Eventi e cultura
Puglia: la prima regione italiana per produzione agricola
EXPO' ha fatto volare i prodotti agroalimentari nazionali
Italia - giovedì 29 ottobre 2015
10.01
"Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" è stato il tema dominante di Expo Milano 2015, che ha visto l'Italia al centro delle attenzioni mediatiche, il filo logico che ha unito tutti gli eventi organizzati sia all'interno sia all'esterno dell'Esposizione Universale in dirittura d'arrivo, il 31 ottobre prossimo chiuderà i battenti. Expo Milano 2015 è stata l'occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del mondo: se da una parte c'è ancora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio 2010-2012), dall'altra c'è chi muore per disturbi di salute legati a un'alimentazione scorretta e troppo cibo (circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. Per questo motivo servono scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e, anche attraverso l'utilizzo di tecnologie all'avanguardia, sarà possibile trovare un equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse. A Milano, anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l'assessore all'agricoltura Leonardo Di Gioia che hanno preso parte ad un evento promosso da Coldiretti per l'EXPO', sui temi dell'agroalimentare pugliese, alla presenza del presidente Coldiretti Puglia Gianni Cantele, del direttore Angelo Corsetti e di molti dirigenti della federazione. Per l'occasione, il Governatore della Puglia Michele Emiliano ha dichiarato: """La Puglia è la prima regione italiana per produzione agricola, per noi è fondamentale che ci conoscano, in particolare che si conosca il nostro rispetto per le biodiversità e il chilometro zero, la nostra capacità di trasformare i prodotti in filiera agroindustriale, i nostri vitigni autoctoni, la nostra capacità di lavorare le carni in modo assolutamente non pericoloso. E soprattutto, è importante che si conoscano le imprese, sempre più lanciate verso l'innovazione in agricoltura, che richiamano finalmente le giovani generazioni a questo lavoro, che ha costituito la storia dell'economia pugliese e che certamente ne costituirà il futuro". """Oggi a Expo' noi esibiamo non solo prodotti - ha proseguito il presidente Emiliano - ma talenti, esperienze, storie personali e aziendali che portano alto il nome della nostra regione nel mondo. Per questo dobbiamo adoperare il marchio di qualità pugliese spiegando ai consumatori la bontà e la genuinità che c'e dietro tutto questo e che fa la differenza"""
Secondo l'indagine Coldiretti/Ixé, l'88 per cento degli italiani che hanno visitato l'esposizione la considera un'esperienza positiva, tanto da aver speso complessivamente 2,3 miliardi tra viaggio, alloggio, spese varie fuori ed ingresso e consumazioni all'interno. """ Siamo stati tra i primi a credere e ad investire in Expo' con la tempestiva scelta di sponsorizzarne il simbolo, l'Albero della Vita, e animare quotidianamente il nostro padiglione "No farmers no party" con la partecipazione degli agricoltori provenienti da tutte le regioni d'Italia. - Ha dichiarato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - Una scelta che è stata premiata dai riconoscimenti dei tanti entusiasti visitatori ma anche dalla convinzione che l'esposizione ha aiutato a restituire dignità e valore al lavoro nei campi dove sono impegnati nel mondo 570 milioni di aziende ed oggi sono più vicini gli ambiziosi obiettivi che sono stati fissati all'inaugurazione "Nutrire il Pianeta, Energia per la vita. Abbiamo organizzato - ha continuato Moncalvo - oltre duemila eventi, accolto 480 classi con circa 11 mila studenti visitatori e distribuito gratuitamente 36 mila kit dell'orto per sensibilizzare sui temi dell'ambiente e della biodivesità. La presenza degli agricoltori italiani è stata tangibile fin dall'inaugurazione con il padiglione Coldiretti tappezzato completamente dai loro volti con l'enorme scritta "No farmers no party" per ricordare che non c'è Expo, non c'è cibo e non c'è vita senza il duro lavoro nelle campagne. L'unico spazio dove è stata data la possibilità agli agricoltori di tutte le regioni di far conoscere al mondo le proprie storie ed i propri prodotti. Una esperienza di successo sancita dal record di presenze anche alle mostre sui primati del Made in Italy e sostenuta dalla promozione di eventi che hanno segnato il corso dell'esposizione, dall'incontro dei trentamila con il presidente del Consiglio Matteo Renzi al concerto con Edoardo Bennato and Farmers, dall'Oscar Green per l'innovazione a Terra Madre Giovani. Expo è stata una grande occasione per difendere i primati italiani nell'agroalimentare con molteplici appuntamenti dedicati ai singoli prodotti, dal gelato alla birra, dall'ortofutta al pane, dal latte al coniglio, dalle uova al riso che hanno visto la partecipazione attiva degli agricoltori. Grazie alla raccolta organizzata nel padiglione Coldiretti dell'Esposizione in soli tre mesi sono state raccolte quasi 90mila firme a sostegno della petizione per impedire l'utilizzo della polvere di latte nella produzione dei formaggi italiani ma nel periodo di Expo' sono anche aumentate di ulteriori centomila le firme dei cittadini a sostegno della candidatura dell'arte della pizza a patrimonio immateriale dell'Umanità dell'Unesco."""
