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Piano di riordino della rete ospedaliera: conferenza stampa del sindaco Ernesto La Salvia

Il rinvio non è affatto la soluzione per la quale stiamo lavorando. C'è senz'altro la richiesta di verificare in loco l'efficienza del servizio offerto

Si è svolta questo pomeriggio, la Conferenza stampa convocata dal sindaco Ernesto La Salvia, per comunicazioni urgenti, in merito alla chiusura del reparto di Ostetricia dell'Ospedale di Canosa, prevista dal "Regolamento regionale del 7 giugno 2012, n. 11. Piano di rientro e di riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale 2010-2012 – Modifica ed Integrazione al Regolamento Regionale 16 dicembre 2010, n. 18 e s.m.i. di riordino della rete ospedaliera della Regione Puglia".

"Dopo l'analisi dei servizi offerti dalla Asl – ha detto il primo cittadino - e delle criticità espresse dalla stessa Direzione generale, ed essendo molto preoccupato per la salute dei concittadini e dei residenti nei Comuni limitrofi, propongo alle Istituzioni preposte, di sorvegliare ciò che accade nei nostri ospedali, perché, pur nella necessità di razionalizzare e ridurre i costi, non vengano meno i diritti essenziali per la salute dei cittadini. Faccio riferimento, in particolare, all'art. 32 della Costituzione, smentito dalla certificazione riscontrata poiché, già senza le chiusure previste dalla Legge regionale del 7 giugno 2012, nel nostro nosocomio non sono garantiti i Livelli essenziali di assistenza (Lea).



Dopo aver trascorso gli ultimi giorni a Bari – ha continuato il sindaco La Salvia - , impegnato in incontri a diverso livello sulla questione del nostro ospedale, abbiamo verificato la volontà dello slittamento di sei mesi dell'applicazione della fase due del Piano di riordino, che al momento rimane sulla carta. Ma il rinvio non è affatto la soluzione per la quale stiamo lavorando. Tra le altre proposte sottoposte all'assessore regionale alle Politiche della Salute, Ettore Attolini, c'è senz'altro la richiesta di verificare in loco l'efficienza del servizio offerto dal nostro punto nascite".

Il sindaco di Canosa, dunque, ha diffuso il testo di una lettera (qui di seguito riportata per intero), inviata alla Procura della Repubblica ed al Prefetto, nella quale si denuncia la grave situazione in atto relativa al nosocomio e si invita a verificare presupposti e condizioni per la garanzia di un livello di assistenza adeguato per i cittadini del territorio (Lea).

Francesca Lombardi


in allegato il testo della lettera inviata ai seguenti enti:

A S.E. IL PREFETTO DELLA PROVINCIA BAT

AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DELLA BAT

AL GOVERNATORE DELLA REGIONE PUGLIA

ALL'ASSESSORE ALLA SALUTE DELLA REGIONE PUGLIA


Vista la legge Regionale del 7 giugno u.s. Regolamento Reg.le n° 11 relativamente al Piano di Rientro che prevede:
· l'abolizione della divisione di Ginecologia dal locale Ospedale di Canosa di Puglia (pur avendo i requisiti normativi per continuare la sua attività) e la riduzione di posti letto di questo da 102 a 80,
· la futura istituzione di Lungodegenza e Riabilitazione per un totale di 26 posti,
· la chiusura di: OCULISTICA, ORTOPEDIA, PEDIATRIA, OSTETRICIA, CHIRURGIA GEN/le e CARDIOLOGIA;

Visto il Piano di Emergenza estiva del Dr. Gorgoni trasmesso, in data 30 maggio 2012, al dott. Attolini, Assessore alle Politiche della Salute e al Dott. Vincenzo Pomo nel quale si afferma, in data antecedente la Delibera di Giunta Reg/.le, che non si possono garantire i L.E.A. nonostante fossero ancora presenti formalmente le Divisioni citate.

Verificato che nella provincia Bat il numero di posti letto per acuto (eliminando pertanto lungodegenze e riabilitazioni) è pari all'1,73 ogni 1000 residenti, ben al di sotto della media nazionale e risultante numericamente comprendendo posti letto NON ANCORA REALIZZATI (vedi Urologia, UTIN, Neonatologia ...);

vista la distanza presente tra i comuni di Spinazzola e Minervino Murge, afferenti finora al P.O. di Canosa con percorrenza media di oltre 30 min ma destinati ad ospedali più lontani in futuro;

sentita la protesta dei cittadini organizzata sottoforma di Comitato Spontaneo e preso atto della raccolta delle firme contro il ridimensionamento del locale nosocomio; sentite le ragioni riportate dai medici e dal personale del comparto in servizio presso l'Ospedale Civile;


preoccupati per le ricadute negative sulla salute dei cittadini in termini di qualità e rapidità nei soccorsi oltre che della difficoltà alla quale vengono esposti gli operatori sanitari;

preso atto della criticità presente nelle strutture ospedaliere limitrofe, per geografie interne e personali non pronte ad accettare un aumento del carico di lavoro;

verificata la disparità di distribuzione dei posti letto: 303.000 abitanti (3/4 della popolazione) e 641 posti per acuti a fronte di 93.500 con 54 posti; tra l'altro, nel primo caso, prossimi al limite di provincia all'area metropolitana di Bari;

per quanto sopra riportato si chiede alle SS.LL.II., istituzionalmente preposte, di verificare che, pur nella necessità di ridurre i costi della spesa sanitaria razionalizzando l'offerta, non si rischi di violare l'art. 32 della Costituzione relativo al diritto alla salute, rendendosi responsabili, inoltre, di eventuali danni alla persona, preoccupazione avvalorata dal fatto che lo stesso Direttore Generale dell'Azienda BAT, dott. Gorgoni, riferisce di non poter garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Grato per il Loro intervento, in attesa di comunicazioni da parte Loro, giungano cordiali saluti.

Canosa di Puglia, 14/06/2011
Dott. Ernesto La Salvia

ufficio stampa
Francesca Lombardi
Conferenza Ostetricia
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