Eventi e cultura
Presentazione della campagna “Dual use Vespucci 2016”
Un esempio virtuoso di cooperazione
Puglia - sabato 7 maggio 2016
22.33
Nella giornata di lunedì 9 maggio, l'assessore alla Qualità dell'Ambiente, Domenico Santorsola, sarà presente sulla nave scuola della marina militare "A. Vespucci" per la presentazione della campagna di rilevanza scientifica nazionale "Dual use Vespucci 2016": un esempio virtuoso di cooperazione tra ricercatori, studenti e marinai con l'obiettivo comune di tutelare il nostro Mare. Le competenze dell'Università e del CNR "imbarcate a bordo" di uno dei velieri storici più belli del mondo. "Le complessità delle problematiche ambientali richiedono rigorosi approcci scientifici ed una stretta collaborazione interistituzionale" dichiara l'assessore Santorsola "entrambi ingredienti ritroviamo nella campagna Dual Use Vespucci. Il mio Assessorato da tempo collabora con l'Università di Bari e con il CNR-IRSA in attività che sono oramai un importante riferimento di livello nazionale d internazionale. L'attenzione al tema della Marine strategy, della tutela del mare e della gestione dei rifiuti è fortemente condivisa e pertanto siamo onorati di testimoniare la nostra presenza nell'ambito di una iniziativa così importante e strategica per la Nazione e per il Mediterraneo".
La nave scuola della Marina Militare, la più "anziana" unità della Squadra Navale e la più ammirata in tutto il mondo, dopo i lavori di ammodernamento torna a solcare i mari, in una pre-campagna "Dual use Vespucci 2016". A bordo della Nave Vespucci oltre agli eventi culturali, seminariali e di solidarietà verranno svolte attività scientifiche di rilevanza nazionale a cura dei ricercatori degli Istituti IRSA, ISMAR ed ISAC del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente del CNR che lavoreranno in stretta sinergia con ricercatori delle Università di Bari, Genova, Siena, Lecce e Trieste, per una campagna unica nel suo genere. I ricercatori e gli studenti a bordo, si dedicheranno a tematiche quanto mai importanti quali l'osservazione e la raccolta dati relativi alla distribuzione spaziale delle macroplastiche, dei cetacei e delle meduse durante l'intera navigazione del Vespucci, lavorando ininterrottamente dalle prime luci dell'alba fino al tramonto. A prua del veliero un osservatore e un trascrittore identificheranno e classificheranno nell'apposita Scheda Avvistamento Macroplastiche tutti i frammenti plastici di dimensioni superiori a 2 cm insieme ai dati relativi alle condizioni meteo marine e alle coordinate GPS di ciascun rifiuto.
Tale attività concorrerà a fornire risposte riferite ad obiettivi della "Marine Strategy for the Good Environmental Status of the sea" per la definizione di rifiuti in mare (Marine Litter) derivanti dalle acque interne e riferiti ad oggetti deliberatamente scartati, involontariamente persi o trasportati da fiumi e venti in mare o sulle spiagge, essenzialmente identificabli nelle macro-categorie di plastica, metalli, vetro, ceramica, legno, carta, grossi detriti o rocce, attrezzi da pesca, indumenti, etc..Inoltre, con le strumentazioni avanzate montate a bordo del Vespucci e messe a disposizione dal CNR ISAC sarà possibile eseguire misure di composizione chimica del particolato atmosferico in continuo, misure di Black carbon (tracciante di processi di combustione), e misure in continuo del numero di particelle con il contatore ottico. Mediante queste tecniche sarà possibile quantificare il contributo delle varie sorgenti naturali (spray marino) ed antropiche (combustione biomassa e combustibili fossili) al carico di particolato atmosferico nel bacino mediterraneo con ricadute importantissime per lo studio dell'impatto delle attività antropiche sul cambiamento climatico a scala mediterranea.I dati relativi a misure di composizione atmosferica, sono molto scarsi in letteratura e questa campagna a carattere multidisciplinare rappresenta un esperimento unico mai eseguito prima ad ora sul mar Mediterraneo.
La nave scuola della Marina Militare, la più "anziana" unità della Squadra Navale e la più ammirata in tutto il mondo, dopo i lavori di ammodernamento torna a solcare i mari, in una pre-campagna "Dual use Vespucci 2016". A bordo della Nave Vespucci oltre agli eventi culturali, seminariali e di solidarietà verranno svolte attività scientifiche di rilevanza nazionale a cura dei ricercatori degli Istituti IRSA, ISMAR ed ISAC del Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente del CNR che lavoreranno in stretta sinergia con ricercatori delle Università di Bari, Genova, Siena, Lecce e Trieste, per una campagna unica nel suo genere. I ricercatori e gli studenti a bordo, si dedicheranno a tematiche quanto mai importanti quali l'osservazione e la raccolta dati relativi alla distribuzione spaziale delle macroplastiche, dei cetacei e delle meduse durante l'intera navigazione del Vespucci, lavorando ininterrottamente dalle prime luci dell'alba fino al tramonto. A prua del veliero un osservatore e un trascrittore identificheranno e classificheranno nell'apposita Scheda Avvistamento Macroplastiche tutti i frammenti plastici di dimensioni superiori a 2 cm insieme ai dati relativi alle condizioni meteo marine e alle coordinate GPS di ciascun rifiuto.
Tale attività concorrerà a fornire risposte riferite ad obiettivi della "Marine Strategy for the Good Environmental Status of the sea" per la definizione di rifiuti in mare (Marine Litter) derivanti dalle acque interne e riferiti ad oggetti deliberatamente scartati, involontariamente persi o trasportati da fiumi e venti in mare o sulle spiagge, essenzialmente identificabli nelle macro-categorie di plastica, metalli, vetro, ceramica, legno, carta, grossi detriti o rocce, attrezzi da pesca, indumenti, etc..Inoltre, con le strumentazioni avanzate montate a bordo del Vespucci e messe a disposizione dal CNR ISAC sarà possibile eseguire misure di composizione chimica del particolato atmosferico in continuo, misure di Black carbon (tracciante di processi di combustione), e misure in continuo del numero di particelle con il contatore ottico. Mediante queste tecniche sarà possibile quantificare il contributo delle varie sorgenti naturali (spray marino) ed antropiche (combustione biomassa e combustibili fossili) al carico di particolato atmosferico nel bacino mediterraneo con ricadute importantissime per lo studio dell'impatto delle attività antropiche sul cambiamento climatico a scala mediterranea.I dati relativi a misure di composizione atmosferica, sono molto scarsi in letteratura e questa campagna a carattere multidisciplinare rappresenta un esperimento unico mai eseguito prima ad ora sul mar Mediterraneo.