Politica
PdL : Domenica 17 Giugno alle 20.00 Pdl in Piazza contro la chiusura dell'Ospedale
Replica Ventola al Sindaco La Salvia. "impegnare tutte le forze politiche a mantenere uno stato di allerta..."
BAT - venerdì 15 giugno 2012
12.19
Domenica 17 giugno alle ore 20.00, in Piazza Vittorio Veneto a Canosa di Puglia, il Popolo della Libertà di Canosa scenderà in piazza per confrontarsi con la cittadinanza rispetto agli ultimi risvolti legati al Piano di Riordino Ospedaliero approvato nei giorni scorsi dalla Regione Puglia, che ha decretato la chiusura del Reparto di Ostetricia e Ginecologia del nosocomio cittadino.
«Sarà un'occasione per confrontarci con la comunità canosina rispetto alle scelte intraprese dalla Regione Puglia nei confronti dell'Ospedale della nostra città - ha affermato il Coordinatore della sezione cittadina del Pdl, Stanislao Sciannamea -. I nostri cittadini hanno il diritto di comprendere l'assurdità e la scelleratezza della scelta del Governo regionale, che chiudendo uno dei reparti più all'avanguardia dell'intera Regione (come a più riprese affermato dallo stesso Governatore Nichi Vendola), ha di fatto sancito la lenta agonia dell'intero Ospedale, la cui chiusura dovrebbe ormai avvenire a giorni. Il nostro partito continuerà a ribadire il proprio no incondizionato nei riguardi di questa decisione, continuando a spronare il Sindaco della Città, Ernesto La Salvia, affinchè difenda gli interessi della nostra comunità e tuteli il diritto alla salute dei Canosini» ha concluso Stanislao Sciannamea.
Sull'argomento è poi intervenuto il Consigliere comunale de Il Popolo della Libertà e Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola. «Mi lasciano alquanto perplesso le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa nelle scorse ore dal Sindaco di Canosa Ernesto La Salvia, secondo cui durante il mio mandato da Sindaco, recentemente conclusosi, non avrei difeso in alcun modo il nostro ospedale - spiega Ventola -. Dubito che in un momento così delicato per la nostra città il Sindaco La Salvia sia voluto cadere in strumentalizzazioni di carattere politico che non avrebbero senso e logica. Preferisco invece pensare che sia solo disinformato e poco a conoscenza dell'impegno profuso e delle battaglie condotte dalla nostra Amministrazione in difesa del nosocomio cittadino. Nel dicembre 2010, il Consiglio comunale di Canosa deliberò un ordine del giorno che confermava con nettezza la contrarietà al ridimensionamento e chiusura dell'ospedale (provvedimento votato solo dai Consiglieri di Centrodestra). Ed è proprio attenendomi a quel deliberato che, nel dicembre 2011, in un'Assemblea dei Sindaci della Asl Bat, ribadì l'assoluta contrarietà verso ogni ipotesi di ridimensionamento o chiusura del nosocomio cittadino. Due mesi più tardi - riepiloga ancora Ventola -, e più precisamente il 13 febbraio del 2012, si tenne a Canosa una seduta monotematica del Consiglio comunale sul tema della Sanità.
Sebbene invitati, disertarono l'aula il Presidente della Regione Nichi Vendola e l'Assessore regionale alla Sanità Ettore Attollini. In quella circostanza il Consiglio comunale, in seguito ad ampia discussione, approvò all'unanimità dei presenti un ordine del giorno con cui si opponeva "ferma contrarietà ad ingiustificate ipotesi di ridimensionamento dell'offerta assistenziale del Presidio ospedaliero di Canosa"; lo stesso ordine del giorno si ripropose di "rappresentare alla Regione Puglia il profondo disagio di tutta la Comunità e degli Operatori sanitari per i paventati squilibri assistenziali che avrebbero messo seriamente a repentaglio la salute dei pazienti e la sicurezza e la tutela degli operatori", e di "impegnare tutte le forze politiche a mantenere uno stato di allerta e ad adoperarsi a tutela di un diritto fondamentale oltre che costituzionalmente rilevante". Ma non è tutto - afferma ancora Francesco Ventola -: in una nota formale del 21 dicembre 2011, indirizzata, tra gli altri, agli Assessori regionali Tommaso Fiore (Sanità) e Fabiano Amati (Opere Pubbliche), dichiarai la mia totale ed incondizionata disponibilità, in qualità di legale rappresentante della Provincia di Barletta - Andria - Trani, affinchè tale ente potesse ospitare nell'azienda Papparicotta (di proprietà della nostra Provincia e collocato in territorio di Andria verso Canosa), il nuovo Ospedale al servizio della Asl Bat. Una soluzione che avrebbe consentito un notevole risparmio in termini economici e che avrebbe rappresentato una risposta concreta agli abitanti dei vicini comuni di Canosa di Puglia, Minervino e Spinazzola, già oltremodo penalizzati dalla recente chiusura dei nosocomi. Il tutto senza dimenticare la vicenda Utic e la sua evitata chiusura, grazia al deciso intervento da me profuso e condiviso dal Direttore sanitario, dott. Campanile, e posto in essere dall'ex Direttore Generale della Asl Bt Rocco Canosa».
Il Consigliere comunale del Pdl e Presidente della Provincia ha poi concluso: «Benchè qualcuno si affanni (senza riuscirci) nel dimostrare il contrario, vi è un dato di fatto oggettivo: nei dieci anni in cui ho avuto l'onore di amministrare la Città di Canosa di Puglia, a più riprese, e specialmente dal 2006 in poi, la Regione ha cercato di chiuderci reparti e di penalizzare il nostro Ospedale. E se non ci sono mai riusciti, come i fatti e le carte dimostrano, ci sarà anche un motivo. Per questo - ha poi concluso Ventola -, mi auguro che il Sindaco La Salvia sappia fare altrettanto, mettendo da parte ogni divisione di carattere politico ed impegnandosi verso un solo obiettivo: salvare il nostro ospedale e difendere la comunità canosina. In tal caso, otterrà da parte nostra totale ed incondizionato sostegno».
