Ospedale: il sindaco esprime soddisfazione per il “Centro Risvegli”

"La possibilità di attivare il Centro risvegli a Canosa è il risultato di una lunga e tenace battaglia dell'Amministrazione comunale tesa alla verifica e alla concreta attuazione di tutti i presupposti normativi ed amministrativi idonei a garantire alla nostra città la presenza di una struttura così importante". Con queste parole il sindaco Ernesto La Salvia esprime piena soddisfazione per la realizzazione del "Centro Risvegli" presso l'ospedale di Canosa, a seguito della determina dirigenziale regionale n. 258 del 17 ottobre, che ha dato parere favorevole di compatibilità al fabbisogno regionale per la realizzazione di una struttura extra-ospedaliera "Centro Risvegli" a Canosa di Puglia.

"Abbiamo lavorato per mesi in tale direzione - ha sottolineato il primo cittadino - . Come richiesto dal Comune, la Regione e la Asl hanno avviato la prima fase dell'attivazione del "Centro risvegli" che diventerà il punto di riferimento non solo per la Asl Bat, ma anche per la Capitanata e per il territorio extraregionale limitrofo".
La Regione Puglia ha previsto un «Modello assistenziale riabilitativo e di presa in carico di soggetti in stato vegetativo e stato di minima coscienza» con la realizzazione di tre Centri Risvegli in tutta la Regione: uno per l'area Sud (Taranto, Brindisi e Lecce) che avrà sede a Ceglie Messapica, uno per l'area barese e uno per l'intera area Nord della Puglia, che sarà realizzato proprio a Canosa.
Il Centro Risvegli avrà 10 posti letto per la riabilitazione post acuta intensiva residenziale, 10 posti letto per la riabilitazione post acuta estensiva residenziale, una unità riabilitativa estensiva semiresidenziale per dieci utenti e una speciale unità di accoglienza permanente di 15 posti letto.

Sin dal 17 gennaio scorso, mentre continuava l'occupazione dell'ospedale di Canosa da parte del "Comitato spontaneo cittadino a difesa dell'ospedale di Canosa B619", il sindaco aveva incontrato l'allora assessore regionale alla Sanità, Ettore Attolini e il dirigente della Asl Bat, Giovanni Gorgoni, e proposto l'attivazione del Centro Risvegli. "Le nostre richieste erano state ascoltate ma non ancora ufficialmente accettate da parte della Regione - ha raccontato il sindaco - . Le trattative sul futuro del nostro ospedale sono proseguite senza sosta e, già da allora, ottenemmo rassicurazioni sulla volontà di non chiudere la struttura ma di potenziarla riguardo al numero dei posti letto, per farla divenire una struttura a vocazione riabilitativa e geriatrica, non più legata, quindi, all'urgenza".

"A dispetto delle solite vuote polemiche dell'opposizione e nell'ambito di un Piano di riordino ospedaliero fortemente penalizzante per moltissimi comuni della Regione - ha continuato il sindaco -, l'Amministrazione comunale ha lavorato in silenzio e alacremente per dare un futuro al nostro ospedale, che, attraverso l'attivazione del Centro risvegli sarà un punto di riferimento strategico per un bacino di utenza molto ampio".

"Inoltre, tra qualche giorno l'ospedale di Canosa offrirà un nuovo servizio di "Day Surgery" - ha annunciato La Salvia -, ovvero un "Day Hospital" chirurgico, con un regime di ricovero che non prevede pernottamenti: l'ingresso, l'intervento e la dimissione avvengono nello stesso giorno, dalle 8 alle 20.00". Il Day Surgery (chirurgia di un giorno) effettuerà interventi di piccola chirurgia generale, chirurgia erniaria, flebologica, oculistica, urologica, proctologica.


Ulteriori dettagli sul complessivo processo di riconversione dell'ospedale saranno illustrati a Canosa il 28 ottobre alle 15.00 nel corso di un incontro, richiesto dall'Amministrazione La Salvia, tra l'assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, gli amministratori e i cittadini.

ufficio stampa
Francesca Lombardi