La stessa indagine statistica riporta che per tre italiani su quattro (il 74%) l'esperienza di Expo può essere considerata un successo dell'Italia mentre per il 16 % è indifferente e solo il 7 % la ritiene un insuccesso e il 3 % non sa. Alle tendenze positive determinate dalla ripresa economica e dal tasso di cambio favorevole si è aggiunta la spinta propulsiva determinata dalla vetrina mondiale dell'Esposizione che ha fatto volare i prodotti agroalimentari nazionali all'estero che faranno registrare nel 2015 il record storico con un valore annuale superiore ai 36 miliardi di euro, con un incremento del 7 per cento.
Secondo l'indagine Coldiretti/Ixé, l'88 per cento degli italiani che hanno visitato l'esposizione la considera un'esperienza positiva, tanto da aver speso complessivamente 2,3 miliardi tra viaggio, alloggio, spese varie fuori ed ingresso e consumazioni all'interno. """ Siamo stati tra i primi a credere e ad investire in Expo' con la tempestiva scelta di sponsorizzarne il simbolo, l'Albero della Vita, e animare quotidianamente il nostro padiglione "No farmers no party" con la partecipazione degli agricoltori provenienti da tutte le regioni d'Italia. - Ha dichiarato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - Una scelta che è stata premiata dai riconoscimenti dei tanti entusiasti visitatori ma anche dalla convinzione che l'esposizione ha aiutato a restituire dignità e valore al lavoro nei campi dove sono impegnati nel mondo 570 milioni di aziende ed oggi sono più vicini gli ambiziosi obiettivi che sono stati fissati all'inaugurazione "Nutrire il Pianeta, Energia per la vita. Abbiamo organizzato - ha continuato Moncalvo - oltre duemila eventi, accolto 480 classi con circa 11 mila studenti visitatori e distribuito gratuitamente 36 mila kit dell'orto per sensibilizzare sui temi dell'ambiente e della biodivesità. La presenza degli agricoltori italiani è stata tangibile fin dall'inaugurazione con il padiglione Coldiretti tappezzato completamente dai loro volti con l'enorme scritta "No farmers no party" per ricordare che non c'è Expo, non c'è cibo e non c'è vita senza il duro lavoro nelle campagne. L'unico spazio dove è stata data la possibilità agli agricoltori di tutte le regioni di far conoscere al mondo le proprie storie ed i propri prodotti. Una esperienza di successo sancita dal record di presenze anche alle mostre sui primati del Made in Italy e sostenuta dalla promozione di eventi che hanno segnato il corso dell'esposizione, dall'incontro dei trentamila con il presidente del Consiglio Matteo Renzi al concerto con Edoardo Bennato and Farmers, dall'Oscar Green per l'innovazione a Terra Madre Giovani. Expo è stata una grande occasione per difendere i primati italiani nell'agroalimentare con molteplici appuntamenti dedicati ai singoli prodotti, dal gelato alla birra, dall'ortofutta al pane, dal latte al coniglio, dalle uova al riso che hanno visto la partecipazione attiva degli agricoltori. Grazie alla raccolta organizzata nel padiglione Coldiretti dell'Esposizione in soli tre mesi sono state raccolte quasi 90mila firme a sostegno della petizione per impedire l'utilizzo della polvere di latte nella produzione dei formaggi italiani ma nel periodo di Expo' sono anche aumentate di ulteriori centomila le firme dei cittadini a sostegno della candidatura dell'arte della pizza a patrimonio immateriale dell'Umanità dell'Unesco."""
La stessa indagine statistica riporta che per tre italiani su quattro (il 74%) l'esperienza di Expo può essere considerata un successo dell'Italia mentre per il 16 % è indifferente e solo il 7 % la ritiene un insuccesso e il 3 % non sa. Alle tendenze positive determinate dalla ripresa economica e dal tasso di cambio favorevole si è aggiunta la spinta propulsiva determinata dalla vetrina mondiale dell'Esposizione che ha fatto volare i prodotti agroalimentari nazionali all'estero che faranno registrare nel 2015 il record storico con un valore annuale superiore ai 36 miliardi di euro, con un incremento del 7 per cento.