Cronaca
Operazione “BLACK FIRE”
Sgominata organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti
Puglia - mercoledì 9 maggio 2018
15.26
I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari del Comando Carabinieri Tutela per l'Ambiente e del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, nel proseguo dell'attività investigativa convenzionalmente denominata "BLACK FIRE" connessa all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'Amministratore di due società di gestione di rifiuti speciali di Foggia e provincia per traffico e combustione di rifiuti, hanno eseguito, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ulteriori 4 ordinanze di custodia cautelare a personaggi di spicco della criminalità foggiana già pluripregiudicati per reati inerenti sostanze stupefacenti, reati contro il patrimonio e truffa, oltre che ai danni di persone come lesioni e minacce, oltre che reati ambientali specifici come gestione illecita di rifiuti speciali. L'organizzazione infatti, al fine di conseguire un ingiusto profitto rappresentato dal risparmio di spesa derivante dalla mancata attivazione delle corrette procedure di gestione del rifiuti prescritte dalla legge, con più operazioni e attraverso l'allestimento di mezzi ed attività continuative organizzate, hanno gestito abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti speciali conferiti da una società di San Severo, trasportandoli e incendiandoli illecitamente in agro di San Severo, Apricena, Torremaggiore e Foggia. Gli arrestati sono stati tradotti presso le loro abitazioni perché accertatamente resosi responsabili di traffico ed incendio di rifiuti, nonché di realizzazione e gestione di discariche abusive. Più precisamente, i rifiuti speciali in balle, per lo più composti da materiale plastico ed indifferenziato, provenienti dalla raccolta differenziata effettuata nei comuni del capoluogo dauno, dopo essere stati raccolti e trasportati da una società di trasporti presso il sito di stoccaggio della società per recupero rifiuti di San Severo, invece di essere conferiti presso le discariche autorizzate, con il favore della notte sono stati trasportati ed abbandonati su terreni coltivati e dati alle fiamme oppure sono stati trasportati e stoccati per qualche settimana presso capannoni abbandonati occupati abusivamente per poi essere ivi completamente incendiati. Nella stessa operazione sono stati posti i sigilli ad una intera azienda per la gestione rifiuti, conti correnti bancari ed automezzi pesanti per un valore totale di euro 1.500.000 (euro un milione e cinquecentomila), i cui proventi verranno utilizzati per riparare il danno ambientale. Incalcolabile rimane il danno alla salute per tutti quei cittadini costretti a respirare residui di combustione incontrollata di rifiuti.