«Sarà un'occasione per confrontarci con la comunità canosina rispetto alle scelte intraprese dalla Regione Puglia nei confronti dell'Ospedale della nostra città - ha affermato il Coordinatore della sezione cittadina del Pdl, Stanislao Sciannamea -. I nostri cittadini hanno il diritto di comprendere l'assurdità e la scelleratezza della scelta del Governo regionale, che chiudendo uno dei reparti più all'avanguardia dell'intera Regione (come a più riprese affermato dallo stesso Governatore Nichi Vendola), ha di fatto sancito la lenta agonia dell'intero Ospedale, la cui chiusura dovrebbe ormai avvenire a giorni. Il nostro partito continuerà a ribadire il proprio no incondizionato nei riguardi di questa decisione, continuando a spronare il Sindaco della Città, Ernesto La Salvia, affinchè difenda gli interessi della nostra comunità e tuteli il diritto alla salute dei Canosini» ha concluso Stanislao Sciannamea.
Sull'argomento è poi intervenuto il Consigliere comunale de Il Popolo della Libertà e Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola. «Mi lasciano alquanto perplesso le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa nelle scorse ore dal Sindaco di Canosa Ernesto La Salvia, secondo cui durante il mio mandato da Sindaco, recentemente conclusosi, non avrei difeso in alcun modo il nostro ospedale - spiega Ventola -. Dubito che in un momento così delicato per la nostra città il Sindaco La Salvia sia voluto cadere in strumentalizzazioni di carattere politico che non avrebbero senso e logica. Preferisco invece pensare che sia solo disinformato e poco a conoscenza dell'impegno profuso e delle battaglie condotte dalla nostra Amministrazione in difesa del nosocomio cittadino. Nel dicembre 2010, il Consiglio comunale di Canosa deliberò un ordine del giorno che confermava con nettezza la contrarietà al ridimensionamento e chiusura dell'ospedale (provvedimento votato solo dai Consiglieri di Centrodestra). Ed è proprio attenendomi a quel deliberato che, nel dicembre 2011, in un'Assemblea dei Sindaci della Asl Bat, ribadì l'assoluta contrarietà verso ogni ipotesi di ridimensionamento o chiusura del nosocomio cittadino. Due mesi più tardi - riepiloga ancora Ventola -, e più precisamente il 13 febbraio del 2012, si tenne a Canosa una seduta monotematica del Consiglio comunale sul tema della Sanità.
Sebbene invitati, disertarono l'aula il Presidente della Regione Nichi Vendola e l'Assessore regionale alla Sanità Ettore Attollini. In quella circostanza il Consiglio comunale, in seguito ad ampia discussione, approvò all'unanimità dei presenti un ordine del giorno con cui si opponeva "ferma contrarietà ad ingiustificate ipotesi di ridimensionamento dell'offerta assistenziale del Presidio ospedaliero di Canosa"; lo stesso ordine del giorno si ripropose di "rappresentare alla Regione Puglia il profondo disagio di tutta la Comunità e degli Operatori sanitari per i paventati squilibri assistenziali che avrebbero messo seriamente a repentaglio la salute dei pazienti e la sicurezza e la tutela degli operatori", e di "impegnare tutte le forze politiche a mantenere uno stato di allerta e ad adoperarsi a tutela di un diritto fondamentale oltre che costituzionalmente rilevante". Ma non è tutto - afferma ancora Francesco Ventola -: in una nota formale del 21 dicembre 2011, indirizzata, tra gli altri, agli Assessori regionali Tommaso Fiore (Sanità) e Fabiano Amati (Opere Pubbliche), dichiarai la mia totale ed incondizionata disponibilità, in qualità di legale rappresentante della Provincia di Barletta - Andria - Trani, affinchè tale ente potesse ospitare nell'azienda Papparicotta (di proprietà della nostra Provincia e collocato in territorio di Andria verso Canosa), il nuovo Ospedale al servizio della Asl Bat. Una soluzione che avrebbe consentito un notevole risparmio in termini economici e che avrebbe rappresentato una risposta concreta agli abitanti dei vicini comuni di Canosa di Puglia, Minervino e Spinazzola, già oltremodo penalizzati dalla recente chiusura dei nosocomi. Il tutto senza dimenticare la vicenda Utic e la sua evitata chiusura, grazia al deciso intervento da me profuso e condiviso dal Direttore sanitario, dott. Campanile, e posto in essere dall'ex Direttore Generale della Asl Bt Rocco Canosa».
Il Consigliere comunale del Pdl e Presidente della Provincia ha poi concluso: «Benchè qualcuno si affanni (senza riuscirci) nel dimostrare il contrario, vi è un dato di fatto oggettivo: nei dieci anni in cui ho avuto l'onore di amministrare la Città di Canosa di Puglia, a più riprese, e specialmente dal 2006 in poi, la Regione ha cercato di chiuderci reparti e di penalizzare il nostro Ospedale. E se non ci sono mai riusciti, come i fatti e le carte dimostrano, ci sarà anche un motivo. Per questo - ha poi concluso Ventola -, mi auguro che il Sindaco La Salvia sappia fare altrettanto, mettendo da parte ogni divisione di carattere politico ed impegnandosi verso un solo obiettivo: salvare il nostro ospedale e difendere la comunità canosina. In tal caso, otterrà da parte nostra totale ed incondizionato sostegno».