Vita di città
Oggi è il compleanno più importante di tutti gli italiani
Il discorso del sindaco di Canosa, Vito Malcangio alla cerimonia della Festa della Repubblica Italiana
Canosa - venerdì 2 giugno 2023
14.48
La deposizione di una corona d'alloro al Monumento dei Caduti nella Villa Comunale da parte del sindaco di Canosa di Puglia, Vito Malcangio ed un momento di riflessione e preghiera con il parroco Don Felice Bacco sono stati tra i momenti salienti della cerimonia della Festa Repubblica Italiana svoltasi in tarda mattinata. «Il 2 giugno 1946 è iniziata una nuova fase storica per la nostra Nazione – ha esordito così il primo cittadino, dott. Vito Malcangio - una nuova pagina fatta di pace e di democrazia. Gli italiani con un Referendum Istituzionale furono chiamati a scegliere fra Repubblica e Monarchia sentendosi tutti parte di un progetto comune fatto di grandi ideali. Decisero per La Repubblica! "Res Publica" che significa Cosa del Popolo, fondata su valori come democrazia, libertà, giustizia, uguaglianza, solidarietà ed il riconoscimento di diritti e di doveri. La nostra giovane Repubblica Italiana che oggi compie 77 anni ha dovuto superare tante difficoltà: dal terrorismo, alle stragi mafiose, ai rapimenti ed uccisioni di uomini delle Istituzioni, alle tante calamità naturali che hanno causato migliaia di morti. E qui il pensiero solidale è rivolto alle vittime delle alluvioni dei giorni scorsi che hanno colpito la nostra Italia ed in particolare ai romagnoli che con dignità, orgoglio e spirito di appartenenza, insieme a tantissimi volontari, stanno reagendo con determinazione per salvare il proprio territorio, le proprie case, le proprie aziende. Il mio pensiero di ringraziamento - ha continuato il sindaco - è rivolto agli uomini e alle donne in divisa che garantiscono ogni giorno la nostra sicurezza, a coloro che sono impegnati all'estero in missioni a tutela e garanzia della pace, ai nostri Patrioti che hanno perso la vita nell'espletamento del proprio lavoro a servizio della nostra Repubblica. Oggi è il compleanno più importante di tutti gli italiani e dev'essere festeggiato da tutti nel migliore dei modi. Credo, per quanto mi riguarda, osservando il tricolore e pensando alla nostra prestigiosa e gloriosa storia, di poter affermare che il modo migliore per festeggiare sia confermare convintamene il giuramento che ho fatto da Sindaco, amministrando ed osservando lealmente la Costituzione Italiana nel rispetto reciproco di tutti i miei concittadini, impegnandomi - ha concluso il Sindaco di Canosa Vito Malcangio - con tutte le mie forze e l'amore che provo per la nostra Canosa. Viva la Repubblica Italiana!».
Alla cerimonia del 77° Anniversario della Repubblica Italiana, allietata dalle musiche della Banda "G. Verdi" di Canosa di Puglia, hanno preso parte le autorità civili, militari e religiose, le rappresentanze delle associazioni d'arma con gonfaloni e labari, le delegazioni degli istituti comprensivi "Foscolo –Lomanto" e "Carella-Losito-Marconi", le associazioni di volontariato e culturali. Nel corso della cerimonia sono intervenuti gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Foscolo –Lomanto" che hanno interpretato la Costituzione, il testo più importante della Repubblica Italiana tra gli applausi della gente e le congratulazioni del primo cittadino di Canosa dottor Vito Malcangio e delle autorità presenti.
Foto a cura di Savino Mazzarella
Riproduzione@riservata
Alla cerimonia del 77° Anniversario della Repubblica Italiana, allietata dalle musiche della Banda "G. Verdi" di Canosa di Puglia, hanno preso parte le autorità civili, militari e religiose, le rappresentanze delle associazioni d'arma con gonfaloni e labari, le delegazioni degli istituti comprensivi "Foscolo –Lomanto" e "Carella-Losito-Marconi", le associazioni di volontariato e culturali. Nel corso della cerimonia sono intervenuti gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Foscolo –Lomanto" che hanno interpretato la Costituzione, il testo più importante della Repubblica Italiana tra gli applausi della gente e le congratulazioni del primo cittadino di Canosa dottor Vito Malcangio e delle autorità presenti.
Foto a cura di Savino Mazzarella
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