Territorio
Provincia BAT: cinque anni per rilanciare infrastrutture e scuole
Ventola ad Andria: «Il nuovo ente ha permesso investimenti importanti»
BAT - venerdì 8 agosto 2014
7.41
Sono i dati numerici ed organizzativi quelli che racconta, nel suo tour intrapreso nei dieci comuni della BAT, l'ormai ex Presidente della Provincia Francesco Ventola, sino al 12 ottobre Commissario dell'ente. Poi vi sarà l'ormai nota trasformazione delle provincie in enti di secondo livello e l'elezione del neo Presidente attraverso una consultazione riservata a consiglieri comunali e sindaci dei comuni aderenti. Ma nella tappa di ieri sera ad Andria, il Presidente Ventola, ha rilanciato la necessità e la vita di un ente di prossimità come quello provinciale che in cinque anni ha sbloccato diverse opere pubbliche di grande rilevanza ed ha prestato attenzione agli istituti scolastici troppo spesso dimenticati dalla Provincia di Bari.
«Il rapporto era uno a dieci - ha detto Ventola - un intervento per questo territorio su dieci programmati nell'intera provincia di Bari. La BAT, invece, oltre ad autodeterminare le proprie politiche, ha potuto riportare al centro l'unione di un territorio che ha smesso di far campanile e che è riuscito a sbloccare diversi importanti progetti». Dopo i ringraziamenti per tutti i consiglieri provinciali andriesi di maggioranza ed opposizione nonché ai due assessori, Troia e Campana ed al Sindaco di Andria Nicola Giorgino, già Vice-Presidente della BAT per i primi anni, si è passati subito alla spinosa strada provinciale "Andria-Trani": «Abbiamo recuperato un progetto che giaceva nei cassetti della Provincia di Bari dal lontano '88 - ha detto Ventola - abbiamo rimesso in moto una macchina bloccata e che mai sarebbe stata portata a compimento. Un investimento di oltre 20 milioni di euro con fondi ministeriali ma anche fondi propri appostati soprattutto per gli espropri che ci sono costati per nove volte quanto ipotizzato. Ma l'Andria-Trani è già in itinere e gli adempimenti sono in pieno svolgimento». La ditta di Salvatore Matarrese, aggiudicataria dei lavori, infatti, ha completato il concordato preventivo, ha trasferito il ramo d'azienda alla ditta Matarrese srl e c'è tempo sino al 30 settembre per i proprietari dei terreni adiacenti la sede stradale, per arretrare la propria proprietà. Dopo di che vi saranno le ruspe.
«Non solo "Andria-Trani" ma anche "Andria-Canosa" e tangenziale di Andria. Tre diversi lotti per un investimento di circa 55 milioni di euro - ha ricordato Francesco Ventola - di opere cantierizzate e nella maggior parte dei casi già aggiudicate e che nei prossimi anni assicureranno rapidità nei collegamenti e sicurezza. Ci sarebbe piaciuto tagliare i nastri di queste opere ma la burocrazia è lenta e purtroppo ci crea molte difficoltà». Tema scuole: interventi complessivi per la città di Andria in quattro anni da circa 15 milioni di euro comprensivi anche della realizzazione della nuova ala del Liceo Scientifico "R. Nuzzi". «Trent'anni di attesa ed anche i lavori al Liceo Nuzzi sono partiti e stanno procedendo - ha concluso Ventola - abbiamo fatto investimenti importanti in tutte le scuole cittadine di gestione provinciale e non dimentichiamo l'ITA il cui processo di statizzazione è avviato. E' di ieri l'inizio dell'attività anche del nuovo Centro Ricerche Bonomo per un'offerta qualificata ed appropriata sull'intero territorio. Purtroppo c'è ancora qualcuno che dice che questa provincia non serve a niente, ma i dieci comuni ormai hanno una loro identità e proseguiranno su questa importante strada».
«Il rapporto era uno a dieci - ha detto Ventola - un intervento per questo territorio su dieci programmati nell'intera provincia di Bari. La BAT, invece, oltre ad autodeterminare le proprie politiche, ha potuto riportare al centro l'unione di un territorio che ha smesso di far campanile e che è riuscito a sbloccare diversi importanti progetti». Dopo i ringraziamenti per tutti i consiglieri provinciali andriesi di maggioranza ed opposizione nonché ai due assessori, Troia e Campana ed al Sindaco di Andria Nicola Giorgino, già Vice-Presidente della BAT per i primi anni, si è passati subito alla spinosa strada provinciale "Andria-Trani": «Abbiamo recuperato un progetto che giaceva nei cassetti della Provincia di Bari dal lontano '88 - ha detto Ventola - abbiamo rimesso in moto una macchina bloccata e che mai sarebbe stata portata a compimento. Un investimento di oltre 20 milioni di euro con fondi ministeriali ma anche fondi propri appostati soprattutto per gli espropri che ci sono costati per nove volte quanto ipotizzato. Ma l'Andria-Trani è già in itinere e gli adempimenti sono in pieno svolgimento». La ditta di Salvatore Matarrese, aggiudicataria dei lavori, infatti, ha completato il concordato preventivo, ha trasferito il ramo d'azienda alla ditta Matarrese srl e c'è tempo sino al 30 settembre per i proprietari dei terreni adiacenti la sede stradale, per arretrare la propria proprietà. Dopo di che vi saranno le ruspe.
«Non solo "Andria-Trani" ma anche "Andria-Canosa" e tangenziale di Andria. Tre diversi lotti per un investimento di circa 55 milioni di euro - ha ricordato Francesco Ventola - di opere cantierizzate e nella maggior parte dei casi già aggiudicate e che nei prossimi anni assicureranno rapidità nei collegamenti e sicurezza. Ci sarebbe piaciuto tagliare i nastri di queste opere ma la burocrazia è lenta e purtroppo ci crea molte difficoltà». Tema scuole: interventi complessivi per la città di Andria in quattro anni da circa 15 milioni di euro comprensivi anche della realizzazione della nuova ala del Liceo Scientifico "R. Nuzzi". «Trent'anni di attesa ed anche i lavori al Liceo Nuzzi sono partiti e stanno procedendo - ha concluso Ventola - abbiamo fatto investimenti importanti in tutte le scuole cittadine di gestione provinciale e non dimentichiamo l'ITA il cui processo di statizzazione è avviato. E' di ieri l'inizio dell'attività anche del nuovo Centro Ricerche Bonomo per un'offerta qualificata ed appropriata sull'intero territorio. Purtroppo c'è ancora qualcuno che dice che questa provincia non serve a niente, ma i dieci comuni ormai hanno una loro identità e proseguiranno su questa importante strada».