Cronaca
Prime condanne per l'omicidio di Maria Melziade
Reclusione per concorso in omicidio preterintenzionale aggravato e rapina
Canosa - venerdì 1 giugno 2018
22.37
Il GUP del Tribunale di Trani Angela Schiralli ha condannato i due presunti assassini di Maria Melziade( 75 anni) gioielliera di Canosa di Puglia, che fu uccisa durante una rapina in casa la sera del 17 novembre 2016. I due L.C.(55 anni) e F.S.(46 anni), sono stati condannati rispettivamente a 14 anni e a 10 anni di reclusione per i reati di concorso in omicidio preterintenzionale aggravato e rapina. La sentenza è stata emessa al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. Il giudice ha condannato gli imputati anche al risarcimento danni nei confronti delle parti civili, i familiari della vittima, da quantificarsi in un processo civile. Un terzo presunto complice, G. C. (21 anni), sarà processato dalla Corte di Assise il prossimo 8 giugno. La sera della rapina finita tragicamente, la signora Maria Melziade e suo marito , ex proprietari di una gioielleria nel centro di Canosa, gestita dalle figlie, erano rientrati da un viaggio a Milano. La signora salì in casa mentre il marito scese in garage. La signora aprì la porta ai due rapinatori pensando che fosse stato il marito a suonare il campanello e fu aggredita. Le indagini condotte dalla Polizia Scientifica, coordinate dal pm di Trani Marcello Catalano hanno appurato che la signora fu immobilizzata con del nastro adesivo, stordita dalle scariche elettriche di un taser, poi picchiata con schiaffi, calci e pugni, fino a restare esanime e sanguinante sul pavimento di casa. Morì in ospedale alcune ore dopo. I rapinatori che riuscirono a fuggire con gioielli e denaro, furono arrestati il mese successivo .