Amministrazioni ed Enti
Piano regionale delle politiche sociali
Emiliano e Barone: “Ridiamo slancio al rapporto con i comuni per restituire criteri di eguaglianza, efficienza ed evitare disomogeneità sul territorio ”
Puglia - venerdì 10 dicembre 2021
14.44
È stato un incontro molto partecipato quello tra i Sindaci e gli assessori al Welfare dei Comuni Pugliesi e la Regione Puglia, che si è tenuto oggi a Bari nel Padiglione 152 della Fiera del Levante sul V Piano regionale delle politiche sociali. Presenti all'evento il presidente Michele Emiliano, l'assessora al Welfare Rosa Barone, la capo dipartimento Welfare Regione Puglia Valentina Romano, la dirigente di sezione del dipartimento Welfare Regione Puglia Laura Liddo, il presidente di Anci Puglia Domenico Vitto, il Delegato Welfare di Anci Puglia Pasquale Chieco e Piero D'Argento di Anci Puglia - area Welfare. Ad aprire i lavori sono stati il presidente Michele Emiliano, intervenuto in collegamento, e l'assessora al Welfare Rosa Barone.
"Incontri come questo - ha dichiarato il presidente Emiliano - sono importanti per ridare slancio alla relazione tra Regione e Comuni che noi consideriamo fondamentale. Ogni gesto della Regione Puglia ha sempre avuto come perno fondamentale i Comuni, le nostre vedette sul territorio che, a loro volta, attraverso la relazione con l'Assessorato e con la Regione, sviluppano le loro specifiche politiche adattandole alle esigenze del territorio per affrontare tutti i casi che si presentano e restituire quei criteri di eguaglianza e di efficienza che sono necessari per evitare disomogeneità. Ci attende una grande sfida: la Regione è chiamata a coordinare le azioni ordinarie previste dal Piano regionale delle politiche sociali con le azioni del PNRR. Dobbiamo rendere omogenei gli interventi su tutti i Comuni e svolgere lavoro di coordinamento, facendo poi in modo di essere ascoltati dal Governo che ha deciso di centralizzare le spese del PNRR. Non sarà facile e per fare questo occorre una sorveglianza complessiva, anche da parte dell'Anci che ci deve segnalare prontamente le disomogeneità. C'è infatti il rischio che alcuni Enti locali siano in grado di partecipare pienamente ai bandi in corso e che poi sia difficile per noi perequare, rendere uguale, l'intervento su tutti e 257 i Comuni. Ecco perché il piano regionale è urgente ed è importante, perché sarà un documento col quale anche i Ministeri dovranno confrontarsi e dovranno costruire i loro bandi in modo che siano coerenti con le strategie già in atto con altre fonti di finanziamento. Un lavoro che prima era delle Regioni e che ora sarà svolto direttamente dai Ministeri. Ma la Regione non si tirerà indietro e, sebbene non direttamente coinvolta da queste spese e da questi finanziamenti del PNRR, potrà sicuramente svolgere un lavoro di coordinamento sperando di essere ascoltati. Questa prima assemblea che l'Assessore sta realizzando assieme ai suoi collaboratori sarà determinante perché prima riusciremo a trasmettere i nostri documenti al Governo, prima questo sarà responsabilizzato ad essere coerente con ciò che da sempre è in corso sui territori e che siamo riusciti a realizzare fino ad oggi".
"Ritengo fondamentale - ha spiegato Barone - il confronto con tutti gli attori interessati per arrivare a un piano che sia realmente condiviso e quella di oggi è una tappa importante del percorso che abbiamo intrapreso con l'ascolto degli Ambiti, delle Asl, dei sindacati, delle associazioni e degli altri assessori regionali. Per me oggi è un onore essere qui con l'ANCI, i sindaci e gli assessori al Welfare pugliesi che hanno ruolo fondamentale: dobbiamo far sì che i Comuni, i principali attuatori delle misure del Welfare, siano messi nelle condizioni di intercettare i nuovi bisogni e le fragilità nate con la pandemia. Dagli incontri con gli Ambiti è emersa la necessità di implementare il personale degli uffici, cogliendo le opportunità offerte dalla normativa in materia di personale, e una maggiore omogeneità dell'offerta dei servizi territoriali perché solo così potremo intercettare i bisogni delle persone più fragili. È importante fare rete, perché per ottenere risultati serve lavorare in sinergia. Quando mi sono insediata in assessorato il primo incontro è stato con Pasquale Chieco e Pietro D'Argento, a cui ho promesso la redazione entro un anno del Piano delle politiche sociali e incontri in tutte le province con gli ambiti. A distanza di mesi posso dire di aver mantenuto quelle promesse in uno spirito di grande collaborazione tra le istituzioni".
