Cronaca
Pedofilia e pedopornografia: “Rompiamo il silenzio”
A Roma, presentato il libro di Maria Michela Gambatesa e Giovanni Ippolito
Italia - giovedì 5 maggio 2022
12.31
In occasione della giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, nella sala "Cocola" della questura di Roma, alla presenza del direttore Centrale anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina, del questore di Roma Mario Della Cioppa e del direttore centrale di sanità Fabrizio Ciprani, è stato presentato il libro "Rompiamo il silenzio. Dal maltrattamento all'abuso sessuale sui minori. Un modo per prevenire e scoprire gli abusi". Presenti all'incontro, oltre ai delegati del Rotaract Xenia Paolelli e Donato Maria Dell'Aquila, anche l'autore del libro Giovanni Ippolito, primo dirigente tecnico psicologo della Polizia di Stato. Il manuale nasce dall'intensa esperienza di prevenzione della questura di Foggia, svolta insieme agli autori Maria Michela Gambatesa, psicologa e docente, e da Giovanni Ippolito, nelle scuole locali, d'intesa con l'Ufficio scolastico provinciale. La pubblicazione era stata presentata ufficialmente lo scorso marzo al capo della Polizia Lamberto Giannini che a Palazzo Viminale aveva ricevuto una delegazione del Rotaract 2120 di Foggia.
Al prefetto Francesco Messina, a cui è stato donato il libro, è stato riservato l'intervento conclusivo in cui ha sottolineato "La Polizia di Stato sperimenta nuove prassi per garantire la prevenzione degli abusi sessuali in danno di minori e il loro recupero nei casi in cui, purtroppo, questi si siano già verificati. Occorre investire costantemente sulla formazione dei poliziotti e delle poliziotte, che devono poter disporre degli strumenti più incisivi ed innovativi, idonei ad implementare l'azione operativa degli Uffici di Polizia. Grazie a quest'iniziativa, gli Uffici minori delle questure italiane potranno avvalersi di una progettualità che ha già conseguito ottimi risultati nei contesti in cui è stata sperimentata, anche in termini preventivi, poiché attraverso la Viepi (verbalizzazione involontaria evocata per immagini) anche i minori che non siano stati vittime di abuso possono essere messi in guardia – in modo delicato e calibrato – sulle situazioni a rischio abuso, onde evitarle e/o segnalarle agli adulti. La partita contro la violenza, rivolta alle vittime cosiddette vulnerabili, si gioca esclusivamente sul campo della prevenzione". La positiva esperienza è stata estesa in ambito nazionale e per questo il testo, corredato dai disegni di Mariella Dipaola, pedagogista e insegnate, verrà distribuito agli Uffici minori di tutte le questure d'Italia.
"La pedofilia è una minaccia costante all'integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online. Nella giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, ribadiamo il nostro impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso". Afferma il direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni Ivano Gabrielli. In questi due anni di emergenza pandemica la pedofilia è diventata un pericolo anche per i bambini più piccoli. Infatti nel 2021 è stato riscontrato un aumento del 38 per cento dei bambini sotto i 13 anni, coinvolti in casi di pedopornografia e adescamento. Nel primo trimestre del 2022 la situazione sembra ulteriormente preoccupare poiché cresce del 50 per cento il numero degli arrestati rispetto al 2021. E il mezzo che i criminali sfruttano per poter raggiungere le piccole vittime sono i socialnetwork, i videogiochi e la messaggistica. Nel 2021 sono stati ben 5.613 i casi trattati dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) della Polizia postale con un importante incremento rispetto al 2020 (3.243). A riprova di ciò cresce anche il numero di persone indagate per reati di pedopornografia e adescamento, che nel 2021 sono state 1.282 con un incremento pari all'8 per cento rispetto al 2020. Questi dati esprimono la crescente tendenza di persone che usano la Rete per adescamento e in questo la Polizia postale è impegnata quotidianamente in attività di prevenzione che integrano quella di repressione.
Al prefetto Francesco Messina, a cui è stato donato il libro, è stato riservato l'intervento conclusivo in cui ha sottolineato "La Polizia di Stato sperimenta nuove prassi per garantire la prevenzione degli abusi sessuali in danno di minori e il loro recupero nei casi in cui, purtroppo, questi si siano già verificati. Occorre investire costantemente sulla formazione dei poliziotti e delle poliziotte, che devono poter disporre degli strumenti più incisivi ed innovativi, idonei ad implementare l'azione operativa degli Uffici di Polizia. Grazie a quest'iniziativa, gli Uffici minori delle questure italiane potranno avvalersi di una progettualità che ha già conseguito ottimi risultati nei contesti in cui è stata sperimentata, anche in termini preventivi, poiché attraverso la Viepi (verbalizzazione involontaria evocata per immagini) anche i minori che non siano stati vittime di abuso possono essere messi in guardia – in modo delicato e calibrato – sulle situazioni a rischio abuso, onde evitarle e/o segnalarle agli adulti. La partita contro la violenza, rivolta alle vittime cosiddette vulnerabili, si gioca esclusivamente sul campo della prevenzione". La positiva esperienza è stata estesa in ambito nazionale e per questo il testo, corredato dai disegni di Mariella Dipaola, pedagogista e insegnate, verrà distribuito agli Uffici minori di tutte le questure d'Italia.
"La pedofilia è una minaccia costante all'integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online. Nella giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, ribadiamo il nostro impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso". Afferma il direttore del Servizio polizia postale e delle comunicazioni Ivano Gabrielli. In questi due anni di emergenza pandemica la pedofilia è diventata un pericolo anche per i bambini più piccoli. Infatti nel 2021 è stato riscontrato un aumento del 38 per cento dei bambini sotto i 13 anni, coinvolti in casi di pedopornografia e adescamento. Nel primo trimestre del 2022 la situazione sembra ulteriormente preoccupare poiché cresce del 50 per cento il numero degli arrestati rispetto al 2021. E il mezzo che i criminali sfruttano per poter raggiungere le piccole vittime sono i socialnetwork, i videogiochi e la messaggistica. Nel 2021 sono stati ben 5.613 i casi trattati dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) della Polizia postale con un importante incremento rispetto al 2020 (3.243). A riprova di ciò cresce anche il numero di persone indagate per reati di pedopornografia e adescamento, che nel 2021 sono state 1.282 con un incremento pari all'8 per cento rispetto al 2020. Questi dati esprimono la crescente tendenza di persone che usano la Rete per adescamento e in questo la Polizia postale è impegnata quotidianamente in attività di prevenzione che integrano quella di repressione.