Politica
Popolo della Libertà interviene sul caso delle operaie tessili
Crediamo che oggi più che mai gli animi non vadano esacerbati. Un momento di particolare difficoltà economiche e di mercato
Canosa - mercoledì 18 aprile 2012
12.07
Per le problematiche della Simony srl alla soluzione delle difficoltà aziendali, non servono le strumentalizzazioni partitiche o sindacali.
Sulla vicenda della azienda Simony srl, fa specie che in un momento di particolare difficoltà economiche e di mercato, nel richiamare fatti di rilevanza contrattuale e politiche produttive, si associno aspetti che, invece, possono sembrare politicamente strumentali, essendone estranei.
Il riferimento è a quanto apparso su alcuni mezzi di informazione che richiamano l'appartenenza partitica del titolare dell'azienda, quasi a voler sottintendere contrapposizioni politico-sindacali che non possono avere ragione di esistere se è vero come è vero che una qualsiasi attività imprenditoriale risponde a logiche economiche, produttive e commerciali nell'interesse dell'azienda che comprende, ovviamente, quello della tutela del personale dipendente in termini di rispetto contrattuale, motivazione lavorativa e serenità dell'ambiente aziendale..
Allo stesso modo, però, oltre alla giusta difesa dei diritti dei lavoratori, non può passare l'idea che colpevolizza a prescindere chi da anni ha una attività produttiva che riesce a stare nel mercato e in una collocazione territoriale non particolarmente favorevole.
Noi crediamo che oggi più che mai gli animi non vadano esacerbati cercando di rendere compatibili gli interessi di tutti e non acuire deleterie contrapposizioni che farebbero danni tanto ai lavoratori quanto all'azienda se in forse dovrebbe risultare alla fine proprio l'attività produttiva complessiva.
Perciò, richiamare aspetti di appartenenza politica del titolare - attualmente candidato al Consiglio Comunale di Canosa nella lista del PdL -, può sembrare una forzata strumentalizzazione che, sembrando fuori luogo, non ha nessun legame con gli interessi del personale dipendente e della stessa azienda. Come ha già detto pubblicamente il titolare, Salvatore Simone, rivolgendosi alle sue collaboratrici, "In questo momento di crisi, devono capire lo stato d'animo di un imprenditore. Spero si sblocchi tutto tra qualche giorno, che ci siano più commesse, ma non devono temere il licenziamento. Sono io che ho bisogno del loro lavoro, come loro hanno bisogno di me. E poi sarei stupido a cambiare persone che conosco da 20 anni, di grande professionalità". Crediamo non ci possa essere migliore testimonianza di riconoscenza e attenzione di un imprenditore capace nei confronti del personale con cui condivide le sorti dell'Azienda. Sono queste le motivazioni che riteniamo utili per rasserenare comprensibili disagiati stati d'animo.
Il Segretario cittadino del Popolo della Libertà di Canosa di Puglia, Stanislao Sciannamea
Sulla vicenda della azienda Simony srl, fa specie che in un momento di particolare difficoltà economiche e di mercato, nel richiamare fatti di rilevanza contrattuale e politiche produttive, si associno aspetti che, invece, possono sembrare politicamente strumentali, essendone estranei.
Il riferimento è a quanto apparso su alcuni mezzi di informazione che richiamano l'appartenenza partitica del titolare dell'azienda, quasi a voler sottintendere contrapposizioni politico-sindacali che non possono avere ragione di esistere se è vero come è vero che una qualsiasi attività imprenditoriale risponde a logiche economiche, produttive e commerciali nell'interesse dell'azienda che comprende, ovviamente, quello della tutela del personale dipendente in termini di rispetto contrattuale, motivazione lavorativa e serenità dell'ambiente aziendale..
Allo stesso modo, però, oltre alla giusta difesa dei diritti dei lavoratori, non può passare l'idea che colpevolizza a prescindere chi da anni ha una attività produttiva che riesce a stare nel mercato e in una collocazione territoriale non particolarmente favorevole.
Noi crediamo che oggi più che mai gli animi non vadano esacerbati cercando di rendere compatibili gli interessi di tutti e non acuire deleterie contrapposizioni che farebbero danni tanto ai lavoratori quanto all'azienda se in forse dovrebbe risultare alla fine proprio l'attività produttiva complessiva.
Perciò, richiamare aspetti di appartenenza politica del titolare - attualmente candidato al Consiglio Comunale di Canosa nella lista del PdL -, può sembrare una forzata strumentalizzazione che, sembrando fuori luogo, non ha nessun legame con gli interessi del personale dipendente e della stessa azienda. Come ha già detto pubblicamente il titolare, Salvatore Simone, rivolgendosi alle sue collaboratrici, "In questo momento di crisi, devono capire lo stato d'animo di un imprenditore. Spero si sblocchi tutto tra qualche giorno, che ci siano più commesse, ma non devono temere il licenziamento. Sono io che ho bisogno del loro lavoro, come loro hanno bisogno di me. E poi sarei stupido a cambiare persone che conosco da 20 anni, di grande professionalità". Crediamo non ci possa essere migliore testimonianza di riconoscenza e attenzione di un imprenditore capace nei confronti del personale con cui condivide le sorti dell'Azienda. Sono queste le motivazioni che riteniamo utili per rasserenare comprensibili disagiati stati d'animo.
Il Segretario cittadino del Popolo della Libertà di Canosa di Puglia, Stanislao Sciannamea