"Il sistema dei servizi sociali comunali - ha spiegato il Presidente Anci Puglia Domenico Vitto - è la prima linea della risposta dello Stato ai bisogni dei cittadini, alla loro domanda di tutela e accoglienza. Un lavoro complesso, difficile, che necessita di grande motivazione e attenzione. Ma fortemente necessario, come pure la gestione dell'emergenza COVID ha dimostrato. Per questo abbiamo voluto, come ANCI Puglia, essere parte attiva di questo lavoro: i Comuni pugliesi vogliono essere protagonisti nel nuovo Piano regionale delle politiche sociali, dando il proprio contributo sul piano tecnico come su quello politico-istituzionale. La giornata di oggi è stata organizzata per dare contenuti a questo processo di lavoro, a rafforzare l'alleanza tra Regione Puglia e ANCI a sostegno delle autonomie locali. Il Presidente Emiliano è stato Sindaco di una grande città, sa qual è la fatica che quotidianamente è necessaria per organizzare al meglio le risposte al servizio della propria comunità; sa che quello del Sindaco è un mestiere difficile, ma anche una delle esperienze più belle che si possano fare nella vita. Per questo siamo sicuri che non farà mancare il suo contributo alla discussione, valorizzando le proposte che verranno dagli Amministratori locali e dalla loro Associazione".
"Abbiamo dato vita a un percorso di lavoro innovativo - ha continuato la Direttrice del Dipartimento Welfare Valentina Romano - che ha visto coinvolti tutti i soggetti che sono coinvolti nel Piano regionale delle Politiche Sociali. Voglio ringraziare il partenariato, in particolare i Comuni, per il contributo essenziale che hanno dato alla definizione di questo nuovo piano in cui si integrano politiche sociali, della salute, del lavoro, dell'istruzione e dell'abitare. L'obiettivo è arrivare a un nuovo modello di welfare regionale, capace di valorizzare l'esperienza dei precedenti anni, migliorare alcune aree d'intervento e cogliere le sfide del cambiamento".
"L'incontro di oggi tra Regione Puglia e ANCI - per il Delegato Anci Puglia al Welfare Pasquale Chieco - apre la stagione della nuova programmazione sociale regionale, caratterizzata da importanti novità sul versante delle opportunità offerte dalla legge di bilancio in discussione in Parlamento e dal PNRR. I Comuni devono essere pronti a cogliere queste opportunità e il confronto costante e articolato con l'Assessorato regionale ci consentirà di organizzare al meglio le iniziative sul territorio, potenziando i servizi e garantendo la qualità degli interventi".
"Per redigere il piano - ha proseguito la dirigente di sezione del dipartimento Welfare Regione Puglia Laura Liddo - siamo partiti dall'analisi su come stia cambiando la Puglia e sulle conseguenze di questi cambiamenti sul sistema dei servizi sociali. Abbiamo studiato i principali fenomeni emergenti: l'invecchiamento della popolazione, le povertà, l'impatto della pandemia. Il piano analizza la programmazione territoriale; la aree strategiche d'intervento individuate in famiglie e minori, conciliazione vita-lavoro; la prevenzione e il contrasto della violenza di genere; l'integrazione delle persone con disabilità; la promozione dell'invecchiamento attivo; il contrasto alla povertà e il ruolo degli attori sociali che supportiamo con interventi per il Terzo Settore, il confronto con il partenariato e il sostegno ai Comuni per sostenere l'attuazione dei servizi e facilitare il lavoro amministrativo".
"Incontri come questo - ha dichiarato il presidente Emiliano - sono importanti per ridare slancio alla relazione tra Regione e Comuni che noi consideriamo fondamentale. Ogni gesto della Regione Puglia ha sempre avuto come perno fondamentale i Comuni, le nostre vedette sul territorio che, a loro volta, attraverso la relazione con l'Assessorato e con la Regione, sviluppano le loro specifiche politiche adattandole alle esigenze del territorio per affrontare tutti i casi che si presentano e restituire quei criteri di eguaglianza e di efficienza che sono necessari per evitare disomogeneità. Ci attende una grande sfida: la Regione è chiamata a coordinare le azioni ordinarie previste dal Piano regionale delle politiche sociali con le azioni del PNRR. Dobbiamo rendere omogenei gli interventi su tutti i Comuni e svolgere lavoro di coordinamento, facendo poi in modo di essere ascoltati dal Governo che ha deciso di centralizzare le spese del PNRR. Non sarà facile e per fare questo occorre una sorveglianza complessiva, anche da parte dell'Anci che ci deve segnalare prontamente le disomogeneità. C'è infatti il rischio che alcuni Enti locali siano in grado di partecipare pienamente ai bandi in corso e che poi sia difficile per noi perequare, rendere uguale, l'intervento su tutti e 257 i Comuni. Ecco perché il piano regionale è urgente ed è importante, perché sarà un documento col quale anche i Ministeri dovranno confrontarsi e dovranno costruire i loro bandi in modo che siano coerenti con le strategie già in atto con altre fonti di finanziamento. Un lavoro che prima era delle Regioni e che ora sarà svolto direttamente dai Ministeri. Ma la Regione non si tirerà indietro e, sebbene non direttamente coinvolta da queste spese e da questi finanziamenti del PNRR, potrà sicuramente svolgere un lavoro di coordinamento sperando di essere ascoltati. Questa prima assemblea che l'Assessore sta realizzando assieme ai suoi collaboratori sarà determinante perché prima riusciremo a trasmettere i nostri documenti al Governo, prima questo sarà responsabilizzato ad essere coerente con ciò che da sempre è in corso sui territori e che siamo riusciti a realizzare fino ad oggi".
