Scuola e Lavoro
Pensiamoci diversi, il progetto di formazione per docenti
Percorsi per costruire culture non violente in famiglia e a scuola
Canosa - lunedì 1 giugno 2015
8.20
Nella prospettiva del miglioramento continuo e della qualità dell'azione didattica, si è concluso presso l'Istituto Comprensivo "G. Bovio - G. Mazzini" di Canosa di Puglia (BT), diretto dalla dottoressa Grazia Di Nunno, il progetto di formazione per docenti "Pensiamoci diversi. Percorsi per costruire culture non violente in famiglia e a scuola", realizzato dalla Provincia Barletta Andria Trani con la collaborazione di "Edizioni La Meridiana" e finanziato dalla Regione Puglia, nell'ambito del "Piano di interventi locali per la prevenzione ed il contrasto della violenza su donne e minori". Grande interesse ed un'ampia partecipazione dei docenti all'iniziativa formativa e di sensibilizzazione su temi di grande attualità e rilevanza sociale che si è attuata attraverso sei incontri con dibattiti svoltisi presso l'Istituto Comprensivo "G.Bovio - G.Mazzini" di Canosa di Puglia (BT), nei mesi di aprile e maggio con gli interventi di autorevoli relatori sulla violenza e gli stereotipi culturali e di genere, sul bullismo, sulla violenza assistita, sulla corporeità e sull'affettività. Nel primo incontro, la dottoressa Elvira Zaccagnino, direttrice Edizioni La Meridiana", ha discusso sugli "Stereotipi culturali", violenza/cura sono costrutti culturali che guidano il rapporto con l'altro. Al secondo è intervenuta la professoressa Rossella Diana, pedagogista e docente su "Crescere col corpo" per recuperare la dimensione della cura e del rispetto del proprio corpo fin dall'infanzia. Nel terzo su "Di che genere sei? Ruoli di genere e stereotipi", con la dottoressa Angela D'Ottavio, specializzata nella ricerca e teoria del linguaggio e scienza dei segni, che ha parlato delle rappresentazioni sociali del maschile e femminile ed il modo in cui vanno a strutturarsi i ruoli di genere. Al quarto su "Senti che urla. Quando i genitori litigano", la dottoressa Ilaria De Vanna, psicologa e mediatrice familiare, ha evidenziato i risultati di recenti studi sul maltrattamento e l'abuso all'infanzia all'interno dell'ambito familiare che danno particolare rilievo alla violenza assistita intrafamiliare con esiti traumatici in termini di sindromi pedagogiche e comportamentali. Nel quinto incontro su "La violenza in famiglia. La violenza assistita.", la dottoressa Anna Coppola De Vanna, psicologa e mediatrice ha ribadito che il bambino alle prese con esperienze di violenza sarà portatore di varie forme di disagio, la cui gravità è proporzionale alla tipologia dei comportamenti violenti di cui è vittima. Nell'ultimo dei sei incontri tenutisi a Canosa di Puglia(BT) hanno partecipato la dottoressa Tiziana Mangarella, sociologa e ricercatrice, ed il dottor Dario Abbrescia, giornalista ed animatore socio culturale, che hanno dibattuto su come "Prevenire la violenza di genere. Concetti chiave e strumenti operativi", sulla percezione e sulla capacità di individuazione e decifrazione di fenomeni violenti nella vita quotidiana. Un'iniziativa che ha riscosso consensi e apprezzamenti nell'ottica di formare e sensibilizzare e soprattutto di prevenire situazioni di violenza subita o assistita, attraverso possibilità di intervento, promuovendo modelli culturali e relazionali rispettosi delle identità di ciascuno, per costruire culture non violente in famiglia, a scuola e nella società.