Palazzo di città
Pentitevi, chiedete scusa alle famiglie, chiedete scusa a Canosa
L'intevento del sindaco di Canosa Vito Malcangio
Canosa - venerdì 6 dicembre 2024
7.06
A Canosa di Puglia, il 5 dicembre scorso, si è tenuto un Consiglio Comunale, in seduta straordinaria, per discutere l'unico punto all'ordine del giorno: "Ferma condanna degli episodi criminosi perpetrati contro figure eminenti del tessuto amministrativo, economico e politico della comunità canosina ed espressione massima solidarietà verso le vittime". A prendere la parola il sindaco di Canosa, Vito Malcangio: «In questi giorni, in queste settimane, da Sindaco ma soprattutto da semplice cittadino e padre di famiglia, alla luce degli ultimi atti intimidatori che si sono verificati in città, mi sono più volte chiesto: perché? Perché tanta viltà ingiustificata e sconsiderata? La violenza non è mai una soluzione ed è per questo che desidero, ancora una volta, esprimere una ferma e decisa condanna verso gli episodi criminosi perpetrati contro alcune figure del tessuto politico, economico, amministrativo della nostra comunità, qualcosa di ripugnante che nulla ha a che vedere con la pacifica convivenza, i valori democratici e il rispetto che deve contraddistinguere la nostra società. Il confronto quotidiano – prosegue il primo cittadino - non può degenerare in episodi del genere, che colpiscono da vicino la sicurezza delle famiglie, per ognuno di noi preziose, alla base dei nostri rapporti affettivi e a cui è andata la vicinanza di tutta l'Assise Comunale. Ma il mondo delle istituzioni non può fermarsi alle espressioni di solidarietà, bensì deve mobilitarsi affinchè assieme alle Forze dell'Ordine e alla comunità, uniti e compatti, si riesca a fornire una risposta importante e ad intraprendere azioni più marcate. In qualità di primo cittadino, ho sentito il dovere etico e morale, di convocare un Consiglio Comunale urgente e straordinario, volontà che mi è stata manifestata da alcune forze politiche che siedono nell'Assise e da più cittadini, preoccupati per il susseguirsi di episodi gravi ed intollerabili. Ma lo Stato c'è, e non rimarrà di certo a guardare, non saranno questi fenomeni a fermarci, la nostra azione deve continuare imperterrita senza sé e senza ma. Questo Consiglio Comunale è servito proprio a questo, a trovare il modo, i mezzi, affinchè tutto ciò non si ripeta mai più perché ogni cittadino ha il sacrosanto diritto di vivere in sicurezza. L'argomento ha assunto con il tempo – spiega il sindaco - una rilevanza sempre maggiore per tutti noi: in questi anni, abbiamo lavorato in sinergia con il mondo delle istituzioni, con la Prefettura, con la Questura, affinchè i cittadini potessero avvertire maggiormente la presenza dello Stato in città ed è per questo che continuerò a far sentire, ancor di più, la nostra voce in tutte le sedi competenti, perseguendo l'obiettivo di aumentare la dotazione di risorse umane. Massima è la fiducia nella Magistratura e nelle Forze dell'Ordine, affinchè gli autori di tali gesti vengano presto individuati ed assicurati alla giustizia. Il mio appello va proprio a loro, sprovvisti di una coscienza, perché se l'avessero avuta non saremo qui a discutere e a riflettere. Pentitevi, chiedete scusa alle famiglie, chiedete scusa a Canosa, balzata alle cronache nazionali e ferita nel suo orgoglio. Avete gettato discredito su un popolo fatto di gente onesta, per bene, laboriosa, che vive all'insegna della legalità e dell'onestà, valori che purtroppo non fanno parte delle vostre vite. Ma noi andremo avanti – conclude Malcangio - con lo sguardo alto e la schiena dritta, queste cose non ci scalfiscono, ma ci rendono ancora più forti».