Cronaca
Profughi nella BAT: 100 tra Canosa, Trani e S.Ferdinando
Possibili problemi di sicurezza e ordine pubblico
Canosa - lunedì 13 giugno 2016
15.53
Fa discutere la decisione di ospitare profughi nella BAT, troppa superficialità sulla gestione dei migranti. "A chi preferisce la via del silenzio o dell'effetto sorpresa, noi diciamo che non intendiamo abbassare la testa poiché è in gioco il rispetto degli uomini e delle donne della Polizia di Stato ed il rispetto dei cittadini", ad affermarlo è il segretario regionale del sindacato di Polizia LES (Libertà e Sicurezza) la nuova voce dell'UGL nella Polizia di Stato, Claudio Biancolillo, che prosegue: "mi riferisco all'arrivo di numerosi profughi nella BAT (100 persone da smistare tra Trani, Canosa e San Ferdinando di Puglia), una situazione non facile da gestire, che renderà ancora più ardue le condizioni di lavoro delle Forze dell'Ordine. E' inconcepibile che non ci si renda conto della reale situazione locale: il territorio non è pronto per gestire tale emergenza -spiega il sindacalista, che poi si domanda - vi è stato per caso un sopralluogo per verificare la situazione reale? Ed inoltre, ci si è resi conto delle possibili conseguenze negative data la difficoltà di garantire una sorveglianza adeguata nell'arco delle 24 ore? Una decisione incomprensibile". Biancolillo evidenzia nel suo intervento che "non è così che si aiutano queste persone, così si mette solo a rischio la sicurezza del territorio. Rispetto per chi soffre e sceglie di abbandonare la propria terra per cercare di garantirsi un futuro migliore, ma bisogna pensare anche alla sicurezza dei nostri cittadini".
"Se già vi è difficoltà, con le unità a disposizione, nel garantire il controllo del territorio - aggiunge il sindacalista - come si può pensare di gestire un problema così grande che potrebbe avere risvolti anche sul piano dell'ordine pubblico? Lo ribadiamo, urgono rinforzi, ed oggi ancor di più, immediati. Riteniamo infatti - incalza Biancolillo - che si tratta di un flusso di migranti eccessivo in proporzione alla possibilità gestionale. Un flusso che grava particolarmente sugli uomini e sulle donne delle Forze dell'Ordine che si troveranno a trattare tutto ciò che concerne l'arrivo dei migranti stessi: atti formali correlati al fermo dei migranti, possibili rischi sanitari, imprevisti di ogni genere. Un disagio che è doveroso esternare, anzi, è doveroso lanciare un grido d'allarme! E' bene evidenziare - spiega il sindacalista - i riflessi di una politica nazionale poco lungimirante per ciò che concerne le attuali emergenze di ordine e sicurezza pubblica.Se il Ministro dell'Interno avesse accolto il nostro invito a potenziare l'organico della Polizia di Stato nella nostra Regione, forse oggi non ci saremmo trovati in questa situazione di emergenza". Biancolillo evidenzia infine come "ancora una volta non ci si è resi conto delle difficoltà in cui incorrono gli operatori delle Forze dell'Ordine e dei pericoli per l'incolumità pubblica, non solo per una questione di ordine pubblico ma anche per eventuali problemi sanitari. Ancora una volta l'inefficienza delle Istituzioni e l'incapacità di reperire delle strutture, si ripercuote sulle Forze dell'Ordine e sui cittadini, e rischia di mettere in crisi tutto il sistema. È necessario che siano determinate urgentemente strutture idonee individuate nel rispetto dei ruoli e delle competenze, agevolando una sinergia nella pluralità degli organismi che cooperano nelle attività".
"Se già vi è difficoltà, con le unità a disposizione, nel garantire il controllo del territorio - aggiunge il sindacalista - come si può pensare di gestire un problema così grande che potrebbe avere risvolti anche sul piano dell'ordine pubblico? Lo ribadiamo, urgono rinforzi, ed oggi ancor di più, immediati. Riteniamo infatti - incalza Biancolillo - che si tratta di un flusso di migranti eccessivo in proporzione alla possibilità gestionale. Un flusso che grava particolarmente sugli uomini e sulle donne delle Forze dell'Ordine che si troveranno a trattare tutto ciò che concerne l'arrivo dei migranti stessi: atti formali correlati al fermo dei migranti, possibili rischi sanitari, imprevisti di ogni genere. Un disagio che è doveroso esternare, anzi, è doveroso lanciare un grido d'allarme! E' bene evidenziare - spiega il sindacalista - i riflessi di una politica nazionale poco lungimirante per ciò che concerne le attuali emergenze di ordine e sicurezza pubblica.Se il Ministro dell'Interno avesse accolto il nostro invito a potenziare l'organico della Polizia di Stato nella nostra Regione, forse oggi non ci saremmo trovati in questa situazione di emergenza". Biancolillo evidenzia infine come "ancora una volta non ci si è resi conto delle difficoltà in cui incorrono gli operatori delle Forze dell'Ordine e dei pericoli per l'incolumità pubblica, non solo per una questione di ordine pubblico ma anche per eventuali problemi sanitari. Ancora una volta l'inefficienza delle Istituzioni e l'incapacità di reperire delle strutture, si ripercuote sulle Forze dell'Ordine e sui cittadini, e rischia di mettere in crisi tutto il sistema. È necessario che siano determinate urgentemente strutture idonee individuate nel rispetto dei ruoli e delle competenze, agevolando una sinergia nella pluralità degli organismi che cooperano nelle attività".