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Scuola e Lavoro

Piano di ridemensionamento scolastico

Beffa !. Condizionamento psicologico sulle famiglie

Dopo aver fatto passare in "sordina " la decisione dell'Amministrazione di sinistra che ha confermato le precedenti decisioni della Giunta Ventola, l'Assessore Facciolongo ha recuperato le precedenti abitudini: cavalca una presunta opinione generalizzata. Lo ha fatto lo scorso anno da docente scolastico (professore), lo fa ora da Amministratore pubblico al ramo. In precedenza convinto delle sue idee, ha forse involontariamente utilizzato il condizionamento psicologico sulle famiglie; oggi, dimostrando di non aver ancora acquisito il senso istituzionale, quanto a rispetto delle regole e funzioni, per cercare di cambiarle bisogna candidarsi e diventare parlamentari, lo fa da Assessore pensando ai suoi desiderata, nonostante confliggano con le disposizioni statali e della Regione Puglia.

Caro Assessore, lei si è rivolto a me con riferimenti personali per argomentare giustificazioni mentre mi aspettavo, piuttosto un ravvedimento per l'atteggiamento in Consiglio della sua maggioranza, ma tant'è.
Il mio intervento non era a difesa del Piano ma del ruolo che la gente ci ha dato. Se poi non le basta per comprendere il perché del mio intervento, si chieda se la verità delle cose sia motivo sufficiente!
Quali giustificazioni possono essere valide allorquando:
- si è consumata una campagna elettorale facendo ampio uso strumentale sul dimensionamento scolastico parlando addirittura di perdita di posti di lavoro e promettendo di stravolgerlo;
- con l'insediamento si è subito adottata una deliberazione di Giunta comunale per la modifica del Piano "Ventola-Casamassima", proponendola inutilmente alla Regione Puglia, dopo numerosi incontri, come dice lei (impunemente visti i risultati);
- non osservando le disposizioni regionali, entro i termini previsti la Giunta comunale di Canosa nulla ha deliberato a riguardo;
- con una mail successiva lei ha semplicemente comunicato la conferma della tanto abiurata ipotesi "Ventola-Casamassima" approvata lo scorso anno dalla Giunta Regionale.

E' accettabile e serio tutto ciò? Ravvisa rispetto delle norme, di famiglie ed operatori scolastici, persone ed istituzioni? Se quel Piano era così beffardo, nonostante l'intervento successivo della Corte Costituzionale e la successiva regolamentazione regionale, come definirebbe il comportamento suo e di chi glielo consente?
Lo disponeva la Regione Puglia ed è buona regola politica, per chi è di nuovo insediamento, esprimere la propria volontà: dovevate fare una proposta formale entro il 15 novembre con deliberazione di Giunta comunale. Lei, invece, che fa: travalica le decisioni della sua Giunta del 12 luglio? Farlo, significa sconfessare quella decisione per la quale necessiterebbe comunque un atto deliberativo; siamo all'A, B, C, come si suol dire, delle attività amministrative.

Residuano due considerazioni: avete preso in giro la gente e avete ridicolizzato l'istituzione comunale!
I mesi passano e le irritualità aumentano. Perciò non è accettabile l'idea che, mentre si abbandona l'Aula, Lei era già pronto con un comunicato stampa con il quale si tenta di giustificarsi a posteriori. Va fatto anzitutto in Consiglio Comunale dove offriamo proposte e dove dovrebbe esserci confronto.

Era questo il senso dell'ordine del giorno che ho firmato con altri:perché entro la scadenza del termine previsto non ha sentito il dovere, più che l'opportunità, di informare su quali fossero le decisioni, al di là del merito del Piano sul dimensionamento scolastico? finora famiglie ed operatori erano confusi su cosa stesse accadendo, ora sono sconcertati!
Avete strane consapevolezze. Mi spiegavano che in diritto amministrativo, allorquando è richiesta l'adozione di un "atto amministrativo"
(leggasi deliberazione di Giunta), qualsiasi atto sarebbe viziato da illegittimità più o meno grave, sanabile e non. Una lettera, giammai è un atto amministrativo. Peraltro, il darne un valore piuttosto che un altro dovrebbe essere facoltà dell'autore: in diritto pubblico si medierebbe il cosiddetto principio della "interpretazione autentica".

Per dirla in altre parole, il Piano di dimensionamento scolastico era ed è quello deliberato dalla Giunta Ventola, in osservanza delle norme vigenti in quel momento da parte di Amministratori seri e concreti che, dopo diversi incontri con le parti sociali, lei compreso, non se ne sono lavate le mani e, non avendo nessun interesse o ambizione personale, hanno dovuto assumere una decisione..
La successiva lettera del Sindaco Ventola voleva tentare di capire fino a che punto la Regione avrebbe potuto derogare, al di là dei tanto vituperati sotterfugi "all'italiana" e sulla base di eventuali oggettive e particolarissime condizioni.
Nel caso, quella Giunta avrebbe dovuto adottare una ulteriore Deliberazione.

Non sappiamo a riguardo cosa abbia detto l'Assessore Sasso ma, da quanto mi è stato spiegato, si può ritenere che non sia come viene raccontata o qualcuno ha interpretato molto erroneamente, se il diritto amministrativo non è diventato, nel frattempo, materia anch'essa costituzionalmente devoluta alla competenza della Regione Puglia.
Piuttosto che Piano beffa, beffardo è il comportamento della sinistra che guida la Città in questo caso non meritevole rappresentante delle istituzioni.
Facciolongo mi scuserà per i riferimenti personali, in questo caso sì è giustificati dalla provocazione subita.

Mariangela Petroni,
Consigliere Comunale PdL
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