a quanto riportato nei giorni scorsi da alcuni organi di informazione, potrebbe essere ubicato tra le città di Andria e Corato.
A tal riguardo, il Presidente Ventola ha scritto al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, all'Assessore regionale alle Politiche della Salute Ettore Attollini, all'Assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati e, per conoscenza, al Direttore Generale della Asl Bat, Giovanni Gorgoni.
«Tale ipotesi - si legge nella nota a firma del Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani - sarebbe lontana da ogni valutazione emersa nella competente Assemblea dei Sindaci della Asl Bat in cui si era optato per un ospedale da realizzare nell'agro di Andria, direttrice Andria-Canosa, su terreni del patrimonio pubblico, di cui come Provincia avevamo già manifestato la nostra disponibilità. Sarebbe assurdo - spiega ancora Ventola - se chi ha responsabilità decisionali non si faccia carico di quanto già subito dalle comunità direttamente interessate, che hanno visto drasticamente azzerare l'offerta assistenziale ospedaliera (basti pensare alla chiusura degli ospedali di Minervino Murge e Spinazzola).
I principi e le finalità di qualità, appropriatezza e contenimento della spesa del Piano regionale di riordino ospedaliero possono e devono essere coniugati con i bisogni e con i costi sociali che le scelte di chi governa provocano sulla gente, ed in particolar modo sulle fasce più deboli. Sono convinto che la coerenza tra le affermazioni di principio e l'operare di un pubblico amministratore si misuri proprio quando le scelte ci mettono in condizione di mirare al primario obiettivo di salvaguardare l'interesse ed i bisogni della gente.
E questo in tempi più celeri possibile, se si considera che il nostro territorio provinciale soffre per indici di ospedalizzazione più bassi dell'intero contesto regionale. Pertanto - conclude Ventola -, un'offerta più adeguata in termini di avanguardia, quanto ad efficacia ed efficienza, che risponda alla domanda di salute ed alle aspettative professionali dei nostri operatori, necessita di una pronta ed affidabile risposta. Da tempo la stiamo ancora aspettando!».
E' quanto afferma il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola, in merito alla realizzazione, prevista nella programmazione regionale, di un nuovo ospedale da localizzare nel territorio della Bat che, stando a quanto riportato nei giorni scorsi da alcuni organi di informazione, potrebbe essere ubicato tra le città di Andria e Corato.
A tal riguardo, il Presidente Ventola ha scritto al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, all'Assessore regionale alle Politiche della Salute Ettore Attollini, all'Assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati e, per conoscenza, al Direttore Generale della Asl Bat, Giovanni Gorgoni.
«Tale ipotesi - si legge nella nota a firma del Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani - sarebbe lontana da ogni valutazione emersa nella competente Assemblea dei Sindaci della Asl Bat in cui si era optato per un ospedale da realizzare nell'agro di Andria, direttrice Andria-Canosa, su terreni del patrimonio pubblico, di cui come Provincia avevamo già manifestato la nostra disponibilità. Sarebbe assurdo - spiega ancora Ventola - se chi ha responsabilità decisionali non si faccia carico di quanto già subito dalle comunità direttamente interessate, che hanno visto drasticamente azzerare l'offerta assistenziale ospedaliera (basti pensare alla chiusura degli ospedali di Minervino Murge e Spinazzola).
I principi e le finalità di qualità, appropriatezza e contenimento della spesa del Piano regionale di riordino ospedaliero possono e devono essere coniugati con i bisogni e con i costi sociali che le scelte di chi governa provocano sulla gente, ed in particolar modo sulle fasce più deboli. Sono convinto che la coerenza tra le affermazioni di principio e l'operare di un pubblico amministratore si misuri proprio quando le scelte ci mettono in condizione di mirare al primario obiettivo di salvaguardare l'interesse ed i bisogni della gente.
E questo in tempi più celeri possibile, se si considera che il nostro territorio provinciale soffre per indici di ospedalizzazione più bassi dell'intero contesto regionale. Pertanto - conclude Ventola -, un'offerta più adeguata in termini di avanguardia, quanto ad efficacia ed efficienza, che risponda alla domanda di salute ed alle aspettative professionali dei nostri operatori, necessita di una pronta ed affidabile risposta. Da tempo la stiamo ancora aspettando!».