Territorio
Puglia: oltre 200mila i nuovi poveri
Spesa sospesa e muro gentilezza al mercato contadino
Puglia - sabato 11 dicembre 2021
22.34
L'emergenza Covid ha impoverito più di una famiglia su quattro che ha dichiarato un peggioramento della situazione economica rispetto all'anno precedente con oltre 200mila persone che in Puglia si trovano in una situazione di povertà assoluta. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia diffusa a Foggia, da cui è partita la speciale mobilitazione degli agricoltori di Campagna Amica con l'iniziativa la "Spesa sospesa del contadino", oltre alla donazione di cibo e abiti che saranno 'affidati' al muro della gentilezza allestito al mercato contadino di Viale della Repubblica 80 a Foggia per aiutare a combattere le nuove povertà e offrire ai più bisognosi un Natale sereno. Le iniziative di solidarietà sono state presentate da Angelo Marseglia, presidente dell'Associazione Pensionati di Coldiretti Puglia, Maria Maddalena Rignanese Rinaldi referente di Coldiretti Donne Impresa Foggia, Rosa Barone, assessore regionale al Welfare, Politiche di benessere sociale e pari opportunità e Patrizia Lusi, commissario della Asp Zaccagnino.
Tra le categorie più deboli in Puglia – aggiunge Coldiretti Puglia - si contano oltre 30mila bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno bisogno di essere assistiti e sono a forte rischio di povertà anche educativa e di dispersione scolastica, con oltre 300 fattorie didattiche pugliesi che potrebbero oggi mettere a disposizione spazi per le lezioni dei ragazzi in modo da permettere di rispettare le misure di sicurezza anti contagio da Covid.
Per arginare questa situazione quasi 1 italiano su 3 (30%) – secondo l'indagine Coldiretti/Ixè – ha partecipato a iniziative di solidarietà, facendo beneficienza e donazioni per aiutare le famiglie più bisognose piegate dal peso della crisi causata dall'emergenza sanitaria. Un impegno di solidarietà che ha visto protagonisti insieme a molte organizzazioni, anche i singoli, famiglie, aziende pubbliche e private, enti ed associazioni come la Coldiretti. Contro la povertà – ricorda la Coldiretti Puglia – è dunque cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini, a partire proprio dall'esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica, ancora attiva in Puglia, grazie alla quale sono stati raccolti oltre 350mila chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometro zero, donati ai più bisognosi durante la crisi generata dalla pandemia Covid.
Coldiretti ha reso strutturali le iniziative di solidarietà, un segno tangibile della filiera agroalimentare verso le fasce deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche. A pagare il prezzo più alto alla crisi sono stati mamme e papà single e le coppie con uno o due figli, ma a preoccupare è anche la fascia di anziani over 65 soli in condizioni di povertà assoluta che hanno visto aggravarsi la propria condizione di isolamento.
La punta dell'iceberg delle difficoltà in cui si trova la Puglia è rappresentata dal numero cresciuto esponenzialmente di persone a rischio povertà, con un'incidenza media pari al 30,4%. Si tratta del valore più elevato degli ultimi quindici anni – aggiunge Coldiretti Puglia - dove fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d'ora – conclude la Coldiretti regionale – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.
Tra le categorie più deboli in Puglia – aggiunge Coldiretti Puglia - si contano oltre 30mila bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno bisogno di essere assistiti e sono a forte rischio di povertà anche educativa e di dispersione scolastica, con oltre 300 fattorie didattiche pugliesi che potrebbero oggi mettere a disposizione spazi per le lezioni dei ragazzi in modo da permettere di rispettare le misure di sicurezza anti contagio da Covid.
Per arginare questa situazione quasi 1 italiano su 3 (30%) – secondo l'indagine Coldiretti/Ixè – ha partecipato a iniziative di solidarietà, facendo beneficienza e donazioni per aiutare le famiglie più bisognose piegate dal peso della crisi causata dall'emergenza sanitaria. Un impegno di solidarietà che ha visto protagonisti insieme a molte organizzazioni, anche i singoli, famiglie, aziende pubbliche e private, enti ed associazioni come la Coldiretti. Contro la povertà – ricorda la Coldiretti Puglia – è dunque cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini, a partire proprio dall'esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica, ancora attiva in Puglia, grazie alla quale sono stati raccolti oltre 350mila chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometro zero, donati ai più bisognosi durante la crisi generata dalla pandemia Covid.
Coldiretti ha reso strutturali le iniziative di solidarietà, un segno tangibile della filiera agroalimentare verso le fasce deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche. A pagare il prezzo più alto alla crisi sono stati mamme e papà single e le coppie con uno o due figli, ma a preoccupare è anche la fascia di anziani over 65 soli in condizioni di povertà assoluta che hanno visto aggravarsi la propria condizione di isolamento.
La punta dell'iceberg delle difficoltà in cui si trova la Puglia è rappresentata dal numero cresciuto esponenzialmente di persone a rischio povertà, con un'incidenza media pari al 30,4%. Si tratta del valore più elevato degli ultimi quindici anni – aggiunge Coldiretti Puglia - dove fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d'ora – conclude la Coldiretti regionale – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.