Amministrazioni ed Enti
Parco Naturale in Contrada Tufarelle
È necessario, dunque, riperimetrare la zona, d’intesa con il Comune di Minervino. Fatte salve le attività in corso di esercizio
Canosa - lunedì 5 febbraio 2007
12.04
Comunicato Stampa
15 gennaio 2007
Contrada Tufarelle: il Consiglio vota per la destinazione a "parco naturale"
Definitivamente approvata, il 12 gennaio scorso, dal Consiglio comunale la variante al "Piano regolatore generale" che destina la zona di Contrada Tufarelle a "parco naturale e verde di rimboschimento", fatte salve le attività in corso di esercizio e legittimamente autorizzate.
È stato dunque confermata la volontà che lo stesso Consiglio aveva espresso il 9 novembre scorso, quando è stata affrontata, ancora una volta, la situazione di contrada Tufarelle, dove insistono due discariche di rifiuti speciali non tossici e non nocivi (delle ditte "Bleu" e "Cobema"- quest'ultima non più in esercizio dall'aprile 2005), uno stabilimento per il trattamento di acque reflue (della Solvic), ed è in fase di costruzione una centrale termoelettrica (Solvic) alimentata da biomasse.
Sarà assoggettata, fatte salve le attività esistenti, la parte di territorio di contrada Tufarelle già zonizzata nel vigente PRG come zone "D3" e "D4" a vincolo speciale con prescrizione di inedificabilità assoluta in rapporto alle specifiche condizioni idrogeologiche, al fine della conservazione del suolo, della tutela dell'ambiente e della prevenzione contro effetti dannosi di interventi antropici;
Per le aree nelle quali sono presenti cave dismesse da risanare o cave ancora in attività, potranno, inoltre, essere eseguiti esclusivamente interventi pubblici o di interesse pubblico ecosostenbili mirati alla salvaguardia dell'ambiente, nonché di bonifica ambientale. Per di più sarà eseguita, ove possibile, l'opera di recupero e di risanamento delle cave dismesse per eventuali itinerari turistici legati alla importanza geomorfologia del territorio per la presenza del tufo canosino quale importante risorsa locale negli anni.
Continua concretamente dunque il consapevole e responsabile percorso per difendere a spada tratta il proprio territorio dalle insidie dell'inquinamento e del degrado. L'Amministrazione Ventola ha innescato una serie di provvedimenti volti alla salvaguardia dell'ambiente e alla tutela della salute pubblica, che allontanano la minaccia degli insediamenti futuri previsti nell'area, e propone al Comune di Minervino di adottare analogo provvedimento per i propri territori ricadenti nella stessa contrada. "Non si può tornare indietro nel tempo – ha commentato il sindaco di Canosa, Francesco Ventola – ma certamente molto si può fare affinché le generazioni future non debbano affrontare ciò che, in materia ambientale, stiamo affrontando noi. È necessario, dunque, riperimetrare la zona, d'intesa con il Comune di Minervino, affinché siano imposti vincoli specifici che tutelino e condizionino ogni possibile iniziativa. Un nodo indissolvibile, dunque, per il redigendo Piano regionale dei Rifiuti speciali (che le disposizioni europee impongono di redigere entro giugno 2007, ndr), perché non si possano più insediare nuove discariche, ma che piuttosto si possa dare il via a progetti di recupero di tutta quell'area".
"Con questi provvedimenti - ha concluso il sindaco - diamo il via ad un nuovo percorso che vede interprete e protagonista attiva la città di Canosa, nel governare in piena autonomia il proprio territorio senza alcuna imposizione dall'alto".
ufficio stampa comunale
Francesca Lombardi
15 gennaio 2007
Contrada Tufarelle: il Consiglio vota per la destinazione a "parco naturale"
Definitivamente approvata, il 12 gennaio scorso, dal Consiglio comunale la variante al "Piano regolatore generale" che destina la zona di Contrada Tufarelle a "parco naturale e verde di rimboschimento", fatte salve le attività in corso di esercizio e legittimamente autorizzate.
È stato dunque confermata la volontà che lo stesso Consiglio aveva espresso il 9 novembre scorso, quando è stata affrontata, ancora una volta, la situazione di contrada Tufarelle, dove insistono due discariche di rifiuti speciali non tossici e non nocivi (delle ditte "Bleu" e "Cobema"- quest'ultima non più in esercizio dall'aprile 2005), uno stabilimento per il trattamento di acque reflue (della Solvic), ed è in fase di costruzione una centrale termoelettrica (Solvic) alimentata da biomasse.
Sarà assoggettata, fatte salve le attività esistenti, la parte di territorio di contrada Tufarelle già zonizzata nel vigente PRG come zone "D3" e "D4" a vincolo speciale con prescrizione di inedificabilità assoluta in rapporto alle specifiche condizioni idrogeologiche, al fine della conservazione del suolo, della tutela dell'ambiente e della prevenzione contro effetti dannosi di interventi antropici;
Per le aree nelle quali sono presenti cave dismesse da risanare o cave ancora in attività, potranno, inoltre, essere eseguiti esclusivamente interventi pubblici o di interesse pubblico ecosostenbili mirati alla salvaguardia dell'ambiente, nonché di bonifica ambientale. Per di più sarà eseguita, ove possibile, l'opera di recupero e di risanamento delle cave dismesse per eventuali itinerari turistici legati alla importanza geomorfologia del territorio per la presenza del tufo canosino quale importante risorsa locale negli anni.
Continua concretamente dunque il consapevole e responsabile percorso per difendere a spada tratta il proprio territorio dalle insidie dell'inquinamento e del degrado. L'Amministrazione Ventola ha innescato una serie di provvedimenti volti alla salvaguardia dell'ambiente e alla tutela della salute pubblica, che allontanano la minaccia degli insediamenti futuri previsti nell'area, e propone al Comune di Minervino di adottare analogo provvedimento per i propri territori ricadenti nella stessa contrada. "Non si può tornare indietro nel tempo – ha commentato il sindaco di Canosa, Francesco Ventola – ma certamente molto si può fare affinché le generazioni future non debbano affrontare ciò che, in materia ambientale, stiamo affrontando noi. È necessario, dunque, riperimetrare la zona, d'intesa con il Comune di Minervino, affinché siano imposti vincoli specifici che tutelino e condizionino ogni possibile iniziativa. Un nodo indissolvibile, dunque, per il redigendo Piano regionale dei Rifiuti speciali (che le disposizioni europee impongono di redigere entro giugno 2007, ndr), perché non si possano più insediare nuove discariche, ma che piuttosto si possa dare il via a progetti di recupero di tutta quell'area".
"Con questi provvedimenti - ha concluso il sindaco - diamo il via ad un nuovo percorso che vede interprete e protagonista attiva la città di Canosa, nel governare in piena autonomia il proprio territorio senza alcuna imposizione dall'alto".
ufficio stampa comunale
Francesca Lombardi