"Ritengo fondamentale - ha spiegato Barone - il confronto con tutti gli attori interessati per arrivare a un piano che sia realmente condiviso e quella di oggi è una tappa importante del percorso che abbiamo intrapreso con l'ascolto degli Ambiti, delle Asl, dei sindacati, delle associazioni e degli altri assessori regionali. Per me oggi è un onore essere qui con l'ANCI, i sindaci e gli assessori al Welfare pugliesi che hanno ruolo fondamentale: dobbiamo far sì che i Comuni, i principali attuatori delle misure del Welfare, siano messi nelle condizioni di intercettare i nuovi bisogni e le fragilità nate con la pandemia. Dagli incontri con gli Ambiti è emersa la necessità di implementare il personale degli uffici, cogliendo le opportunità offerte dalla normativa in materia di personale, e una maggiore omogeneità dell'offerta dei servizi territoriali perché solo così potremo intercettare i bisogni delle persone più fragili. È importante fare rete, perché per ottenere risultati serve lavorare in sinergia. Quando mi sono insediata in assessorato il primo incontro è stato con Pasquale Chieco e Pietro D'Argento, a cui ho promesso la redazione entro un anno del Piano delle politiche sociali e incontri in tutte le province con gli ambiti. A distanza di mesi posso dire di aver mantenuto quelle promesse in uno spirito di grande collaborazione tra le istituzioni".
"Il sistema dei servizi sociali comunali - ha spiegato il Presidente Anci Puglia Domenico Vitto - è la prima linea della risposta dello Stato ai bisogni dei cittadini, alla loro domanda di tutela e accoglienza. Un lavoro complesso, difficile, che necessita di grande motivazione e attenzione. Ma fortemente necessario, come pure la gestione dell'emergenza COVID ha dimostrato. Per questo abbiamo voluto, come ANCI Puglia, essere parte attiva di questo lavoro: i Comuni pugliesi vogliono essere protagonisti nel nuovo Piano regionale delle politiche sociali, dando il proprio contributo sul piano tecnico come su quello politico-istituzionale. La giornata di oggi è stata organizzata per dare contenuti a questo processo di lavoro, a rafforzare l'alleanza tra Regione Puglia e ANCI a sostegno delle autonomie locali. Il Presidente Emiliano è stato Sindaco di una grande città, sa qual è la fatica che quotidianamente è necessaria per organizzare al meglio le risposte al servizio della propria comunità; sa che quello del Sindaco è un mestiere difficile, ma anche una delle esperienze più belle che si possano fare nella vita. Per questo siamo sicuri che non farà mancare il suo contributo alla discussione, valorizzando le proposte che verranno dagli Amministratori locali e dalla loro Associazione".
"Abbiamo dato vita a un percorso di lavoro innovativo - ha continuato la Direttrice del Dipartimento Welfare Valentina Romano - che ha visto coinvolti tutti i soggetti che sono coinvolti nel Piano regionale delle Politiche Sociali. Voglio ringraziare il partenariato, in particolare i Comuni, per il contributo essenziale che hanno dato alla definizione di questo nuovo piano in cui si integrano politiche sociali, della salute, del lavoro, dell'istruzione e dell'abitare. L'obiettivo è arrivare a un nuovo modello di welfare regionale, capace di valorizzare l'esperienza dei precedenti anni, migliorare alcune aree d'intervento e cogliere le sfide del cambiamento".
"L'incontro di oggi tra Regione Puglia e ANCI - per il Delegato Anci Puglia al Welfare Pasquale Chieco - apre la stagione della nuova programmazione sociale regionale, caratterizzata da importanti novità sul versante delle opportunità offerte dalla legge di bilancio in discussione in Parlamento e dal PNRR. I Comuni devono essere pronti a cogliere queste opportunità e il confronto costante e articolato con l'Assessorato regionale ci consentirà di organizzare al meglio le iniziative sul territorio, potenziando i servizi e garantendo la qualità degli interventi".
"Per redigere il piano - ha proseguito la dirigente di sezione del dipartimento Welfare Regione Puglia Laura Liddo - siamo partiti dall'analisi su come stia cambiando la Puglia e sulle conseguenze di questi cambiamenti sul sistema dei servizi sociali. Abbiamo studiato i principali fenomeni emergenti: l'invecchiamento della popolazione, le povertà, l'impatto della pandemia. Il piano analizza la programmazione territoriale; la aree strategiche d'intervento individuate in famiglie e minori, conciliazione vita-lavoro; la prevenzione e il contrasto della violenza di genere; l'integrazione delle persone con disabilità; la promozione dell'invecchiamento attivo; il contrasto alla povertà e il ruolo degli attori sociali che supportiamo con interventi per il Terzo Settore, il confronto con il partenariato e il sostegno ai Comuni per sostenere l'attuazione dei servizi e facilitare il lavoro amministrativo".